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  1. #1
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    Predefinito Regimi pluviometrici in Italia

    Apro questa discussione perché ci sono alcune cose emerse nel thread "Severe Weather Outbreak Alpi +Valpadana giugno 2021" che mi interesserebbbe approfondire. @galinsog@ non mi torna quanto dici sui regimi pluvio. A tal proposito posto delle tabelle con alcune medie pluvio
    Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ANNO
    Oropa (Alpi biellesi) media 1921-2020 62,5 74,9 135,1 237,7 300,6 214,3 137,5 167,9 199,8 234,7 199,9 82,2 2034,9
    Primavera: 673,4 mm
    Autunno: 634,4 mm
    Estate: 519,7 mm
    Qua si vede un massimo decisamente bimodale

    Sulle Alpi Giulie invece
    https://www.osmer.fvg.it/clima/clima...piogge_tab.pdf
    Qua in ordine abbiamo:
    Autunno
    Estate
    Primavera

    Per cui sembra che nelle Alpi piemontesi il massimo cada nelle stagioni equinoziali, mentre nelle Alpi carniche l'estate sia più piovosa della primavera

    https://www.arpa.piemonte.it/rischin...ivo/DRPT_1.pdf
    Qua cito testualmente a pag.25: "le precipitazioni estive in tutto il Piemonte sono inferiori a quelle primaverili e autunnali"
    Ultima modifica di SsNo; 26/06/2021 alle 22:46

  2. #2
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Attenzione però che nel caso che hai citato "estate" significa essenzialmente "giugno". In altre parole si tratta comunque di un picco tardoprimaverile, in ogni caso inferiore a quello autunnale.
    Alla fine l'Alto Adige è l'unica zona d'Italia con un massimo pienamente estivo, più piccole estremità varie tipo Tarvisio o Livigno.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  3. #3
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Attenzione però che nel caso che hai citato "estate" significa essenzialmente "giugno". In altre parole si tratta comunque di un picco tardoprimaverile, in ogni caso inferiore a quello autunnale.
    Alla fine l'Alto Adige è l'unica zona d'Italia con un massimo pienamente estivo, più piccole estremità varie tipo Tarvisio o Livigno.
    Effettivamente è così, però comunque luglio e agosto risultano più piovosi di aprile, sia pure di poco, per cui magari utilizzando trentennali diverse il rapporto si inverte. Il fatto è che si dovrebbero usare le stagioni meteorologiche in maniera rigorosa. Ad esempio spesso si legge che in alcune stazioni del sud la stagione più piovosa è l'inverno, quando poi a guardare i mesi si vede che è determinante l'apporto di dicembre, e che spesso gennaio e febbraio vedono una pluviometria inferiore rispetto a novembre. Anche in quel caso secondo te si dovrebbe parlare di un picco tardoautunnale, più che invernale?
    Col Indes Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ANNO
    Col Indes (Prealpi venete)
    media 1994-2020
    91,2 79,5 108,5 165,5 200,3 176,4 156,7 177 170,3 192,1 269 149,3 1935,9
    Principali variabili meteorologiche —

    Qua abbiamo
    Estate: 510,1 mm
    Primavera : 474,4 mm
    In ogni caso a me sembra dai dati di vedere il contrario di quanto diceva galinsoga, ovvero che nelle Alpi occidentali il picco equinoziale è più marcato, mentre spostandosi verso est rimane un picco autunnale, e il rapporto tra le precipitazioni primaverili e quelle estive tende a diventare più favorevole alle seconde. Purtroppo non ho trovato dati ARPA relativi alla Lombardia con le medie mensili

