Beh dai, è come lamentarsi che il nonno di 88 anni dopo aver passato indenne tutto l'inverno, in particolare questo, ora ha qualche acciacco quando va a fare la passeggiata in giardino.
E' ovvio che ci siano periodi di orripilante fusione quando 50 anni fa non c'erano, altrimenti non saremmo in pieno GW, altrimenti non avremmo bilanci di massa iper stra negativi su tutte le Alpi.
Prima ci mettiamo in testa che questa è la normalità, prima potremo gioire dei metri di neve che sforna il Canin senza pensare "oddio ma così fonderà tutto il ben di dio che è venuto giù".
Perché sic stantibus rebus è un finale già scritto, fonderà tutto il ben di dio che è venuto giù.
Cambiando un attimo discorso, quest'anno non ho avuto modo di seguire le vicende, come siamo messi a scaricamenti in Conca?
Bene dai, rischiamo un bilancio di massa leggermente positivo se va bene l'estate
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Andiamo avanti con le foto storiche
Ringrazio Luca, in arte "grandepuffo", per avermi segnalato questa splendida testimonianza fotografica di Daniele Zuliani, postata su facebook
Preva_storico.jpg
Fine stagione 1992.
L'importanza di questa foto non ha confini.
Si certifica che il glacionevato si era morenizzato già dai primi anni 90, altro che da fine anni 90...
A fine stagione 1999 son passato io, con vista su sola roccia...in mezzo ci sono stagioni, come la 95-96 durante le quali l'apparato ha probabilmente mantenuto un po' di nevato stagionale, ma son state senz'altro un isolato fuoco di paglia, come l'isolato fuoco di paglia della stagione 2000-2001, successivamente cancellata dalle disgraziate stagioni 2001-02 e 2002-03.
Frequenza elevata di stagioni negative fino al 2007, anche per "merito" della 2004-05 e 2006-07.
Tutto questo accresce lo sfarzo e lo splendore...nonché l'anomalia... del decennio 2007-2017 che abbiamo recentemente vissuto
Ultima modifica di daverose240573; 14/04/2020 alle 14:16
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Perso un metro dal massimo accumulo nevoso di inizio marzo. Che bella primavera
Foto di Gabriella Bucci (da Facebook) scattata il 19 Aprile 2018, esattamente 2 anni fa.
In un solo fotogramma si osservano due dinamiche differenti del trasferimento di masse nivali verso valle:
- il volume principale della valanga che si stacca solitamente ai piedi del Forato
- gli scaricamenti in destra idrografica dai pendii inferiori Cima Pecorelle, scaricamenti che, come risulta visibile, spesso si fermano a bordo areale
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siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Ancora ben innevata la Conca, ma....
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siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
ma....
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