ciao filippo secondo me sbagli paragonando le tue temperature con sia molino vittoria che l'idrografico (ponte di s.lorenzo), zone entrambe soprattutto chiaramente la seconda + fredde di quel mezzo grado proprio di differenza rispetto alla tua zona + centrale e con meno verde attorno, tutto qua
il test con omotermia degli scorsi giorni con pioggia continua ha portato la tua temperatura uguale o quasi a quelle intorno e in periferia come la mia
Mannaggia, speravo di riuscire a farti comprendere la faccenda.....Per lo meno ora sai come devi parcheggiare l'auto di notte quando c'è rischio di gelate per non ritrovarti i vetri coperti di ghiaccio.
Per la questione dello schermo trova uno più bravo di me oppure fidati di ciò che ho scritto.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
amo i records e poco i cambiamenti di configurazione dei forum.Stay human!
Current Weather Conditions at san martino di lupari,
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Ottima spiegazione !!!
Visto che siamo a parlare di queste cose, propongo una riflessione legata al discorso raffreddamento del suolo-formazione brina-effetto albedo.
Rifacendosi al discorso che una superficie chiara riflette per buona parte la radiazione infrarossa da essa ricevuta, mi verrebbe da pensare che uno schermo posto in mezzo ad un prato con forte brinata ( quindi superficie chiara e brillante ), faccia registrare al sensore una T più bassa e per più tempo di un sensore ( stessa taratura e stesso schermo ) posto magari a 100 metri di distanza (stessa quota, stessa altezza da terra, stessa esposizione alla luce solare), ma magari su un terreno arido (quindi anche senza erba) e con poca o nessuna traccia di brinata......
Sto parlando in particolar modo delle prime ore del giorno, nei momenti in cui il Sole inizia ad illuminare il terreno dopo una fredda nottata......
Cosa ne pensate in proposito ???
Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
Allora ho un'altro quesito anch'io, vi sembra possibile che con una massima di 7.6° la brina sul tetto sul versante in ombra, non riesca a sciogliersi?
15 dicembre.jpg
Questa l'ho scattata oggi alle 14 circa sul mio tetto, volevo installare la davis sul palo che ho attaccato al camino, ma non mi sembrava proprio il caso, sopra le tegole c'era un bel mix di ghiaccio e brina
Le tegole sono espostissime al'irraggiamento notturno e non risentono del calore del terreno. Quindi un buon calore specifico (energia da fornire o sottrarre per aumentare o diminuire di un grado l'unità di massa del corpo) delle tegole unito ad un forte raffreddamento notturno hanno fatto sì che, in assenza di vento, esse mantenessero la loro temp. inferiore allo 0 °C. Anche il ghiaccio stesso sulla superfice delle tegole ha contribuito al mantenimento delle basse temperature riflelttendo i raggi luminosi e mettendo in gioco l'elevato calore latente di fusione.
La zona intorno alla cappa del camino è invece poco isolata nel sottotetto (ma se il camino funziona che cavolo ce la metti a fare la Davis su quel palo?) come chiaramente dimostra l'area delle tegole in cui il ghiaccio si è fuso.
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Esatto. Il colore e lo stato del terreno incide molto. E' sempre la brina che ci viene in aiuto per fare valutazioni di massima. Osservando dove e come essa si forma si possono fare diversi ragionamenti.
Bisogna prendere inconsiderazioni alcuni fattori:
-Il colore del terreno.
-La presenza o meno di vegetazione.
-La sua consistenza (roccioso, argilloso, soffice...).
-il suo grado di umidità.
-Presenza di falde acquifere in scorrimento appena sotto la superfice.
Tutti questi elementi giocano un loro ruolo ed alla fine si otterrà il risultato osservato.
Nel caso specifico.
Il terreno arido disperde energia meglio che un terreno verdeggiante (in linea generale) anche se poi la brina si forma sui fili d'erba che sono freddissimi a causa del non contatto col suolo (non risentono del calore che proviene dalle zone profonde) e maggiormente esposti all'irraggiamento poichè sollevati rispetto al terreno. Inoltre, essendo ricchi di acqua, hanno un'ottima conduzione termica e quindi la brina fa subito a cristallizzare su di essi.
Il fatto di essere un terreno arido fa sì che non si debba sottrarre moltà energia all'umidità in esso contenuta per farla gelare. Se poi è un terreno anche non compatto si trova ad un certo grado di isolamento dagli strati più caldi sotto di esso. Alla fine si raffredderà superficialmente in maniera veloce ed intensa.
Appena farà giorno però assorbirà subito i raggi solari e farà presto a riscaldarsi visto che ha poca brina sopra (colore scuro) e che ha basso calore specifico (non ha gelato l'umidità contenuta nella terra).
Insomma, ogni caso va valutato a se. Limportante è ragionare con questa filosofia.
Giusto per fare un altro esempio:
avete mai fatto caso a quelle striature di neve fusa sull'asfalto quando nevica con temp. prossime allo zero? La strada è tutta bella bianca ma in alcuni punti ci sono fasce di neve completamente fusa o molto più molle.
Ebbene, ciò accade perchè sotto c'è una vena d'acqua che scalda l'asfalto non permettendo alla neve di mantenersi solida a meno che la temp. dell'aria non si abbassi sufficientemente.
Non è che qualcuno mi abbia detto ste cose ma ragionandoci un pò mi sono trovato le spiegazioni più ragionevoli e che ormai sono ben comprovate da piccoli esperimenti od osservazioni.
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