you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Io ho sempre saputo...e a parte Enrico tutti me lo hanno confermato, che le pertubazioni proveninti da est, nord est sono le migliori per il Gran Sasso.
Stornoway, Isle of Lewis, Outer Hebrides, Scotland - 58° 12' 33.96" N - 06° 23' 05.52" O - 15m s.l.m.
"Always Looking At The Sky"
Mi sento chiamato in causa.
Alcune certezze ci sono:
1) le stagioni di accumulo caratterizzate da NE prevalente (es. 1929, 1956, 1985, 1999, 2003) non hanno presentato innevamento eccezionale sul Calderone (circa 8 metri), mentre in tutti gli anni a prevalenza atlantica e/o mediterranea lo spessore è stato superiore (10 metri ma sicuramente anche più in alcuni anni (1978, 1979, 1980, 1984.....))
2) TUTTE le annate con stagione di accumulo a NE prevalente hanno avuto bilancio annuale FORTEMENTE deficitario
3) TUTTE le annate con bilancio positivo sono state caratterizzate da componente occidentale nettamente prevalente.
4) i cicli del Calderone sono correlati con quelli dei ghiacciai alpini....
Ciao Enrico, non sono pienamente d'accordo con te su annate da est, ovest e relazione bilancio finale calderone e cerco di spiegare il perchè. Un esempio su tutti può essere l'inverno 1993. Se chiedi a tutt gli adriatici (che anno meno di 25 annni) da Ancora in giù (puglia inclusa) ti diranno che è il più nevoso di tutti, abruzzo compreso con memorabili, ripetute nel tempo e ognuna fu con abbondantissime nevicate. Io allora dissi che era un dei peggiori, almeno oltre i 2000mt dove, in tre mesi, cadde più o meno la stessa neve che cadde a Lanciano o a Chieti o a Foggia.. Poi venne l'estate che (purtroppo) mi diede ragione. A mio avviso gli anni che tu hai mensionato non sono quelli a prevalenza NE, ma quelli nei quali il NE ha portato memorabili nevicate dove abita gente, dove ha creato problemi che vengono poi scritti sui giornali e che la gente più si ricorda. Non certo si ricordano i vari 2004-2005 o 2002-2003! dove vi fu tanto NE ma non tanto freddo da far cadere neve in città non convenzionali. E soprattutto vi fu anche tanto OSO. Così pure 1978-79, 1990-91...insomma non credo che un prevalenza o l'altra abbia risvolti sul Calderone ma che quello che conti è quanta pioggia cadi nella suddetta area e sopratutto in quale periodo (se è di forma solida). Non credo che il NE possa "spazzare" la neve al di fuori della conca del Calderone...e dove poi andrebbe? Semplicemente ricadrebbe su se stessa tanto profonda è (ormai) la conca. Forse fino agli anni 40 poteva andarsene "oltre", ma ora non può essere trascinata oltre le creste, disposte poi a ventaglio. Forse più i libeccio o lo scirocco...che è Ovest o sud, non certo NE. Insomma la locazione del Calderone è (a moi avviso) buona sia per l'ovest che per l'est, visto che vi nevica copiosamente con entrambi. Diverso conto per i nevai Val Forcone (majella) dove da Ovest non arriva che il 10% della neve o il Gravone (stessa Sorte). Poi magari non è così...aspetto risposte.
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Forse non hai letto bene (o mi sono spiegato male) quello che ho scritto sopra né quello che ho detto fino ad ora.
Francamente, non baso i miei giudizi sui giornali, sulle percezioni degli adriatici dai 25 anni in giù residenti nelle città costiere, o sui commenti da "Bar dello Sport". Tutte le mie osservazioni sono estrapolate da osservazioni dirette e per dirette non intendo attraverso reportage automobilistici e/o misurazioni di muraglioni stradali......e questo dovresti averlo capito.
Tra gli anni ho incluso, non a caso, il 2003, inteso come inverno 2002-2003 (ce l'hai messo anche tu).
Nessuno ha mai detto che il NE "spazzi" la neve dalla conca del ghiacciaio. Ho solamente detto che tutti gli anni che hanno avuto un NE prevalente hanno avuto un esito negativo sul bilancio annuale del ghiacciaio. E questo è un fatto, non una teoria.
L'innevamento del 1978-79 lo ricordo come fosse oggi. Bella neve e ben distribuita lungo tutto l'Appennino, con imponenti residui settembrini, dal Gran Sasso, passando per la Majella, la Terratta, fino al PNA....altro che NE. Idem per il 1990-91
Penso che dovresti leggere il mio lavoro sul Calderone. Non è immodestia, ma ci sono espressi alcuni concetti importanti sul nostro beneamato ghiacciaio...
Ciao Enrico...non voglio assolutamente far polemica e mi inchino di fronte ad un "mostro" sacro del glacialismo appenninico...ci siamo travisati entrambi. Forse tu ti riferisci al fatto che con un NE prevalente si hanno alla fine meno preicipitazioni a livello assoluto perche il NE (di solito) segua HP termico che allontana le perturbazioni atlantiche. questo è vero. Ma non penso che 2 metri di neve da NE siano differenti da 2mt di neve da ovest, specie sul GS che il vento prevalente è da ovest. Mi farebbe piacere leggere il tuo lavor sul Calderone, ma proprio tanto. Inoltre, in un anno con piu' NE si sono avute meno precipitazioni di quello buone (nevembre-maggio)? Se si, allora ( a mio avviso) l'ovest è meglio perchè piu' umido. Ma chi ha mai misurato? a Isola del GS si hanno 1200mm annui, a CI 1250mm annui. ma ben 800mt piu' su. Segno questo inequivocabile che il versante N è piu' piovoso. cosa succede nel mezzo? Solo DIO lo sa. Fare un media tra i versanti per anno, forse, puo' dare una risposta. Insomma non credo (a mio parere sempre, Ma spetto Enrico) che neviche di meno da NE, me che con un tempo prevalentemente da NE, le perturbazioni sono poche e mal organizzate, e se ripetute per mesi portano, alla fine dei conti pochi mm reali...solo la Majella invece è EST prevalente. Cmq nel 1978 (io c'ero) abbiamo avuto un bel NE e anche lungo...ma poi quanto ovet, quante perturbazioni...e il maggio 1991 c'entra con EST o OVEST? Non penso . Era neve che invece di sciogliersi si accumulava..come nell'aprile 2005.
Ciao
Probabilmente, e forse anche sicuramente, l'analisi di Enrico è frutto di una serie di studi che gli consentono di verificare i dati in suo possesso in modo più empirico ed ampio rispetto agli altri.
Tuttavia, da perfetto neofita della meteorologia o forse meglio da neo appassionato voglio esprimere qualche perplessità sulla prima parte della risposta di Enrico.
- La conoscenza (nel tuo caso approfondita e brillante) di qualsiasi argomento (nel tuo caso della glaciologia), è una virtù che si acquisisce con grosse difficioltà, studi, sacrificio, pazienza e costanza.
- Divulgare agli altri ciò che si conosce, e che magari si da per scontato, è compito ancor più difficile e perciò va fatto con saggezza, senza polemiche e con quella piccola o grande dose di pazienza che la situazione richiede.
Perciò bollare, non senza una latente ironia, come chiacchiare da "Bar dello Sport" (ma tutto il primo capoverso è sulla stessa falsa riga)le parole di Cristiano non è proprio il massimo.
Forse bastava andare al nocciolo della questione e rispondere dati alla mano ai dubbi posti da Cristiano. Non credi?
Un saluto
Giampiero
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