Tra sabato 30 giugno e lunedì 2 luglio abbiamo trascorso, io e la mia famiglia, un weekend "lungo" in Val di Fassa, alloggiando a Vigo. Tempo variabile (un acquazzone domenica sera, un temporale domenica notte, pioggia con qualche tuono dopo le 14 lunedì), temperatura giusta (non faceva caldo, ma neppure il freddo fuori stagione che c'era stato pochi giorni prima, per tornare martedì), paesaggi ovviamente stupendi, a tratti nascosti dalle nubi.
Cominciamo dalla gita di sabato 30 giugno.
La seconda foto è scattata dal Viel dal Pan, verso il Lago Fedaia e la Marmolada, sabato pomeriggio, quando appena arrivati in val di Fassa, abbiamo salutato l'amico Anton (www.dolomitimeteo.com) e con un altro amico siamo subito saliti al Pordoi, per imboccare il sentiero 601, quello appunto del Viel dal Pan, fino al Rifugio omonimo. Il sentiero prosegue per il Passo Fedaia, ma il poco tempo a disposizione, in una escursione solo pomeridiana, impediva di raggiungerlo.
La prima foto è relativa alla chiesetta sul sentiero, poco sopra al Pordoi. La terza immagine inquadra il Sasso Lungo e le Cinque Dita.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Passiamo alla gita di domenica 1 luglio
Gli impianti che da Pozza di Fassa salgono al Buffaure permettono di accedere con facilità al lungo sentiero di crinale "Lino Pederiva" che porta verso Passo San Nicolò. Il crinale, toccata la cima di Sas d'Adam, corre sui 2400 metri di quota, sovrastando dapprima la Val Giumela, poi la conca del Ciampac, ai piedi del Colac, percorso dalla "ferrata dei finanzieri". Il sentiero Pederiva è a tratti attrezzato, ma si tratta di un "eccesso di zelo", essendo in realtà assolutamente elementare.
Poco prima di raggiungere il Passo San Nicolò, situato ai piedi della caratteristica cima rocciosa di Col Ombert, all'escursionista si apre la vista sulla Val Contrin e sul versante sud della Marmolada.
Dal passo, ripida discesa verso la Baita delle Cascate, nella parte alta della splendida Valle San Nicolò, dove il gruppo ha consumato un lauto quanto meritato pranzo, dopo oltre 5 ore di camminata a saliscendi.
1. Cima Undici e Cima Dodici dal Buffaure
2. il Colac e sullo sfondo il Gruppo di Sella
3. verso il versante sud della Marmolada
4. la val Contrin e il versante sud della Marmolada
5. presso Passo San Nicolò, una prospettiva insolita sul sentiero appena percorso
6. ancora il versante sud della Marmolada
7. segnaletica sopra la Baita delle Cascate, sullo sfondo Col Ombert
8. discesa in Val San Nicolò, tra la Baita delle Cascate e la Baita Ciampie
9. Passo San Nicolò e Col Ombert (cronologicamente questa precede la 7. e la 8., scusate la confusione nel caricare le immagini)
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Notte di pioggia quella tra domenica 1 e lunedì 2 luglio, ma al mattino il cielo è parzialmente nuvoloso e l'idea di passare un'altra mezza giornata (il pomeriggio era previsto un forte peggioramento, poi puntualmente verificatosi, ed inoltre dovevamo rientrare a casa in serata) a zonzo per le montagne della Val di Fassa era troppo allettante.
Abbiamo così, io, mia moglie e mio figlio, lasciato l'auto presso Passo Sella, dove parte anche la cabinovia per il Rifugio Demetz, incamminandoci verso il Rifugio Pertini, costeggiando quindi Sasso Lungo, Cinque Dita e Sasso Piatto.
La tentazione di proseguire verso il Rif. Sasso Piatto c'era, ma abbiamo preferito non allontanarci troppo dall'auto, viste le previsioni e il tempo molto incerto, optando invece, sulla via del ritorno, per la deviazione al Col Rodella, deturpato dalle antenne, ma comunque molto panoramico.
Durante il pranzo in rifugio il tempo è peggiorato e quando abbiamo iniziato la discesa, breve (circa 20'), pioveva moderatamente con qualche sporadico tuono e la temperatura sugli 8-9°C.
Ripresa l'automobile, giù verso la Val Gardena (dove abbiamo trovato pioggia forte) e poi sulla A22 verso casa.
1. Sassolungo, Rifugio Demetz e Cinque Dita con nubi
2. Il Rifugio Pertini, 2300 metri
3. Vista sul Sasso Piatto e il relativo "dente"
4. Sassolungo e Cinque Dita dal Col Rodella
5. dal Col Rodella verso il Pordoi, Sass Becè e, sulla destra, la Marmolada
6. panoramica sul Gruppo di Sella
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
peccato per il tempo non proprio stupendo che abbiamo beccato sto periodo, ma le nevicate sulle cime ci hanno appagato in parte, molot belle quelle in Val di San Nicolò
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Belle Giovanni. La Val San Nicolò è una delle più pittoresche valli laterali di Fassa. Tre anni fa ho fatto il giro del Col Ombert, passando su parte dei sentieri che hai percorso.![]()
Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/33434902@N04/sets/Socio WWF dal 1993
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