Chiedevo, perche sul lato di S-SE si (Foto Valle di Tisa con in fondo la diga di Vernago) sviluppa un ghiacciaio roccioso - forse un ghiacciaio si sviluppo sulla sua base (depressione ed morena sul lato destro della immagine ?), o si la forma recente si é sviluppato dal ghiacciaio.
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
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Io parlo da ignorante Enrico quindi sicuramente sbaglio. Ma le mummie andine delle civiltà precolombiane sono state trovate in deserti freddi in cui la vita animale è praticamente inesistente. (poia 6000 metri..) Neanche i piccoli predatori vi vivono. Sono le zone più inospitali del pianeta. Invece le Alpi, dopo il mesolitico, erano popolate anche alle odierne alte quote da molte specie animali, vegetariane e non (guardare il cacciatore di Mondeval trovato nella zona della Val Fiorentina, a 2400 metri, in un periodo di riscaldamento globale..)..mi sembra così strano che possa essere rimasto "intoccato" all'aria aperta..booooh
dovrei cercare un quadro esaustivo delle specie animali che allora popolavano le Alpi...mi documenterò
Ultima modifica di indiana_johnny; 21/09/2007 alle 20:30
Sono appena tornato dal centro visite del gruppo del Tessa a Naturno,veramente molto bello e fatto bene,tra l'altro ora c'é una mostra di ghiacciai alpini.In un piccolo libretto nella" biblioteca" del centro ho letto che Ötzi probabilmente era affiorato tre giorni prima del ritrovamento,e poi per altri tre giorni prima del suo recupero è stato in balia di turisti,e qualche reperto è sparito,anche il prelievo di Ötzi è stato fatto in modo poco consono senza archeologi e ci sono state molte critiche per il modo di come è stato tirato fuori dal ghiaccio,ma c'è da dire che nei primi giorni si pensava a un cadavere piú recente e non di questo valore scientifico.
Ultima modifica di naiva; 21/09/2007 alle 16:27
E già è andata proprio così..ti parlo da studente di archeologia...Basta vedere il filmato del ritrovamento, quando lo staccano a picconate dal ghiaccio e lo girano arpionandolo da un lato!!! allucinante per un archeologo!!!!! poi non è stata indagata per niente la modalità del ritrovamento. Non sono stati fatti rilievi, disegni, che mostrassero come erano messi gli oggetti vicino al corpo. Quando si trova una sepoltura o un reperto del genere, con cadavere e connessi oggetti di corredo, l'archeologo prima cataloga, disegna, fotografa tutto, per farsi un quadro preciso di come erano disseminati gli oggetti vicino al corpo, per poter trarre successivamente molte conclusioni importanti. Tutto questo non è stato fatto, e sono andate perse tante informazioni utili. Purtroppo nessuno andava a pensare che era un uomo del mesolitico-neolitico! si credeva fosse l'ennesimo soldato della grande guerra o un vecchio sfortunato alpinista. Ma anche in questo caso a mio avviso ci sarebbe stato bisogno di un poco di rispetto umano e qualche cura in più!
Pero quando hanno capito che si trattava di qualcosa di importante hanno scavato l intera conca ed sciolto tutta la neve con i fön. Sono stati documentati alcuni pezzi del suo abbigliamanto in posizione originale- l unico credo che avevano tolto subito era l arco, resti dello "zaino" ed l ascia, da cui alla fine si ha capito che era dell eta del bronzo. Hanno trovato perfino le unghie dei piedi (spettacolare )
Dopo che i Simonis avevano comunicato il ritrovamento molti son andati a guardare, perfino Reinhold Messner. Ed poi alla fine le guide alpine si volevano affrettare a recuperare il corpo... purtroppo col rispetto oramai non si fa piu molto
P.S. C é stato (ed c e) un litigio sul ritrovamento ed un eventuale premio, tra i molti anche una attrice ha affermato che l avrebbe trovato per prima, per dimostrarlo avrebbe sputato sul corpo, per poter dimostrare col DNS il suo ritrovamento
A proposito di rispetto:
FROZEN FRITZ - il videogame:
http://www.frozen-fritz.com/it/
Qui alcuni links serii sul tema:
http://www.lamummia.it/
WIKI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mummia_del_Similaun
Ultima modifica di David_Bressan; 23/09/2007 alle 19:55
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
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Che la maledizione di Otzi li colpisca a questi criminali!
...navigando qua e la tra i ghiacci della rete...
Solo per curosità,che sf..a.
Otzi, settima vittima: La maledizione della mummia colpisce ancora
SYDNEY — La morte di uno scienziato di Brisbane che ha esaminato il Dna di Otzi, la mummia di oltre cinquemila anni trovata nel 1991 sulle cime ghiacciate della Val Senales, in Tirolo, ha riacceso la leggenda di una maledizione che colpisce chi è stato a contatto con essa. Come per il faraone Tutankamen, che alcuni credevano capace di colpire, anche dopo sepolto, chi aveva disturbato il suo sonno, anche per Otzi si contano i decessi ‘sospetti’. L’archeologo molecolare Tom Loy, trovato senza vita nella sua casa di Brisbane, in Queensland, mentre finiva di scrivere un libro che ricostruiva la vita di Otzi, è la settima persona morta dopo essere stata a stretto contatto con la mummia. «Loy non credeva alla superstizione, come non ci crediamo noi colleghi. Loy era malato, da anni soffriva di un’infezione al sangue» ha detto ieri uno degli scienziati che ha lavorato con lui. Una dozzina di persone hanno collaborato con Loy, un americano trapiantato in Australia, per esaminare le tracce di dna sull’ascia del cacciatore. Erano stati questi studi che avevano contribuito a contraddire la teoria del cacciatore solitario morto tra i ghiacci: la realtà era diversa: Otzi era un guerriero, morto per le ferite riportate durante un combattimento. Aveva ferito altri uomini, e da loro era stato ferito a morte. I primi sospetti di una maledizione sullo stile di quelle che avrebbero colpito i profanatori delle tombe dei faraoni, erano nate già due anni dopo la scoperta di Otzi. Il primo a morire era stato Rainer Henn, 64 anni, patologo dell’Università di Innsbruck che aveva sollevato Otzi a mani nude per metterlo in un sacco. Henn era morto un anno dopo in un incidente stradale. La seconda vittima era stata Kurt Fritz, 52 anni, l’esperto di montagna che aveva condotto Henn da Otzi. Dopo poco toccò a Rainer Holz, il giornalista austriaco che filmò le fasi del recupero della mummia dai ghiacci. Holz fu ucciso da un tumore al cervello. Poi fu la volta del turista tedesco che scoprì la mummia, Helmut Simon, di 67 anni, che perse la vita in una tempesta di neve poco distante dal luogo dove Otzi fu trovato. A poche ore dal funerale, il capo della spedizione di soccorsi che aveva trovato il corpo del tedesco, Dieter Warnecke, 45 anni, ebbe un attacco di cuore e morì. E nel 2004 toccò a Konrad Spindler, a capo delle indagini sull’uomo dei ghiacci condotte dall’Università di Innsbruck.
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Ultima modifica di naiva; 24/09/2007 alle 17:00
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