Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
    Burrasca
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    neve La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    Un evento indimenticabile. Che resterà per sempre scolpito nella memoria di chi l'ha vissuto. Mai come stavolta
    l'aggettivo "eccezionale" poteva essere più appropriato, per definire la portata della nevicata ottobrina che, un
    po' a sorpresa, ha sepolto la Valtellina e il suo clima autunale, restio a manifestarsi malgrado il calendario.
    I fiocchi bianchi erano stati sì annunciati dai più autorevoli modelli previsionali per la giornata di domenica, ma
    certamente nessuno si aspettava un episodio tanto generoso. E, visti i 22 gradi di una settimana prima, il
    repentino passaggio dalla tarda estate all'inverno pieno ci ha lasciati ancora più increduli.

    Si comincia nella tarda mattinata di venerdì, quando nebbie e foschie accompagnano l'inizio di una timida
    pioggerellina. Stando alle previsioni, il maltempo dovrebbe raggiungere il suo clou nelle ore successive, prima che
    le correnti in quota ruotino a sud-est, lasciando in ombra pluviometrica la valle, come sovente accade con queste
    configurazioni.

    Macché. Anche la giornata di sabato trascorre perlopiù sotto una pioggia debole ed incerta, le nubi rischiarate
    dalla luce del sole che tenta di fare capolino. Il termometro segna 12 gradi. Di neve non se ne vede a perdita
    d'occhio, tranne che nelle vecchie fotografie degli inverni passati.
    Poi, la sera, gli ingranaggi cominciano a incastrarsi nel verso giusto, e di colpo la situazione si sblocca. In
    quota l'aria fredda si fa sentire, facendo abbassare in poche ore la temperatura. La posizione del minimo di
    pressione innesca venti secchi di caduta dal Ticino e dalla Valchiavenna verso la bassa Valtellina, dove alle 19 si
    misurano circa 15 gradi. Pochi chilometri più a est, la risposta umida meridionale trasporta improvvisi rovesci,
    anche temporaleschi, sulle Alpi della media Valtellina, frutto della convergenza fra le due diverse masse d'aria.
    Nelle ore successive la pioggia cade a tratti copiosa, accompagnata da folate di vento gelido. Il termometro è in
    caduta libera: 8 gradi alle 21, 5 a mezzanotte. La neve guadagna rapidamente quota verso il basso, attestandosi
    poco sopra i 1000 metri.

    È domenica. 28 ottobre 2012. Stando alle previsioni, dovrebbe mancare poco all'evento. Riusciremo a raccimolare
    qualche misero centimetro prima che finiscano le precipitazioni? Nel cuore della notte, la pioggia cessa di cadere.
    La temperatura ha deciso di fermarsi a 4 gradi. Spengo la luce e mi giro dall'altra parte. Niente di fatto.

    Il cambio dell'ora vuole che le otto siano in realtà le sette, sicché sono già in piedi. Una fugace occhiata alla
    consolle accende il mio stupore: la temperatura sta letteralmente crollando, l'igrometro schizza verso l'alto. Una
    sola parola mi viene in mente: neve. Apro la finestra e noto i primi enormi fiocchi depositarsi a gran velocità sul
    suolo bagnato. Pochi minuti, ed è già tutto bianco. Per conto mio, l'evento era già stato scritto. Ma quello era
    solo l'inizio dei giochi. L'inizio di una nevicata che probabilmente manterrà intatto il suo primato per diverse
    generazioni. Un'ora dopo ci sono già diversi centimetri al suolo e le strade sono impraticabili. Al che m'avventuro
    sotto il nevone, che raggiunge intensità inconsueta. Questo fitto muro bianco fa crescere la coltre a vista
    d'occhio.



    Sono da poco passate le otto e mezza. Lungo la strada che sale dal centro verso le contrade alte del pase, le
    piante che cominciano a piegrasi sotto il peso della neve, c'è chi osa avventurasi...armato di
    fotocamera...ombrello...cane...o slittino, anzitempo rispolverato. Dalle finestre di coloro che s'apprestano ad
    abbracciare il nuovo giorno, gli occhi ancora impestati di sonno, giunge un misto d'incredulità e imprecazioni:
    "Oooh! oh-ooh...! Vèn mo a vedé...! Orcu dighel...! Al fioca...!" Altri ancora, per sdrammatizzare, sfoderano il
    proprio improbabile repertorio di felicitazioni natalizie...