  4. #4
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    Effettivamente è così, però comunque luglio e agosto risultano più piovosi di aprile, sia pure di poco, per cui magari utilizzando trentennali diverse il rapporto si inverte. Il fatto è che si dovrebbero usare le stagioni meteorologiche in maniera rigorosa. Ad esempio spesso si legge che in alcune stazioni del sud la stagione più piovosa è l'inverno, quando poi a guardare i mesi si vede che è determinante l'apporto di dicembre, e che spesso gennaio e febbraio vedono una pluviometria inferiore rispetto a novembre. Anche in quel caso secondo te si dovrebbe parlare di un picco tardoautunnale, più che invernale?
    Col Indes Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ANNO
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    Qua abbiamo
    Estate: 510,1 mm
    Primavera : 474,4 mm
    In ogni caso a me sembra dai dati di vedere il contrario di quanto diceva galinsoga, ovvero che nelle Alpi occidentali il picco equinoziale è più marcato, mentre spostandosi verso est rimane un picco autunnale, e il rapporto tra le precipitazioni primaverili e quelle estive tende a diventare più favorevole alle seconde. Purtroppo non ho trovato dati ARPA relativi alla Lombardia con le medie mensili
    Beh sì, in Italia meridionale il picco è autunnale-invernale anziché spiccatamente invernale come sulle coste mediterranee del nordafrica, della Turchia o di Israele o anche in altre zone dal clima "mediterraneo" tipo l'Australia occidentale.

    Per quanto riguarda le Alpi, in realtà il discorso di @galinsog@ ha senso se lo metti nel contesto di latitudine ed esposizione. In generale le zone meglio esposte a sud sono anche quelle che hanno più facilità ad essere interessate dai grandi fronti organizzati autunnali e questo è particolarmente vero per le prealpi del nord-est, però tu hai preso una stazione delle provincia di Belluno che è meno interessata da questo fenomeno. Se prendi stazioni più meridionali e meglio esposte nella stessa regione, tipo Boscochiesanuova, Asiago o Recoaro, o anche le stazioni più meridionali delle prealpi friulane vedrai che il picco autunnale è molto più netto, e ancora tendi a trovare un picco autunnale piuttosto netto nelle prealpi Bellunesi e nell'agordino, mentre nelle Dolomiti della zona di Cortina o Falcade il picco autunnale tende ad affiancarsi a quello estivo e infine a Misurina nell'estremo nord della regione si ritrova un regime più simile a quello dell'Alto Adige o della Carinzia con un massimo estivo più pronunciato.
    Per le Alpi e prealpi lombarde si possono prendere come proxy le stazioni del versante meridionale svizzero, dove tende ad esserci un picco a maggio e uno secondario un po' più basso (ma non di molto) a settembre. Poi varcato il Bernina il picco diventa rapidamente estivo in Engadina.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  5. #5
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    Apro questa discussione perché ci sono alcune cose emerse nel thread "Severe Weather Outbreak Alpi +Valpadana giugno 2021" che mi interesserebbbe approfondire. @galinsog@ non mi torna quanto dici sui regimi pluvio. A tal proposito posto delle tabelle con alcune medie pluvio
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    Qua si vede un massimo decisamente bimodale

    Sulle Alpi Giulie invece
    https://www.osmer.fvg.it/clima/clima...piogge_tab.pdf
    Qua in ordine abbiamo:
    Autunno
    Estate
    Primavera

    Per cui sembra che nelle Alpi piemontesi il massimo cada nelle stagioni equinoziali, mentre nelle Alpi carniche l'estate sia più piovosa della primavera

    https://www.arpa.piemonte.it/rischin...ivo/DRPT_1.pdf
    Qua cito testualmente a pag.25: "le precipitazioni estive in tutto il Piemonte sono inferiori a quelle primaverili e autunnali"
    Occhio ad assumere una stazione come rappresentativa per un'intera regione.

    Pur non avendo i dati sotto mano, posso dire che il Piemonte è una regione orograficamente molto complessa, in cui le diverse valli alpini hanno vari livelli di esposizione alle varie correnti che portano le precipitazioni.

    Oropa, e in generale le Alpi Biellesi, ma direi anche l'Ossola e la Valsesia, Fanno parte letteralmente il pieno con correnti da sud/sud-est, prevalenti in autunno e primavera, mentre lo stesso non vale ad esempio per le valli del basso Cuneese (in particolare per le Alpi Liguri e il Monregalese, anche se non ricordo l'andamento del regime pluviometrico per queste zone).
    In generale soprattutto il Biellese è totalmente aperto verso la pianura, in quella zona ci sono i primi rilievi alpini proveniendo da sud e quindi sono i primi che le correnti che arrivano da quelle direzioni incontrano, e così si crea anche un marcato effetto stai in queste condizioni (lo stesso vale per alcune zone leggermente più riparate ma comunque esposte a sud-est, come le basse valli di Lanzo)
    Ad esempio in valli come la val di Susa o la val Chisone, tendenzialmente riparate da queste correnti, sono molto più secche a livello annuali e dovrebbero vedere più precipitazioni nella stagione estiva, grazie a fenomeni di instabilità e temporali frontali o di calore. In questo dovrebbe essere simile alla Valle d'Aosta occidentale che dovrebbe vedere di più con correnti occidentali (anche NO e SO) per sfondamento piuttosto che da altre direzioni

