Originariamente Scritto da
Nevizio
Per il discorso Roccacaramico ho sempre avuto dubbi 3 mt sono davvero tanti,tuttavia l'aspetto didattico relativo alla sua nevosità è interessante,il versante adriatico abruzzese per certi aspetti è unico nel genere anche con moti discedenti dell'aria ma con ventilazione tesa da est e isoterme notevoli all' altezza gpt 850 hPa puo' davvero offrire scenari impronosticabili,nel Gennaio 2017 per esempio nessun modello, nessuno
LAM o WMF vedeva tutta quella neve caduta,solo l'esperienza di chi è del posto poteva prevederla,ed infatti non mi stupii vedere tanta neve con una configurazione barica di quel tipo,vedevo i
LAM e non gli credevo,tanto che dissi a mia moglie fai la spesa abbondante perchè alla befana veniamo murati dalla neve,lei che oramai si fida ciecamente (troppo!
) mi ascoltò e poi sappiamo tutti come è andata,l'aria gelida continentale quando scorre negli bassi strati sull'adriatico genera nuvolosità densa la stessa se non fosse per lo stau sarebbe solo transitoria il problema è che poi tale densità tende ad enfatizzarsi per l'afflusso d'aria che impatta l'appennino per via dell'espansone adiabatica che genera altre nubi a ridosso e da lì le prp nevose abbondandissime,per la conformazione morfologica del territorio abruzzese in talune occasione senza ciclogenesi spesso si hanno zone con prp incredibili altre magari a pochi km con accumuli esigui è tutta una questione di orografia con una -13°/-14° sul mare non c'e' moto discendente che riesca a "bucare le nubi formatesi per instabilità sul mare!In questi casi fare una previsione meteo giusta è un terno a lotto ma generalmente isoterme dell'ordine -13°/-14° che scorrono sul mare con contrazione delle isobare a 90° che rientrano da est sul territorio abruzzese significano scorte di legna sale e pala alla portata,è così da sempre!
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