"Caldo umido" è una delle espressioni più abusate in ambito meteorologico, soprattutto dai profani, ma non solo: praticamente, appena uno accumula un po' di sudore, dice che c'è un caldo umido. Sarebbe bello, però, che, almeno su questo forum, dessimo una definizione precisa di questa locuzione, così da non usarla a sproposito.
Innanzitutto: conta soltanto il punto di rugiada? Mettiamo, cioè, che si definisca "caldo umido" la condizione in cui il punto di rugiada è maggiore o uguale a 20°. Ebbene, una temperatura di 21° con un punto di rugiada di 20° è quindi caldo umido? Ma 21° non è propriamente caldo. Bisogna allora porre delle condizioni anche sulla temperatura? E inoltre, mettiamo che ci sono 50° con un punto di rugiada di 20°; in tal caso, l'umidità relativa è 18,9% (il calcolo potete farlo con questo sito qui: Free Professional Online HUMIDITY CALCULATOR): si tratta comunque di caldo umido, dato che il punto di rugiada è maggiore o uguale a 20°? O bisogna porre condizioni anche sull'umidità relativa?
Da qualche parte ho letto che si parla di caldo umido quando il punto di rugiada supera i 17°: beh, a me un punto di rugiada di 17° non sembra così eclatante. Voi che ne dite? Che definizione vogliamo dare?
Ultima modifica di ItaloSvede; 14/03/2022 alle 01:12
Veramente l'espressione più abusata è "caldo torrido con un alto tasso di umidità"![]()
Che sfiga, crepo!
https://forum.meteonetwork.it/meteor...post1061527411
Stai scherzando quando dici che un dew point pari a 21°C non è caldo? Per dire, un dew point pari a 21°C sono 30°C con UR al 60%!
L'accumulo di sudore tendenzialmente è un buon indicatore. Sulla definizione oggettiva esiste già l'heat index, che considera sia la temperatura che l'UR
Non conta solo il punto di rugiada, conta la combinazione tra temperatura e umidità.
21°C con il 100% di umidità possono essere fastidiosi solo facendo attività fisica, ma non nelle altre situazioni. Qualcuno con il buon senso potrebbe pensare che il disagio avvertito sia uguale a quello che si potrebbe provare con 35°C e DP a 21? No.
A parità di DP più la temperatura è alta e più è peggio ma non solo, anche un DP non troppo elevato può rendere il caldo abbastanza "umido".
Prendo l'esempio di Lahore che pochi anni fa ha registrato una delle combinazioni più terribile in termini di mix T/UR, 50°C con 27 di DP. Credi che sarebbe peggio avere un DP di 30 ma con temperatura di 30°C ? Assolutamente no.
E soprattutto quando si parla di certe temperature per me si può parlare di caldo umido dai 16 in poi di DP, senza dubbio. Ovviamente l'afa potrà anche essere lieve in quel caso, ma con 40°C e DP a 17 ad esempio la sensazione di afa (e non solo la sensazione) sarà ben presente e notevole.
E poco importa se l'UR sarà intorno al 25%: è ininfluente, conta il livello di umidità assoluta e non quella relativa.
Per temperature superiori ai 30°C parlerei di caldo umido con DP da 16 in poi (con vari livelli ovviamente, chiaro che con 30°C e DP a 16/17 l'afa sarà lieve e appena presente, ma andando verso i 35 questo diviene pi
accentuato), per temperature tra i 25 e i 30°C considerei come limite i 17.5/18 di DP, per temperature tra 22 e 25 considererei 19.5/20 come limite, per temperature inferiori a 22°C per me non va proprio considerato.
Come indicatori heat Index e altri funzionano molto meglio del solo DP, che nemmeno è un indicatore di disagio climatico tra l'altro.
Ultima modifica di ale97; 14/03/2022 alle 01:59
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