foto che a mio avviso dice molte cose...
- strato di ghiaccio nero che faceva da piano di appoggio appoggio al successivo manto, ma con scarsa presa tra i due. Finchè il ghiacciaio era un unico corpo, non c'era alcun rischio di crollo, ma con la progressiva fusione e conseguente separazione dai corpi glaciali vicini, la struttura ha iniziato ad avere problemi di aderenza
- il ghiacciaio si è crepacciato con 2 fessure importanti, la più bassa più ampia (vedere foto pre crollo).
- la profondità del crepaccio è visibile dal colore del ghiaccio più chiaro , mentre gli ultimi metri più azzurri stanno a indicare il punto in cui la base era collegata senza fessurazione.
- Questo crepaccio si è probabilmente riempito parzialmente d'acqua di fusione, esercitando una certa pressione sulla parete a valle del crepaccio
tutti questi indizi fanno intuire che la probabile causa del crollo è la scarsa aderenza tra lo strato superficiale di ghiaccio e quello di base (nero), unita alla pressione dell'acqua nel crepaccio, il tutto in un contesto di piano fortemente inclinato del pendio
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
ma quello che ci chiedevamo ieri io e @jack9 e mi scuso se magari nei messaggi precedenti e stato già chiarito e non ce ne siamo accorti, è il perché di quella colorazione così scura/nera e perché solo lì e non anche nella parte superiore.
sull'origine della colorazione nera del ghiaccio di fondo non credo sia facile rispondere con certezza, se non facendo dei carotaggi del ghiaccio in questione per capire cosa contiene...
io un'idea da profano però me la sono fatta.
I ghiacciai in generale, normalmente diventano neri in superficie quando con la fusione del manto, tutto il pulviscolo, ceneri vulcaniche, smog etc.... si ritrovano sulla stessa superficie. Decine di metri di spessore di ghiaccio contenente micro-particelle di polveri (ben visibili le striature interne scure), quando vanno a fondere, fanno si che tutte queste particelle si accumulino sulla stessa superficie, accumulando una sorta di fanghiglia oleosa, ricca di sedimenti di vario genere, anche organici.
Ecco il punto!!!
...questo strato di ghiaccio nero probabilmente era la superficie del ghiacciaio residuo risalente a un periodo ancora più caldo di questo...poi l'arrivo di una nuova glaciazione ha prodotto il nuovo accumulo di ghiaccio sovrastante, che è crollato domenica....ed è crollato perchè poggiava su un film di fanghiglia scivolosa, perchè il pendio è molto inclinato, e perchè il ghiacciaio, essendosi isolato dal resto del ghiacciaio circostante, è diventato più instabile, proprio perchè sono venute a mancare le sponde laterali.
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Secondo me si tratta semplicemente di "morena di fondo" mista ovviamente a ghiaccio, vi è mai capitato di osservare una seraccata attiva su un gradino roccioso? Brenva, Fellaria ecc, la falesia di ghiaccio è bianca e pulita ma lo strato più profondo, a contatto con il substrato è costituito da ghiaccio nero/sporco, ricco di detrito insomma.
Quindi, secondo me , più che indagare questo aspetto è interessante capire come mai uno strato di ghiaccio così profondo avesse così poca coesione con gli strati superiori.
in genere quando avvengono fenomeni di scollamento di questo tipo viene interessato l'intero spessore della massa glaciale, dal substrato alla superficie...dinamicamente ricorda più una valanga a lastroni, passatemi il paragone
Per questo io resto convinto che ci fosse veramente tanta acqua dentro. non si tratta di un vero e proprio scollamento della massa glaciale altrimenti non ci sarebbe il fondo di ghiaccio ancorato al substrato
André
per quanto riguarda l'acqua sono pienamente d'accordo... questa ha riempito come una vasca il crepaccio, generando una spinta anomala sulla parete di valle. Ma credo anche che quest'acqua, si sia infiltrata tra i due strati, ghiaccio nero vecchio e "poltiglioso" in superficie, e quello azzurro nuovo, aumentando il grado di scivolosità a tal punto da far collassare il ghiacciaio.
...lo stesso principio con cui su uno scivolo in piscina si fa scendere dell'acqua per facilitare lo scivolamento delle persone (scusate il paragone, ma è per rendere l'idea).
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Quella non è acqua ma è ghiaccio polverizzato e nebulizzato, in parte dall'attrito con la roccia
Qui si vede benissimo
Svizzera, frana il ghiacciaio Turtmann: il momento del crollo - YouTube
Il motivo per cui quella calottina si reggesse in equilibrio è facile da comprendere: la morfologia a tenaglia del circo/dolina bloccava la massa di ghiaccio. Infatti, in dx idrografica, una parte del ghiaccio è rimasta bloccata dalla roccia, mentre il resto si è sganciato ed è scivolato sullo strato di ghiaccio sottostante. Per quanto riguarda lo strato di ghiaccio scuro, per capire la genesi di quel ghiaccio bisognerebbe andare a vedere de visu. Quello strato molto liscio di ghiaccio scuro mi sembra ghiaccio più vecchio del ghiaccio del ghiacciaio attuale e dinamicamente scollegato.
Segnalibri