Dopo un estate rovente (talvolta su alcuni ghiacciai sotto vette a 3600-3700 m non rimane quasi niente della neve dell'anno), un po di neve la settimana prossima ma sempre a quote alte.
Ecco una modellazione (non è una certezza) recente sull'evoluzione dei due più grandi ghiacciai delle alpi francesi.
Dati di alcuni anni fa:
Mer de glace: lunghezza 12 km, più grande spessore 400 m, sotto vette tra 3400 m(Punta Helbronner) e 4200 m (Mont Blanc du Tacul, Grandes Jorasses).
Ghiacciaio d'Argentière: lunghezza 9 km, più grande spessore 300 m, sotto vette di 3800-4000 m.
Mer de glace Argentière (GE).jpg
Malgrado questi dati rispettabili, questi ghiacciai potrebbero scomparire alla fine del secolo (il modello prevede un aumento della temperatura di +3°C).
2020-2040: il Mer de glace è già diviso in due.
Mer de glace Argentière 2020-2040.jpg
2050-2070: continua l'assotigliamento.
Mer de glace Argentière 2050-2070.jpg
2080-2100: scomparsa del ghiacciaio d'Argentière, per quanto riguarda il Mer de glace ne rimane soltanto 20% rispetto alla superficie iniziale.
Mer de glace Argentière 2080-2100.jpg
Ultima modifica di paroplapi; 01/09/2019 alle 14:49
Qualche foto di stamattina:
Guppenfirn (Glärnisch) da Betschwanden
Ghiacciaio del Clariden sullo sfondo
Bifertenfirn e Tödi da Linthal
Tödi da Schwanden
Sono previsioni assolutamente realistiche e che non devono stupire. Basta guardare quello che è successo negli ultimi decenni ed applicare questo trend al futuro.
Questo ad esempio è il confronto tra il 1966 e ieri del Claridenfirn visto dal Klausenpass... Quanto ghiaccio manca?...
Molto interessanti questi risultati. Infatti, al di là degli spessori e dei tempi, i modello coglie bene una questione cruciale per la vita di questi grandi ghiacciai. A seconda delle condizioni climatiche le lunghe lingue di valle possono avanzare o retrocedere, ma se alle quote dei bacini di accumulo vengono raggiunte delle condizioni critiche di temperatura e precipitazioni, l'intero ghiacciaio collassa, in brevissimo tempo. Quando il bacino di accumulo non è più tale, la perdita di massa alla fronte porta velocemente alla separazione della lingua di valle e ad una rapida "morte del ghiacciao". È un po' quello che è successo al ghiacciaio del Miage. Ora sembra che queste condizioni critiche siano state raggiunte anche per i bacini di accumulo della Met de Giace e dell'Argentiere.
però non si sa cosa possa accadere con un trend simile di clima a livello precipitativo e quindi di possibili variazioni negli accumuli . . .Intant speriamo che si stia chiudendo questa estate
Le Alpi si sa sono un muro di sasso
- Cernobbio - Ayas - Cuneo -
Attendiamoci alcune nevicate nei prossimi giorni specie ad est, vediamo se saranno sufficienti a fermare l'ablazione (ma sappiamo che a determinarlo saranno gli andamenti termici a seguire...)
Inizia a nevicare dai 3000-3200 m sulle Alpi occidentali, quote inferiori in Svizzera.
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Segnalo neve ai 3000m del trincerone allo Stelvio con minimo accumulo, mi sembra mista al passo, a 2760m
"La natura ride davanti alle difficolta' di integrazione" (Pierre Simon Laplace)
http://www.wunderground.com/weathers...?ID=IEMILIAR42
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