Originariamente Scritto da
cesare francesco
E' arrivato il caldo qualcuno dice finalmente. Non erano pochi quelli che l'aspettavano. L'estate è estate, e di freddo qualcuno dice ne abbiamo avuto abbastanza speriamo che questo caldo non duri molto come qell'anno il 2003. Il caldo ci annuncia il non lontano arrivo delle vacanze, per cui ci si può permettere di rinviare qualcosa a dopo, di mollare un pò. Cominciando da noi stessi. Abiti leggeri, leggerissimi. Non è più tempo in cui si andava attorno con giacca e cravatta anche nella calura. GiÃ*. Non è più quel tempo. Era meglio allora. Dicono che a quel tempo il caldo si sopportava meglio così il freddo. Meglio si fronteggiava il sole e la neve. Che s'era più forti, insomma. La spiaggia a quel tempo era la spiaggia, e la cittÃ* la cittÃ*. Niente prendisole, nemmeno per le belle ragazze, figurarsi poi per quelle che non erano nè ragazze nè belle. Caldo feroce certo e con l'umiditÃ* ancora peggio: chi lo nega?. Ma chi può negare che ci sono mezzi che ci aiutano a sopportarlo? Stare a casa ad avviare il climatizzatore o il ventilatore. Cercando quanto di bello può invece dare il caldo, anche nelle cittÃ*, con quelle strade immobili e rarefatte; sioprattutto in campagna, però: campi deserti, fossi e navigli scintillanti, paesi silenti, nessuno in giro, imposte chiuse. Qualche voce da dentro le case. Nei bar, poca gente, niente amari nè superalcolici, poco vino: se mai, qualcosa di gasato, ma poi viene ancora più sete. Solo luogo fresco , la chiesa.
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