    Tra l'altro curiosamente questa diversa esposizione delle valli determina anche la loro propensione a sviluppare nebbie e nubi basse in estate con le stesse correnti

  6. #6
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Occhio ad assumere una stazione come rappresentativa per un'intera regione.

    Pur non avendo i dati sotto mano, posso dire che il Piemonte è una regione orograficamente molto complessa, in cui le diverse valli alpini hanno vari livelli di esposizione alle varie correnti che portano le precipitazioni.

    Oropa, e in generale le Alpi Biellesi, ma direi anche l'Ossola e la Valsesia, Fanno parte letteralmente il pieno con correnti da sud/sud-est, prevalenti in autunno e primavera, mentre lo stesso non vale ad esempio per le valli del basso Cuneese (in particolare per le Alpi Liguri e il Monregalese, anche se non ricordo l'andamento del regime pluviometrico per queste zone).
    In generale soprattutto il Biellese è totalmente aperto verso la pianura, in quella zona ci sono i primi rilievi alpini proveniendo da sud e quindi sono i primi che le correnti che arrivano da quelle direzioni incontrano, e così si crea anche un marcato effetto stai in queste condizioni (lo stesso vale per alcune zone leggermente più riparate ma comunque esposte a sud-est, come le basse valli di Lanzo)
    Ad esempio in valli come la val di Susa o la val Chisone, tendenzialmente riparate da queste correnti, sono molto più secche a livello annuali e dovrebbero vedere più precipitazioni nella stagione estiva, grazie a fenomeni di instabilità e temporali frontali o di calore. In questo dovrebbe essere simile alla Valle d'Aosta occidentale che dovrebbe vedere di più con correnti occidentali (anche NO e SO) per sfondamento piuttosto che da altre direzioni

    Tra l'altro curiosamente questa diversa esposizione delle valli determina anche la loro propensione a sviluppare nebbie e nubi basse in estate con le stesse correnti
    Il discorso di galinsoga nell'altro thread non si riferisce alle Marittime e alle Liguri.
    Nella pubblicazione che ho citato parla di 4 regimi pluviometrici in Piemonte:
    1) prealpino, con minimo principale in inverno, massimo principale in primavera e secondario in autunno
    2) sublitoraneo, con minimo principale in estate, massimo principale in autunno e secondario in primavera
    3) subalpino, con minimo principale in inverno, massimo principale in autunno e secondario in primavera
    4) subcontinentale, con minimo principale in inverno, massimo principale in autunno e massimo secondario in estate
    Il regime pluviometrico più frequente è il regime prealpino. Esso comprende le aree di pianura ad eccezione dell'Alessandrino, buona parte del Monferrato, la pianura cuneese e tutte le Alpi Cozie, alta Val di Susa esclusa.
    Il secondo regime pluviometrico è sublitoraneo, che comprende la pianura alessandrina, il basso Monferrato, le Langhe, una parte delle Marittime e l'alta Val di Susa
    Per cui in alta val di Susa l'estate è addirittura la stagione più secca. Gli altri 2 regimi sono limitati ai settori più settentrionali del Piemonte. Il regime subalpino si estende nell'alta pianura novarese e vercellese , la Val Sesia e buona parte della valle del Toce, mentre il regime subcontinentale si estende in un'area prossima al lago Maggiore.

  7. #7
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Beh sì, in Italia meridionale il picco è autunnale-invernale anziché spiccatamente invernale come sulle coste mediterranee del nordafrica, della Turchia o di Israele o anche in altre zone dal clima "mediterraneo" tipo l'Australia occidentale.

