
Originariamente Scritto da
snowaholic
Più che la maggiore facilità dell'evaporazione è la maggiore quantità di vapore contenuto nell'aria, per le precipitazioni è importante la fase di condensazione, non quella di evaporazione.
Un momento, l'aria più calda può sempre contenere una maggiore quantità di vapore acqueo in sospensione, a parità di quantità di vapore c'è minore umidità relativa quando la temperatura è più alta.
La relazione peraltro non è lineare, questo fa una grossa differenza nella quantità di precipitazioni visto che generalmente le precipitazioni si generano perché una massa d'aria satura si raffredda (ad esempio perché sale verso l'alto) e quindi l'acqua in eccesso condensa e ricade al suolo.
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Quindi ad esempio con aria satura e 100% di
UR (come nelle nubi) un raffreddamento di pochi gradi a 20 o 30 gradi fa condensare molta più acqua di uno stesso raffreddamento a -20 (e anche più acqua del totale contenuto dalle nubi a -20).
Questo è il motivo principale per cui posti molto freddi come Antartide e Groenlandia hanno precipitazioni irrisorie (anche meno di 50 mm all'anno nelle zone interne) e l'aumento delle temperature le può aumentare in maniera sostanziale.
Poi sulla Terra le temperature più alte si trovano nei posti secchi perché scaldare una massa secca richiede molta meno energia, ma questo é un altro discorso.
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