Follia.
Ma d'altronde con lo zero termico pressochè sempre oltre i 4000 metri da giugno a settembre e con l'ablazione che va avanti alle volte fino a dicembre (almeno sul comparto Sud-Occidentale) non ci si può aspettare altro.
Anzi, mi stupisco che esistano ancora i ghiacciai, con questo clima
Lou soulei nais per tuchi
La cosa più impressionante è la rapidità con cui tutto ciò sta avvenendo. Praticamente siamo già arrivati a rimpiangere la situazione di 10-15 anni fa... (anni che all epoca già apparivano assurdi). Sarà interessante vedere in che modo cambierà nei prossimi anni l ambiente montano alpino, oltre che ovviamente sotto l aspetto visivo, ma anche per quanto riguarda quello idrico, geologico, la flora...
Secondo me, se il trend delle temperature continuasse sulla falsa riga degli ultimi 20 anni, tra 10-15 anni assisteremo al collasso dei grandi ghiacciai alpini con l'apertura di ampie seraccate e la separazione di molte lingue glaciali dai loro bacini di accumulo, se mai potranno definirsi ancora tali. I ghiaccia sotto i 3400 m avranno vita breve.
Tuttavia anche se per qualche motivo dovremmo temporaneamente assestarci sui valori attuali, i ghiaccia sono tutt'altro che in equilibrio e mi aspetto comunque un notevole mutamento dei paesaggi alpini.
L'unica speranza sarebbe un rientro almeno nelle medie degli anni '80, '90. Ma mi sembra molto improbabile.
Illustrazione con il ghiacciaio di Saint Sorlin (vetta a 3464 m) vicino a Grenoble.
Evoluzione dello spessore calcolata per un aumento "ottimista" di temperatura di 1,8°C alla fine del secolo:
Saint Sorlin 2000-2092+1,8.jpg
Il ghiacciaio (vetta in fondo) nell'agosto 2000 (foto Michel Caplin):
Saint Sorlin 08.2000.jpg
Il ghiacciaio (vetta a destra in primo piano) nell'agosto 2019 (a breve diviso in due…):
Saint Sorlin 08.2019.jpg
Grosso modo corrisponde già al 2030 .
Pubblico alcune foto realizzate dal fotografo Fabiano Ventura per il progetto "Sulle tracce dei Ghiacciai - Alpi 2020" il cui scopo, tra gli altri, è quello di confrontare la situazione di inizio '900 replicando le foto di Alfredo Corti. Il resoconto completo si trova sul sito del National Geographic.
Ghiacciao Fellaria 1910-2019
Ghiacciaio Fellaria_1910-2019.png
Ghiacciao Scerscen superiore 1910-2019
Ghiacciaio Scercsen superiore_1910-2019.jpg
Gruppo Bernina 1910-2019
Ghiacciaio Gruppo Bernina_1910-2019.png
Ghiacciao del Ventina 1902-2019
Ghiacciaio del Ventina_1902-2019.png
Stavo per dire che anche il risultato della modellazione mi sembrava ottimista, poi ho letto l'ultima frase: "grosso modo corrisponde già al 2030". E' impressionante! Dalla foto del 2019 si vede bene che la lingua glaciale nella valle non è più alimentata dalla porzione di bacino di accumulo sotto la vetta. Presto questo accadrà anche ai grandi ghiacciai del Bianco e del Rosa.
invece e' corretto.....vedi link
Skimap con piste e impianti del comprensorio Monte Catria
Purtroppo lo scenario da voi descritto corrisponde alla realtà... Le lingue dei ghiacciai sono svuotate dal basso dalle acque di fusione e crollano rapidamente a valle anno dopo anno, non avendo più alimentazione dai bacini di accumulo. Questo ha portato al totale collasso di molti apparati glaciali negli ultimi 10 anni, come i casi eclatanti dei due ghiacciai di Grindelwald, superiore e inferiore, le cui lingue sono arretrate di centinaia di metri. Facile aspettarsi che nel prossimo decennio questo fenomeno sarà ancora più veloce, e via via interesserà quote più elevate.
Quello è uno skiweg su strada sterrata percorribile con gli sci per il rientro a valle solo se, eccezionalmente, vi fosse neve fino alla base (evento rarissimo).
Non è una vera pista regolarmente fruibile e battuta, bensì una persuadente fregnaccia della skimap che inganna anche gli sciatori. Fidati.
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