    Per quanto riguarda le Alpi, in realtà il discorso di @galinsog@ ha senso se lo metti nel contesto di latitudine ed esposizione. In generale le zone meglio esposte a sud sono anche quelle che hanno più facilità ad essere interessate dai grandi fronti organizzati autunnali e questo è particolarmente vero per le prealpi del nord-est, però tu hai preso una stazione delle provincia di Belluno che è meno interessata da questo fenomeno. Se prendi stazioni più meridionali e meglio esposte nella stessa regione, tipo Boscochiesanuova, Asiago o Recoaro, o anche le stazioni più meridionali delle prealpi friulane vedrai che il picco autunnale è molto più netto, e ancora tendi a trovare un picco autunnale piuttosto netto nelle prealpi Bellunesi e nell'agordino, mentre nelle Dolomiti della zona di Cortina o Falcade il picco autunnale tende ad affiancarsi a quello estivo e infine a Misurina nell'estremo nord della regione si ritrova un regime più simile a quello dell'Alto Adige o della Carinzia con un massimo estivo più pronunciato.
    Per le Alpi e prealpi lombarde si possono prendere come proxy le stazioni del versante meridionale svizzero, dove tende ad esserci un picco a maggio e uno secondario un po' più basso (ma non di molto) a settembre. Poi varcato il Bernina il picco diventa rapidamente estivo in Engadina.
    Io ho preso una stazione del Veneto ben esposta, che si trova sulle Prealpi, tanto da avere una media abbastanza alta.
    Comunque effettivamente hai ragione, a guardare i dati di stazioni friulane più meridionali (Piancavallo, Uccea) è così.
    Edit: ho calcolato la media pluvio di Valcanale, una delle stazioni più piovose della Lombardia, e mi sembra simile come distribuzione al Triveneto. Anche qui novembre mese più piovoso, seguito da ottobre e maggio. Forse nelle nuove medie settembre è diventato più secco?
    2004-2020 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ANNO
    Valcanale (Orobie) 86,4 112,9 118,8 193,8 237,5 222,8 181,6 193,2 192,6 293,4 317,1 163 2313
    Autunno 803 mm
    Estate 597,6 mm
    Primavera 550,1 mm
    Inverno 362,3 mm
    Si vede comunque come nelle medie più recenti il mese più secco sia gennaio e non più febbraio.
    Sulle regioni meridionali, io mi sono espresso male. Chiaramente il massimo è tipicamente autunnale, o al più tardoautunnale, però, leggendo una pubblicazione sul clima della Sardegna, ho notato come generalmente nelle aree esposte ad ovest in inverno il calo delle precipitazioni sia più marcato, mentre nelle aree esposte allo scirocco/levante, dicembre sia decisamente più piovoso di novembre, e in alcuni casi i due mesi più piovosi diventano dicembre e gennaio
    Ultima modifica di SsNo; 27/06/2021 alle 18:45

  8. #8
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Buongiorno a tutti.
    Avevo postato altrove ma non ricordo dove, ad ogni modo mi sembra il thread giusto...
    Ho analizzato le medie Arpa Piemonte e Arpa Liguria per il periodo 2000-2020.
    L'arco alpino (e appenninico) occidentale offrono regimi pluviometrici sorprendentemente diversi nel giro di, relativamente, una manciata di km.
    Queste sono le stazioni che ho analizzato:

    provapiemonte.JPG

    Formazza e Cicogna (Valdossola), Macugnaga (Alpi Pennine), Piamprato e Forno Alpi Graie (Alpi Graie), Bardonecchia, Massello per le Cozie Settentrionali, Crissolo per le Cozie Centrali e Acceglio per le Cozie Meridionali, Terme di Valdieri per le Alpi Marittime, Borello e Passo Ghimbegna, rispettivamente, per le Alpi Liguri versante padano e versante sud, Mallare per il Savonese, Capanne Marcarolo per l'Appennino Ligure-Alessandrino e Caldirola per l'Appennino più ad E possibile.

    Partiamo da N e andiamo in senso antiorario: Formazza e Cicogna

    Formazza.JPG

    Cicogna.JPG

    Qui (Formazza) si intuisce già un regime pluviometrico "alpino" (sebbene l'estate non sia la stagione più piovosa): autunno ed estate sono pluviometricamente molto vicine: la stagione più piovosa è l'autunno (478.7mm.), seguita dall'estate (422.6mm), vengono poi la primavera (392.0mm) e l'inverno (186.1mm): come si vede il minimo invernale è molto marcato. Cicogna, poichè meno interna alle Alpi e più "prealpina", vede una primavera più piovosa.