    Con la macchina fotografica che annaspa, propendo per una ritirata strategica. La neve continua a cadere furiosa
    con una temperatura vicina a zero gradi (-0,3° la minima). Curiosamente, il radar mostra intensi nuclei di
    precipitazioni risalire dal Garda e dalla Valcamonica verso nord-ovest e la media Valtellina, dallo spartiacque del
    Tartano fino a Tresenda. Notizie dal fondovalle riportano dieci centimetri di neve a Sondrio, sette a Tirano,
    pioggia a Morbegno, e precipitazioni deboli o assenti nel resto della bassa valle.



    Quella che doveva essere una semplice imbiancata, si rivelerà la più grande nevicata ottobrina a bassa quota che si
    ricordi a memoria d'uomo.
    All'ora di cena, con 30 cm di neve al suolo (27 cm su tavoletta), i giochi sono finiti.

    L'indomani, lunedì 29 ottobre, l'alba sottozero ci riserva un panorama inusuale.
    Parto nuovamente a caccia di fotografie, salendo di quota per strade e sentieri. Alberi divelti, alberi spezzati...
    Cornicioni di neve e rami che cadono dall'alto... Ghiaccio, poi la coltre che comincia a cedere, s'inzuppa e rende
    instabile ogni passo...
    A circa 1000 metri di quota trovo 30/40 cm di neve compatta, più in alto mi riferiscono 60 cm a 1900 metri.
    Una panoramica di Montagna.



    Montagna centro.



    Alberi piegati sulla strada di San Giovanni.



    Ca' Benedetti (767 m): il lento disgelo svela le piante ancora verdi, nonostante l'autunno inoltrato vestito
    d'inverno.





    Il castello di Mancapane (910 m).



    In giornata, con cielo terso e sole a palla, il termometro si fermerà a soli otto gradi (la temperatura media di
    fine novembre), preservando immacolato tutto il candore nelle zone orobiche già in ombra, e prati ancora bianchi
    sopra i 700 metri lungo i pendii solivi esposti.

    Questi gli accumuli pluviometrici del peggioramento in alcune stazioni dell'immediato fondovalle (tra parentesi
    quelli riferiti a domenica):

    Sondrio sud 55,5 mm (35,0 mm)
    Sondrio Fojanini 58,4 mm (30,2 mm)
    Piateda 60,6 mm (36,8 mm)
    Montagna Piano 52,1 mm (28,2 mm)

    Per chiudere, una bella e didattica immagine satellitare di lunedì mattina, con la provincia di Sondrio interemante
    imbiancata dalla confluenza con la val Tartano verso est, la quota neve nettamente più alta su bassa Valtellina e
    Valchiavenna.



    [FONT=Arial][B]Matteo Gianatti
    [/B][/FONT]Osservatorio di Montagna in Valtellina dal 17.12.2007

  2. #2
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012




    Foto meravigliose !


    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  3. #3
    Tempesta violenta L'avatar di Gio
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    Bellissimo reportage. E tanta invidia.
    Giovanni Tesauro
    Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it


    Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm

  4. #4
    Burrasca L'avatar di Pier88
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    Da favola! Magari nevicasse così per tutta la stagione invernale...

  5. #5
    Tempesta violenta L'avatar di Jack95
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    Mamma mia che roba!

    Reportage e foto splendidi!
    La mia stazione meteo su Wunderground: https://www.wunderground.com/dashboa...21-07-27/daily
    La mia stazione meteo su Ecowitt: https://www.ecowitt.net/home/index?id=24356

  6. #6
    Burrasca L'avatar di scandinavo
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    Ottimo lavoro.


  7. #7
    Burrasca L'avatar di the_pise
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    Predefinito Re: La memorabile nevicata valtellinese del 28 ottobre 2012

    ma che figata
    belle foto
    Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
    Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.

    Le mie foto su Flickr:
    http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/

    Il mio fotoalbum:
    http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello

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