In grandissima forma! Ve lo assicuro.
Negli anni 2000 credo sia fuso completamente nel 2003, nel 2006 e 2007 e nel 2012. Alla base della parete lo scarico delle slavine dall'alto hanno creato una dolina profonda che d'estate diventa una sorta di freezer naturale. E' in una posizione esagerata, si estingue solo se si concatenano due situazioni: inverno secco ed estate molto piovosa o lungamente africana (ma peggiore la piovosa).
Quest'anno ha ricevuto apporti nevosi importanti dalle pareti sovrastanti (ma come ho detto poca neve diretta perchč l'inverno scorso 1200 era il limite ballerino tra neve e pioggia) e quest'estate estenuanti dilavate... L'esito č comunque molto positivo.
Se a paritā di condizioni fosse ad una quota maggiore di 1000 mt sarebbe sicuramente un glacionevato se non un ghiacciaio.
Ultima modifica di Rudyak; 07/09/2014 alle 18:02
Ricapitolando le mie foto giā pubblicate in questo Thread ma andate perse...
Il Giās il 24 agosto 2008
Immag007.jpg
Immag001.jpg
Il Giās il 30 maggio 2009
DSCF0132.JPG
DSCF0134.JPG
Il Giās il 5 agosto 2009
P8051128.jpg
il 24 agosto 2010
il 24 ottobre 2010
Ultima modifica di Rudyak; 07/09/2014 alle 18:08
Grazie. Ho letto che la prima volta che e fuso completamente e stato nel 1993, poi per diversi anni non e piu fuso, quindi ancora ancora possiamo parlare di nevaio quasi permanente , ormai quello del Valorga (anche se a oggi resiste) non ce la fa quasi piu a passare l estate.
Non c'entra col ghiaccio, ma... qualcuno ha foto della parete da cui si č staccata la frana, "prima della cura"?
Mi interesse valutare, dal punto di vista geomorfologico, come si č modificata la zona immediatamente sotto il distacco.
L'enorme conoide di detrito "pulito" era preesistente ed č stato solo ricoperto da una spalmata di materiali freschi, oppure il grosso č di neoformazione?
Dal punto di vista della genesi dei cosiddetti "conoidi di detrito" questa frana potrebbe essere molto interessante...
Grazie
Speriamo che sopravviva all' autunno. Non ha iniziato ancora a piovere......
Sono stata su domenica, per caso (cioč, parcheggio pieno in fondo alla valle, e ripiego al volo nel posto pių vicino parcheggevole...)
Giā avvicinandosi, non prometteva bene: non si vedeva per nulla... poi qualcosa č comparso
val las 1.jpg
...aaaaargh... vien da dire "agghiacciante!"... ma, no, forse non č l'espressione pių felice
val las 2.jpg
depositi di contatto glaciale, dove qualche anno fa c'era il ghiaccio
val las 3.jpg
quello che resta:
val las 4.jpg
solita superficie malconcia
val las 4.1.jpg
panorama laterale
val las 5.jpg
i confronti con l'ultima volta che sono stata su: non sono proprio sovrapponibili, perché non pensavo di salire e quindi non ho portato su foto di riferimento. Comunque le roccette sono ben riconoscibili:
confronto 14-17 bassa.jpg
confronto 14-17 laaterale bassa.jpg
...secondo me, quest'anno non ce la fa...
Il 31 Luglio 2017 sono passato per la strada della Valcanale.
Non avevo il tempo per visitare il Gias, ho fatto solo foto da lontano.
Il gias non si vedeva (se ancora presente); ben visibili invece due nevai sulla parete Nord -Est del M. Secco.
Uno a circa metā parete, l'altro a 250 m dall'uscita.
P1180379.JPG P1180380.JPG
Alpi Apuane: cielo, mare, monti http://www.vadoetorno.altervista.org
Anche il Nevaio del Grignone, che pure si trova oltre i 2000 metri, quest'anno ha subito la stessa sorte. Purtroppo l'alimentazione valanghiva negli ultimi due anni (2015/16 e 2016/17) č stata molto scarsa e le ondate di caldo di questa estate hanno fatto il resto. Erano comunque nove anni che ciō non succedeva e questa ultima scomparsa ha preso avvio nella caldissima estate del 2015 per concludersi, dopo due inverni avari di precipitazioni, ora.
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