Chiedo ai più esperti dei luoghi in questione se sia normale avere una pausa anticiclonica in gennaio sull'appennino centrale.
Ovvero, se le famose secche di gennaio riguardano oltre al Nord (dove effettivamente l'inverno è la stagione meno piovosa), anche il centro, con una diminuzione di precipitazioni rispetto ad autunno e primavera.
Questo per mettermi l'anima in pace essendo che gennaio sta mandando sempre più in negativo il bilancio di accumulo, ma magari invece è abbastanza normale che sia così.
Aggiornamento del Calderone dalla vetta occidentale (Fonte: Cristiano)
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Situazione invariata nell'ultimo mese, quindi se continua così ben presto saremo sottomedia...
Damon. Cristiano ha ragione se continuiamo con questi anticicloni come fosse estate da una situazione ottima ad inizio Dicembre, si passa a buona ad inizio Gennaio, per poi diventare scarsa.
Per tornare alla tua domanda nel post precedente, si è vero specie sulle Alpi il Gennaio è un mese secco io da ragazzo e parlo degli anni 80 andavo sempre in Gennaio per più settimane perchè il tempo era più stabile, io ho sempre fatto riferimento alle guide alpine e mi raccontavano che normalmente dopo un periodo prolungato di maltempo c'era un periodo stabile, il punto è questo mancano le ciclogenesi mediterranee ed in special modo Italiche, ma basta vedere il peggioramento che c'è stato negli ultimi 20 anni, io mi sono appassionato alla neve quando la vidi per la prima volta a Roma nel lontano marzo 1971 avevo 7 anni, e daaalora ho sempre osservato il tempo e poi successivamente le montagne per vedere quanto innevamenti c'era, prima come semplice sciatore, poi da quando ho cominciato a frequentare i ghiacciai anche come escursionista come ho già raccontato, una domanda la vorrei fare io se c'è qualcuno di Trieste che legge, ma la bora esiste ancora? ribadisco se l'inverno deve essere questo, atlantico tutta la vita.
La "Bora" esiste ed esisterà sempre ogni volta che le correnti da Est-Nordest scivoleranno dalle Alpi Dinariche e Giulie verso l'Adriatico.
Il vero gelo che si porterebbero dietro quei venti è il vero punto di domanda. È scomparso. Mancano rispetto a soli 20 anni fa milioni di kmq di masse d'aria quantomeno sottozero ad 850hPa.
È scomparso il freddo dal mondo.
E soprattutto dall'Emisfero Boreale, il nostro. In quello Australe la situazione con l'Antartide è leggermente diversa, ma neanche di tanto.
Siamo in un territorio climatico completamente nuovo ormai da una dozzina d'anni. Nulla risponde più molto a medie scritte fino a 20 anni fa.
Allacciamo le cinture.
hai perfettamente ragione, il mio sulla bora è stato un paradosso a mò di battuta ma la sostanza è quella, è sparito il freddo e te ne accorgi di più in quota, in pianura in inverno causa inversioni si nota di meno, potrei fare l'esempio di Roma quel vento da noi è chiamato tramontana che i detti popolari dicono che durano 3, 5, o7 giorni sul versante tirrenico portano cielo sereno e gelo, ma sul versante appenninico adriatico seppellivano di neve i paesi, c'è una località in Molise chiamata Capracotta, e qui gli amici Molisani possono testimoniare meglio di me dove in un documentario ho visto uscire le persone dalle abitazioni dalle finestre del primo piano delle case.
Nel 2007 un geologo dell’ENEA, Carlo Giraudi, pubblicò sui contributi della Società Geologica Italiana una nota sulle variazioni climatiche nell’Italia Centrale negli ultimi mille anni.
L’autore riferì sui dati ricavati dallo studio di successioni lacustri e sul ghiacciaio del Calderone.
In merito affermò che questo Ghiacciaio era scomparso più volte nel corso dell’Olocene, in particolare anche nel Medio Evo.
