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Risultati da 1 a 10 di 53
  1. #1
    lost_soul
    Ospite

    Predefinito Di nuovo sul calderone.

    Clima impazzito: il Calderone se la sta squagliando

    Inviato da Redazione (311 letture)





    Il Calderone è il ghiacciaio perenne più meridionale d'Europa: E' protetto dalle quattro cime del Gran Sasso. Negli ultimi 20 anni la sua superficie si è ridotta drasticamente: colpa dell'innalzamento delle temperature e dell'effetto serra. il rischio di perdere un patrimonio dell'umanità è molto alto.


    Protetto dalle quattro cime del Gran Sasso d’Italia (2912m) -Vetta Occidentale, Torrione Cambi, Vetta Centrale e Vetta Orientale- dorme tranquillo da millenni il ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d’Europa.
    Nella gelida conca naturale, indisturbato per secoli, non è rimasto insensibile ai cambiamenti climatici degli ultimi decenni. Ora rischia di sparire per sempre.
    Anche se di dimensioni ridotte, con circa cinque ettari di superficie, il Calderone presenta tutte le caratteristiche morfologiche tipiche dei ghiacciai, come crepacci longitudinali e trasversali, morene laterali e frontali. Quando le estati sono particolarmente calde e la neve si scioglie del tutto, tra luglio e agosto, esso si presenta pressoché coperto dai detriti che contribuiscono a proteggerlo dalla fusione.
    Il Ghiacciaio del Calderone costituisce una vera rarità climatica, essendo posto tra i 2800 e i 2680 metri di altitudine, quando il limite delle nevi perenni è stimato, sul Gran Sasso, a circa 3100 metri di quota.
    Esso rappresenta l’ultimo residuo dei grandi ghiacciai dei periodi glaciali del Quaternario.
    Nel 1991 viene proiettato nella cronaca perché si pensava fosse completamente scomparso, in realtà era stato sepolto da detriti. Nel frattempo però la superficie si è continuata a ridurre. La causa: l’innalzamento delle temperature.
    «Il ghiacciaio del Calderone è un "debris covered glacier"», spiega Paolo Ramazzotti di www.montegeologo.com ,«cioè ricoperto da uno spessore variabile di detriti, rocce cadute dalle vette circostanti come (Orientale; Centrale; Occidentale) che lo nascondono alla vista ma allo stesso tempo lo proteggono da un più veloce processo di scioglimento».
    Per conoscere meglio il Calderone si può leggere e guardare il reportage del 2004 di Giulio e Fabio sullo stesso sito.
    Chi invece volesse approfondire la storia del ghiacciaio non può perdersi questo.
    Capìta l’importanza di questo “termometro” del nostro pianeta subentrano gli studi di scienziati di prim’ordine che delineano l’agonia del ghiacciaio.
    In uno studio di M.Pecci, C.Smiraglia, M. D’Orefice & R. Ventura si legge fra l’altro «Il ghiacciaio del Calderone sta attraversando, dalla metà del secolo scorso, una fase d’intensa riduzione come risposta alle variazioni climatiche in atto dalla fine della Piccola Età Glaciale, che nell’Appennino Centrale, tenendo conto della stazione di Pietracamela, hanno visto un aumento delle temperature di circa 1°C dal 1930 e una riduzione delle precipitazioni dal 1920. Le caratteristiche di localizzazione e dimensione del ghiacciaio lo rendono tuttavia sensibile anche alle variazioni di breve termine e ne fanno un valido indicatore climatico e ambientale…».
    Da un lavoro di Carlo Giraudi, invece, sulle oscillazioni del Calderone degli ultimi 3000 anni si registrano i movimenti.
    Lo studioso ha registrato una «espansione glaciale: tra i secoli VII e II-III avanti Cristo e tra i secoli VII e X dopo Cristo», fino all’ultima piccola espansione nel XIX secolo».
    E sono i recenti studi sugli spessori che allarmano.
    Secondo Smiraglia & Veggeti (1992) lo spessore varia da 10 a 26metri; nel 1997 Ciucci registra una variazione fra 4 e 25 metri.
    «In conclusione il Calderone», scrive D’Alessandro e altri nel 2001, «ha perso circa la metà della propria superficie: fra il 1884 e il 1990: è passato da 0,09 kmq a meno di 0,05 kmq) e si è frammentato in due piccole placche».
    Il fenomeno è costante e progressivo. La scomparsa del Calderone è dunque soltanto questione di tempo.

    10/10/2005 8.45
    Ultima modifica di lost_soul; 12/03/2007 alle 20:02 Motivo: basta, mi sono rotto il cazzo

  2. #2
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Mah, c'è poco da capire.
    La foto del Veleta è mia ed è del 2002... idem per la foto storica, del 1912, entrambe prese dal mio sito, che tra l'altro è anche citato....
    Un classico "copia/incolla", tanto di moda in questi ultimi anni...

  3. #3
    Bava di vento L'avatar di vlk4r0
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    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Lasciamo perdere...
    Ma la foto quella straziante con le griglie sopra, di quand'è?
    Comunque se non sbaglio nell'optimum climatico medievale si era ridotto di moltissimo, forse è addirittura scomparso.
    http://www.ilcalderone.biz
    nivoglaciologia appenninica

    SAOR ALBA.

  4. #4
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Citazione Originariamente Scritto da vlk4r0 Visualizza Messaggio
    Lasciamo perdere...
    Ma la foto quella straziante con le griglie sopra, di quand'è?
    Comunque se non sbaglio nell'optimum climatico medievale si era ridotto di moltissimo, forse è addirittura scomparso.
    La foto è del 2004.
    Si, il Calderone durante l'optimum medioevale non esisteva. Lo dico io ma lo dicono soprattutto i paleoclimatologi

  5. #5
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Che ne dici Enrico di tornare sul Gran sasso entro Aprile e poi ad Agosto?
    ...when the night has come
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    and the moon is the only light we'll see...

  6. #6
    Bava di vento L'avatar di vlk4r0
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    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    2004? ma che mese? Ho una foto del 2004 ma il Calderone è tremile volte più grande...a me quello sembra 2003 (forse ho errato nel metere la data).

    P.S.:enrico, manda l'autorizzazione delle foto agli indirizzi, please...
    http://www.ilcalderone.biz
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    SAOR ALBA.

  7. #7
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Citazione Originariamente Scritto da vlk4r0 Visualizza Messaggio
    2004? ma che mese? Ho una foto del 2004 ma il Calderone è tremile volte più grande...a me quello sembra 2003 (forse ho errato nel metere la data).

    P.S.:enrico, manda l'autorizzazione delle foto agli indirizzi, please...
    a riguardarla bene mi sa che è del luglio 2003.
    se vai sul sito di montegeologo trovi entrambe le foto, del 2003 e del 2004, accostate per il confronto

  8. #8
    Bava di vento L'avatar di vlk4r0
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    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Infatti confermo, è del 2003
    http://www.ilcalderone.biz
    nivoglaciologia appenninica

    SAOR ALBA.

  9. #9
    lost_soul
    Ospite

    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Musto Visualizza Messaggio
    Che ne dici Enrico di tornare sul Gran sasso entro Aprile e poi ad Agosto?

    maggio e giugno??

  10. #10
    Bava di vento L'avatar di vlk4r0
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    Predefinito Re: Di nuovo sul calderone.

    maggio e giugno che???
    P.S.: controlla abruzzomolise
    http://www.ilcalderone.biz
    nivoglaciologia appenninica

    SAOR ALBA.

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