    Settore delle Alpi Graie: Piamprato e Forno Alpi Graie

    Piamprato.JPG

    Forno Alpi Graie.JPG

    Mano a mano che ci si sposta verso W si vede come l'estate inizi a "sgonfiarsi" di piovosità, ed iniziano ad emergere i picchi meglio definiti di autunno e primavera.

    Alta Val Susa - Bardonecchia

    Bardonecchia.JPG

    Come vedete la metto a parte perchè ha un clima molto particolare, che si ritrova anche in Alta Val Chisone e, in maniera simile, anche in Alta Val Varaita. Le precipitazioni sono decisamente più scarse che altrove per ragioni orografiche e, sebbene l'inverno rimanga la stagione più secca, anche l'estate è decisamente poco umida e i picchi precipitativi sono smussati.

    Cozie Settentrionali/Centrali: Massello

    Massello.JPG

    Crissolo

    Crissolo.JPG

    Come si vede rimangono ben definiti i picchi autunnale e primaverile, ma qui la primavera è più piovosa (merito delle reiterate configurazioni da SE che prevalgono in questa stagione), e addirittura eguaglia l'autunno, cosa che non avviene in nessun altra zona della regione! Rimane ancora relativamente marcato il minimo invernale.

    Cozie Meridionali: Acceglio

    Acceglio.JPG

    E qui le cose iniziano gradualmente a cambiare: l'inverno acquista millimetri, mentre l'estate e la primavera ne perdono: inizia a prevalere il massimo autunnale.

    Alpi Marittime: Terme di Valdieri

    Terme di Valdieri.JPG

    Deciso cambiamento del regime mano a mano che si va a S e poi ad E: come vediamo la fine dell'estate/inizio autunno diventa il periodo più secco dell'anno, mentre l'inverno acquista ancora millimetri e l'autunno inizia a mostrare quei caratteri alluvionali che ben conosciamo. Da notare che il mese più secco dell'anno è estivo (agosto) e non invernale.

    Alpi Liguri: Borello

    Borello.JPG

    Qui siamo nel versante N, un regime simile alle Marittime, ma con picco autunnale ancora più marcato.

    Passo Ghimbegna

    Passo Ghimbegna.JPG

    Ed ecco cosa accade mano a mano che si procede verso S oltre la Val Tanaro: l'estate diventa la stagione più secca dell'anno, la primavera diventa più secca dell'inverno, e il massimo autunnale è ancora più pronunciato. Da notare che l'inverno qui diventa la stagione più piovosa dopo l'autunno.

    Entroterra Savonese: Mallare

    Mallare.JPG

    Estate che inizia a diventare poco piovosa già a partire da giugno.

    Appennino Ligure-Alessandrino: Capanne Marcarolo

    Capanne Marcarolo.JPG

    Eloquente: l'autunno/prima parte dell'inverno sono molto piovosi, e inizia a "sparire" il picco precipitativo primaverile. Anche qui l'inverno è la seconda stagione più piovosa, l'estate la più secca.

    Caldirola

    Caldirola.JPG

    Qui siamo proprio ai "confini del regno": appennino, ma versante padano. Da notare come sparisca il picco precipitativo primaverile in favore di una piovosità "regolare" sostanzialmente da gennaio a settembre (escluso luglio un pò più secco).

