Originariamente Scritto da
Ricky nibi
eccomi le risate me le faccio perchè mi fate passare come un santone dei ghiacciai quando invece nel mondo della glaciologia non sono altro che un pivello
il tema come immaginerete mi interessa parecchio visto che me ne occupo da qualche anno ed è stato l'argomento della mia tesi magistrale.
leggendo i messaggi vedo che molte cose sono già state chiarite, innanzitutto la questione geografica! generalizzare parlando di "ghiacciai alpini" è quantomeno fuorviante considerando le enormi differenze di innevamento e morfologie delle varie zone...
la cosa non è secondaria perchè nel trend di lungo periodo le grandi stagioni di accumulo solitamente sono limitate nello spazio (2001 sud delle alpi centrali, 2003 sono Lombardia, 1999 solo nord alpi ecc.) mentre le anomalie nella stagione di ablazione colpiscono indiscriminatamente tutta la catena più o meno allo stesso modo.
In questo modo se le anomalie statistiche positive sono nelle temperature estive sarà molto probabile che tutti i ghiacciai alpini soffrano mentre come detto è quasi impossibile avere bilanci positivi per tutti i ghiacciai alpini solo grazie ad una stagione di accumulo. Più probabile invece avere bilanci positivi diffusi grazie ad una estate fresca...
In secondo luogo puntualizzo un po' la questione della potenzialità di ablazione estiva:
qualche esempio
durante l'estate 2007 sul ghiacciaio Alpe Sud (M. Sobretta) il bilancio presso la palina a 3170 m di quota è stato di - 251 cm di ghiaccio, cioè 2300 mm di precipitazione equivalente. Sulla base dei dati delle stazioni meteo limitrofe opportunamente rivisti per la quota del ghiacciaio 2300 mm si accumulano mediamente in 5 stagioni di accumulo (media 1987-2007).
questo è, tra l'altro, il bilancio netto e non il bilancio estivo o di ablazione, poichè nel computo non ho contato i mm equivalenti della neve residua al termine della stagione di ablazione.
sempre sullo stesso ghiacciaio nel luglio 2006 in un solo mese sono scomparsi 113 cm di ghiaccio = 1035 mm di equivalente in acqua, cioè grossomodo l'accumulo medio di 2 stagioni di accumulo per la zona.
ovviamente stiamo parlando di una zona (Alta Valtellina) piuttosto asciutta, i dati di ablazione invece sono grossomodo validi per tutte le Alpi...
per fare un altro esempio, ai 2560 m del Ghiacciaio del Lupo dopo 13 anni di rilievi nivologici e glaciologici si è stabilito che per avere un residuo nevoso a fine stagione nel punto dove vengono fatte le misure (parte alta del ghiacciaio), occorrono almeno 6m di neve al suolo ai primi di giugno.
per cercare di chiarire anche la questione della densità e della resistenza al caldo della neve (non del ghiaccio), nel 2001 per la Lombardia e per le Orobie in particolare la quantità e qualità della stessa è stata eccezionale, il meglio immaginabile. Orbene, questi sono i dati dal ghiacciaio:
altezza neve
22 giugno > 9m (probabile più vicino agli 11m)
16 luglio > 7m
19 agosto 4,4m
quindi sono scomparsi almeno 4,6 m (probabile fossero però almeno 5 o 5,5) della miglior neve possibile in una estate che ha visto una anomalia termica nel trimestre estivo di 1,5 sigma rispetto alla media 1961-90.
l'estate 2003 ha visto una deviazione standard di 6,2! difatti il 15 giugno 2003 erano ancora presenti (nonostante maggio e inizio giugno bollenti) ben 4m di neve, dopo 1 mese e mezzo, il 28 luglio sul ghiacciaio non c'era praticamente più nulla nella zona delle misure...
sempre confrontando le due anomalie più eclatanti degli ultimi anni (2001 e 2003)
al Ghiacciaio Alpe Sud il bilancio di accumulo del 2001 è stato di 2,4 m di equivalente in acqua, mentre il bilancio di fusione del 2003 è stato di 3,3 m di equivalente in acqua...questo significa che il 2003 sarebbe stato in grado di rendere negativo il bilancio nonostante una stagione di accumulo come la 2000/2001 che per la Lombardia (mediando tutti i settori) è stato un evento eccezionale e per ora non riprodotto quest'anno (se non forse nel settore Adamello).
Per quanto riguarda la questione Piemonte, non conosco l'innevamento glaciale nel dettaglio ma leggendo di spessori fra i 4 ed i 6 m mi sembra che si parta con il piede giusto (soprattutto per la zona del Rosa), sembra che per le Alpi Occidentali l'anomalia possa essere paragonata a quella del 2001 nelle centrali.
Difficile dire se i ghiacciai sono in una botte di ferro, si parte bene sicuro ma conosco troppo poco per sbilanciarmi di più.
per dare un ulteriore contributo alla discussione riporto uno spezzone della mia tesi dove ho messo a punto un modello empirico statistico di bilancio di massa relazionato con le anomalie climatiche, in questo caso parlo sempre del Ghiacciaio Alpe Sud
...Il modello ci consente così di stabilire che a 3170 m s.l.m. sul Monte Sobretta con un incremento di temperature 2,4 °C nel periodo maggio-ottobre rispetto alla media 1961-90 ed un decremento dell’1% delle precipitazioni durante la stagione di accumulo, il bilancio di massa netto sarà di – 3,9 m w.eq.
Un incremento di 1 °C rispetto alla media può essere compensato da un incremento delle precipitazioni del 50 % sempre rispetto alla media 1961-1990, mentre 1 °C in meno rispetto alla media consentirebbe un bilancio in equilibrio con un deficit di precipitazioni del 9 %. L’importanza del fattore termico sembra così preponderante. A corroborare con dati di terreno questi valori c’è l’annata 2001 allorquando con una anomalia termica di 1,5 °C ed il 93 % di precipitazioni in più rispetto alla norma (record dell’intera serie di dati di Sils/Maria) il bilancio netto è stato positivo per “soli” 0,8 m w.eq. Un incremento di 2 °C richiederebbe un contemporaneo incremento delle precipitazioni dell’86 % rispetto alla media per mantenere il bilancio in equilibrio. Con un incremento di 3,5 °C (previsione OcCC per il 2070) per ottenere un bilancio in equilibrio occorrerebbe un incremento delle precipitazioni del 143 % rispetto alla media.
per riallacciarmi a quanto detto da Gio rimando a questo mio vecchio messaggio
http://forum.meteonetwork.it/showpos...2&postcount=94
p.s. ahh, se non lo si era capito in Lombardia (tranne forse per alcune zone dell'Adamello e per un po' di valanghivi), non siamo affatto in una botte di ferro
partiamo bene ma la botte di ferro l'avevamo nel 2001, non quest'anno
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