Raccolgo qui le considerazioni sparse che ho fatto ultimamente.
Considerazioni che ho fatto sulla base dell'invito di diversi utenti che chiedevano di non usare "termiche" per T a 850hPa.
Utilizzavo termiche anche io ho ed ho raccolto al volo l'invito. Perchè sbagliavo e perchè è giusto così.
Soprattutto se lo leghiamo a discorsi sulla superficialità con la quale spesso mass media ma anche siti più specializzati riportano notizie meteo ed a quanto ci piace sottolineare che questo è un forum "tecnico".
Ho poi scoperto che "ese cold" ed "ese warm" sono espressioni che non compaiono in letteratura. Basta inserirle su google.
Ritengo che qualcuno all'epoca abbia usato queste espressioni per abbreviare al massimo i concetti che si volevano esprimere.
Ci può stare. Il problema nasce nel momento in cui uno vuole approfondire, cerca e non trova niente.
E ci mette tempo a capire a cosa si fa riferimento sui paper di cui sempre si parla.
Ho poi fatto considerazioni su "spanciata". Termine che credo sia stato usato molti anni fa proprio qui e che è diventato piuttosto comune.
A me non piace per niente, perchè anche in maniera figurata non riesco a coglierne il significato che gli si attribuisce.
Ma soprattutto perchè uno che arriva e legge non ci capisce niente.
Poi ribadisco, ognuno fa quello che gli pare e ritiene più opportuno.
E senza stare a citare climi inquisitori.
Probabilmente ci sono anche altri termini usati non correttamente. Chi se ne accorge e vuole parlane è benvenuto.
Buongiorno.
In un forum a tema è giusto usare una terminologia appropriata.
Parimenti dobbiamo tener conto di una platea molto ampia, spesso e volentieri fatta solo di appassionati, per cui tendenzialmente l'utilizzo di termine non "consoni" a mio avviso è ampiamente giustificato.
Sul discorso dell'ESE la letteratura non si riferisce specificatamente ad un ESE warm/cold.
Si parla di Sudden stratospheric warming di tipo minor o major.
Sicuramente è stato mutuato nel tempo l'ESE Warm in quanto figlio di un SSW di tipo major
All'inverso è stato mutuato e coniato il termine ESE cold per i superamenti di soglia del lavoro di B&D.
Tutto qui e nulla di drammatico.
E comunque se vuoi trovare devi cercare su SSW e sui lavori di B&D e successivi.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Ne ho parlato già qui
VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.
Ne approfitto per una considerazione:
se uno mette su google ese cold o warm escono link solo a pagine in italiano.
L'acronimo ESE non esiste su nessun paper, tantomeno ese cold o ese warm.
E quando si parla di extreme stratospheric event si parla in termini di acronimi solo di SSW (Sudden Stratospheric Warming) o SVE (Strong Vortex Event).
Al massimo si parla di ESEs su paper più datati.
Questo è quello che mi viene fuori.
E allora, non ci si dovrebbe uniformare?
Se sui paper parlano di SVE perchè usiamo ese cold?
Io sono dell'opinione che un conto è un palese errore (termiche in luogo di isoterme, è semplicemente la parola sbagliata), un altro è il gergo tra appassionati per designare un fenomeno (ESE cold o warm, spanciata). Quest'ultimo non è un errore, ma anzi lo trovo un affascinante fenomeno linguistico, uno dei "nuovi significati" che diamo alle parole nel nostro circolo di appassionati e non esperti (i quali invece devono attenersi ad un gergo di settore) che magari un domani finirà anche nel vocabolario.
Se è per questo non esistono anche parole quali:
- sottomedia
- sopramedia
- foehnizzare
- favonizzare
- favonico
- fotonico (esiste, ma non con il significato che usiamo noi qui dentro, cioè come giornata "incredibilmente piena di luce perchè limpida")
Ma non per questo non usiamo queste parole.
Ultima modifica di burian br; 25/01/2023 alle 11:17
Perchè siamo amatori e come ti ho detto certe "definizioni" servono a "concentrare" i concetti.
Se scrivo ESE a seguito di superamento soglia nam per SSW non ci capiamo nulla.
ese COLD : evento strato estremo con superamento soglia nam + 1.5
Ese warm: evento strato estremo con superamento soglia nam +3
Senza andare a prendere i motivi del superamento soglia.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Ciao a tutti
ho letto e aperto questo post alla ricerca di una sorta di guida per capire un po' di più tutta questa materia, vi confesso che mi sono perso dopo poche righe proprio per ignoranza.
Quindi prima di tutto mi mancano le basi, vi chiedo se esiste un testo base base per iniziare ad interpreatare e capire come usare tutti i dati che prendiamo dalle nostre stazioni...
in effetti sarebbe stato da fare prima di buttarsi in questa avventura o forse la consapevolezza arriva anche con l'età ma torno su questo forum grazie ad una passione mai ben coltivata ed ora forse è arrivato il momento.
Grazie Alessandro
Uniche termiche che conosco sono le gomme da neve
e purtroppo anche alcuni "big" del forum le isoterme le chiamano così
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