    In sostanza, nel raggio di poche centinaia di chilometri si passa da un clima con piovosità quasi uniforme primavera-estate-autunno, ad un regime a due picchi precipitativi ben distinti (autunno e primavera, con il primo che prevale sulla seconda), ad un altro con i due picchi che si equivalgono, ad un altro ancora con picco autunnale che ritorna prevalente e mano a mano che si procede lungo le Alpi Occidentali verso S l'estate diventa meno piovosa e l'inverno più piovoso, fino ad arrivare addirittura alla sparizione dei due picchi autunno/primavera in favore un picco "unico" autunno/inverno.
    Ho preso poche stazioni, spero le più emblematiche, ma ne posso inserire altre.
    Questo per far notare che i regimi pluviometrici sono veramente difficili da inquadrare, e almeno qui ad W variano decisamente grazie alla vicinanza del mare.
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #9
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Mi sembra di vedere che nelle medie più recenti novembre sia decisamente più piovoso di ottobre. Rispetto alle Alpi centro-orientali si vede come, tranne che su Marittime e Liguri, marzo sia più piovoso di dicembre, mentre in Lombardia e nel Triveneto è il contrario. Comunque nelle stazioni appenniniche che hai postato (Marcarolo, Caldirola) non si vede un andamento molto mediterraneo nelle precipitazioni primaverili. Di solito nelle stazioni appenniniche si osserva un decremento da marzo a maggio, mentre qua maggio è leggermente più piovoso di aprile. Sembra una differenza della media 00-20 rispetto alle medie precedenti, perché usando le medie novecentesche, che usa l'Arpa Piemonte nella pubblicazione che ho postato, si vede questo decremento, che si osserva in tutto l'Appennino centro-settentrionale (in quello meridionale è lecito aspettarselo)

  10. #10
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    Predefinito Re: Regimi pluviometrici in Italia

    Riporto il dato delle 5 stazioni più piovose e meno piovose per mese in Sardegna, nel periodo 1981-2010, tratto da http://www.sardegnaambiente.it/docum...0204130013.pdf.
    Evidenti alcuni aspetti: calo di precipitazioni nel nord, in particolare nel nordovest, a gennaio e febbraio. A marzo gradiente est-ovest, evidente anche a settembre. Gradiente nord-sud a maggio e giugno. Ottobre piovoso in Ogliastra.
    1981-2010 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
    Desulo (134,5 mm) Is Cannoneris (Pula) (109 mm) Is Cannoneris (Pula)(95,4 mm) Desulo (119 mm) Desulo (79,2 mm) Tonara (39,1 mm) Seui (25,5 mm) Caddau (Oschiri) (30 mm) Arzana (86 mm) Baunei (130,4 mm) Desulo (149,2 mm) Desulo (168,1 mm)
    Orgosolo Montes Montimannu Arzana Tonara Tonara Santa Sofia Seulo Seui Lanusei Sa Teula Baunei Baunei
    Gairo Desulo Taroni Is Cannoneris Sorgono Desulo Ussassai Tempio Baunei Villanova Monteleone Lanusei Orgosolo Montes
    Is Cannoneris Orgosolo Montes Caddau Caddau Caddau Buddusò Gavoi Bau Muggeris Genna Cresia Arzana Genna Cresia Talana
    Talana Talana Desulo Sorgono Aggius Alà dei Sardi Sadali Desulo Santa Barbara Lanusei Sindia Is Cannoneris
    Sa Pira S. Maria Coghinas Simaxis Corongiu Sestu Sestu Bacu Abis Uras Bau Mela Guasile Sestu Idrovora Sassu
    Porto Torres Sestu Noragugume Orosei Santa Barbara Muravera Palma Suergiu Palmas Suergiu Orune Nuraminis Sa Pira Sa Pira
    Dolianova Olbia Idrovora Sassu Cala Gonone Carloforte Pula S. Anna Arresi Santa Giusta Sestu Sa Pira Corongiu Decimomannu
    Decimomannu Porto Torres Decimomannu Sestu Pula Domus de Maria Sant'Antioco Marrubiu Oristano Sestu Pula Sestu
    Sestu (42,5 mm) Valledoria (36,6 mm) Sestu (34,6 mm) Porto Pino (40,6 mm) Porto Pino (17,8 mm) Porto Pino (6,7 mm) Porto Pino (0,5 mm) Idrovora Sassu (Arborea) (3,9 mm) Bolotana (28,3 mm) Corongiu (Sinnai) (41,1 mm) Porto Pino (63 mm) Porto Pino (55,4 mm)
    http://www.sardegnaambiente.it/docum...0204130013.pdf

    Sarebbe interessante vedere cosa succede nelle altre regioni del sud, come Sicilia, Calabria e Basilicata, che presentano anch'esse forti gradienti pluviometrici a seconda delle correnti predominanti
    Ultima modifica di SsNo; 03/07/2021 alle 10:22

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