Ho notato che spesso si formano minimi barici al suolo sul mar Ionio![]()
Perchè il mar Ionio è una zona molto ciclogenetica ?
Quali sono i fattori che favoriscono proprio lì l'insorgenza e l'approfondimento di un minimo barico al suolo ?
gran parte delle ciclogenesi sul Mediterraneo, compresa quella dello Ionio, sono dovute ad una modifica del modello di Eady sull'instabilitÃ* baroclina causa orografia
Ciao Francè....Originariamente Scritto da francesco.nucera
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Allora, cos'è esattamente un "modello di Eady" ?
Mi sembra di aver capito, correggimi se sbaglio, che (instabilitÃ* baroclina) l'asse verticale che unisce il minimo al suolo con quello in quota, a causa dell'orografia, subisce un'ulteriore cambiamento o inclinatura al punto da far insorgere un minimo barico al suolo.
La nascita di un minimo sullo Ionio, in particolare, a quale tipo di orografia è dovuta ?
Il modello di Eady è il modello più semplice di atmosfera usato per capire il meccanismo dell'instabilitÃ* baroclina, meccanismo con cui latmosfera ridistribuisce l'energia. Nel modello si fanno delle ipotesi di lavoro (atmosfera stratificata, vento diretto lungo asse x, dipendenza con la quota del vento è lineare, corisolis non varia in y, ecc.) Poi si usano le equazioni quasi geostrofoche scritte in termini di vorticitÃ* potenziale e scopri che il sistema è instabile per determinate lunghezze d'onda. Poi da questo scopri (dai conti matematici, non da altro) che l'onda baroclina è inclinata, ovvero il geopotenziale è inclinato verso est andando verso l'alto mentre il campo di temperatura è inclinato verso ovest. Ci sarebbe tanto da discutere anche per il ciclo energetico...Ma cosa succede se, nel modello dell’instabilitÃ* baroclina, ad esempio quello previsto da Eady, proviamo ad inserire l’orografia? da un punto di vista non descrittivo, quindi puramente matematico (ti ricordo che un conto è fare meteorlogia fisica, un altro è fare meterologia descrittiva) necessitiamo di un meccanismo fisico capace generare, nella scala di tempo di un giorno, una struttura di vorticitÃ* adeguta. Tale struttura deve estendersi per l’intera troposfera ed avere una scala orizzontale comparabile col raggio di deformazione di Rossby. L’idea di base è quello di assumere che l’atmosfera sia in uno stato baroclino e di far interagire un onda baroclina in fase di sviluppo con una montagna; quest’ultima la si suppone “smooth” (poco scoscesa), piccola e poco profonda. La montagna non solo catalizza l’instabilitÃ* baroclina in un primo momento, ma esercita una continua azione che è essenziale per permettere la conversione dell’energia “in situ”. Il ruolo della montagna può essere appropriatamente definito come “catalizzatore dell’instabilitÃ*. Quello che si vede alla fine risolvendo le equazioni con l'aggiunta della montagna è che esistono due soluzioni: una relativa alla perturbazione orografica dove il modello di Eady sull’instabilitÃ* viene modificato in presenza di ciclogenesi orografica con la formazione di una struttura dipolare. L'altra soluzione è la somma della perturbazione dovuta all'orografia e quella dovuta solamente al modello di Eady. Da questo si vede che il minimo di bassa, sottovento alla catena montuosa, risulta essere più sviluppato in quanto è la somma della “bassa di Eady” e di quella orografica. Questo quanto dicono le simulazioni numeriche. Da un punto di vista descrittivo poi dipende da "dove viene" il flusso...![]()
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Qual è la differenza fra Meteorologia fisica e Meteorologia descrittiva ?
poca roba, qualche sistema di equazioni non lineari in più...Originariamente Scritto da Burian&Rodan
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