“E’ quindi probabile che nel corso di alcuni periodi, di durata non precisabile, la temperatura abbia raggiunto valori superiori a quella degli ultimi decenni.” A quell’epoca l’uomo non poteva contribuire certo a modificare il clima. Sul giornale La Repubblica veniva scritto che le Università che avevano aderito al Consorzio, avevano ricevuto in agosto un finanziamento ministeriale di 220 milioni di euro con il vincolo che tale finanziamento fosse concentrato soprattutto su tematiche green. Ormai è accertato che la ricerca scientifica in fatto di clima non è più libera, ma condizionata dai finanziamenti ministeriali, o meglio dagli enormi interessi che ruotano attorno al mercato della anidride carbonica.
-11,5° di minima al Franchetti.
Spruzzata di neve nella notte, ma polvere e vento che alle alte quote non serve, soprattutto se con venti da NE.
Sembrerebbe che la massima intensità di vento sia stata di soli 30km/h, anche se sul versante aquilano CI ha misurato valori medi di 60 km/h con raffiche sino a 120km/h... mah.
Il problema è che queste spruzzate servono a tenere bianco il piazzale di Prati di Tivo, ma non servono a niente sul ghiacciaio, che non vede ormai accumuli significativi da dicembre, in linea con le alpi che in questo momento sono senza neve sui versanti italiani fino almeno a 2000m (in linea con quanto afferma Enrico Rovelli sulla correlazione Alpi-Calderone).
Quindi bisogna guardare avanti. E cosa dicono le previsioni? Anticiclone probabilmente per almeno altri 10 giorni... poi si vedrà.
Insomma: la stagione, partita ancora una volta benino, sta virando velocemente in territorio negativo per mancanza di accumuli. Se da metà febbraio non si cambia registro e non torna l'atlantico, sarà un'altra stagione disastrosa, anche perché poi la primavera potrebbe anche recuperare, ma primo non è detto, secondo sarebbe neve primaverile poco trasformata che all'arrivare dell'estate avrebbe meno resistenza.
Ciao Ale. Concordo, ma rimane solo questo studio che lo conferma. Anzi, ultimi studi hanno pure smussato globalmente l'entità della Peg e hanno detto che il clima globale è stato stabile ultimi 8000 anni... Riguardo al calderone non dico e aggiungo nulla. Sono in sciopero mjo e modelli
Io allargherei anche agli ultimi 2mila anni, in cui da quello che ho letto dovrebbe essere cambiato addirittura 4 volte il clima, 5 con l'attuale fase climatica, 2 volte in epoca romana, 2 volte nel medio evo attorno agli anni 1000 caldo e poi la PEG, e la fase attuale, però a livello globale il clima è stato stabile, si tratta di piccoli cambiamenti che hanno riguardato delle zone circoscritte ma che sono stati importantissimi per le sorti del Calderone.
Per quanto riguarda la futura neve primaverile "speriamo" è chiaro che più ne fa e meglio è, ma come abbiamo visto non deve esplodere subito il caldo tipo Giugno 2019 che la fusa letteralmente,ma deve avere la possibilità di trasformarsi con numerosi cicli di disgelo diurno e riveli notturni, l'ideale sarebbe un Giugno 2020.
Per quanto riguarda i modelli anche io come tutti gli appassionati vado in stanza analisi dei modelli per vedere le possibile evoluzioni del tempo, ed ho fatto anche una riflessione, è chiaro che uno commenta quello che viene emesso, ma chiedo che senso ha leggere un modello che prevede sempre a 240 ore ondate di gelo storiche e metrate di neve di neve in tutta Italia con un' attendibilità che io ho definito in modo un po' ironico uguale a che io mi metta a dire ogni inverno che tra 10 giorni nevica a Roma, per la legge dei grandi numeri prima o poi ci azzecco, ecco questi l'emissione dei modelli a 10 giorni, prima o poi ci prenderanno.
Ho letto gli articoli che tu mensioni. Possibile che 30 anni di studio dicevano A e mo arrivano sti ricercatori tutto software e zero carotaggi e ribaltano tutto. Io non credo. Ma per davvero. Tutto solo per evidenziare ancor di più limpennata attuale del clima. Io la vedo così. Non credo che gli scienziati ultimi 30anni erano tutti ********.
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