Si ovvio, come si è già discusso, 10 cm di neve fresca si sciolgono prima di 10 cm di neve vecchia perché in sostanza ci sono meno molecole che devono cambiare di stato.
Il mio dubbio era un altro. Proprio perché in giugno la radiazione solare è più intensa, a parità di termiche fornisce un contributo maggiore all'ablazione. Mi chiedevo se il fatto di avere ancora una copertura nevosa relativamente estesa, per giunta di neve recente, potesse contribuire alla creazione di un microclima locale in grado di compensare (in toto o in parte?) gli effetti della minore densità. Questi effetti potrebbero essere una minore temperatura diurna e/o una maggiore propensione ad inversioni termiche (in condizioni di calma di vento) in conca e quindi una maggiore propensione al rigelo notturno.
Per certi versi un po' come succede lungo le coste, dove a parità di termiche a giugno abbiamo temperature più basse che in agosto grazie al mare ancora fresco.
Okkiooo.....foto incredibili di ieri 6 giugno di paolo boccabella
Uhhh! Che spettacolo! Ce n'è veramente tanta!
Sembra essere confermata una scaldata lunga e possente il cui apice partirà da oggi per almeno tutta la prossima settimana.
Vediamo come reagirà il ghiacciaio.
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Ma le paline erano usate anni fa nel periodo in cui pecci faceva i monitoraggi. Al convegno spiegava che già prima del 2006 non erano più utili perché venivano fuori del tutto in estate. Cmq quello che ha detto è che erano allocate nella conca, nella strettoia ed in alto. Il punto preciso non lo conosco.
Ok, capito. Non so dire, ci sarà qlcn sicuramente + esperto, però nel mio piccolo posso dire che sul libro "Gran Sasso, le più belle escursioni" di Alesi, Calibani e Palermo si diceva che il ghiacciaio, seppur piccolo, ha una piccola influenza sul clima locale. Poi sicuramente una conca interamente innevata si scalda meno con i raggi del sole, soprattutto perché evita che si scaldino le rocce o i detriti.
Quanto incide? Boh, non credo tanto da compensare la minore densità, però non ho dati certi, se non quelli della temperatura che misurai nell'agosto 2013, quando con una conca che presentava ancora una buona copertura nevosa, misurai +12 sui versanti della conca e +10 nel fondo, in pieno giorno. Quindi, può darsi che il fondo innevato risentisse meno delle rocce che invece erano presenti ai lati, e in più la conca teneva intrappolata l'aria fredda (quindi questo effetto era maggiore della radiazione solare, almeno ad agosto inoltrato).
Tutto ciò detto, se la neve poco trasformata a +10 resiste meglio che non neve dura a +12, non lo so dire.
Ottimi aggiornamenti, grazie!
Sicuramente la conca ora appare bella innevata, ma occhio che gli spessori sono quelli che sono. Con il caldo dei prossimi giorni, purtroppo, la situazione peggiorerà velocemente e riemergeranno i problemi del mancato accumulo invernale.
Chiaramente, se non fosse stato per aprile e maggio, staremmo probabilmente già contando i giorni che mancano al distacco dei due settori!
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