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  1. #1
    Everest
    Ospite

    Predefinito Weekend nel cuore del Brenta: sentiero SOSAT

    Weekend che ho voluto fortemente questo appena passato. Un weekend nel cuore delle Dolomiti di Brenta, la montagna che più amo, la montagna che conosco più di ogni altra cosa, la montagna che per me è una seconda casa. Sabato pomeriggio partenza da casa con bru e kappe (qui si va di soprannomi … :D) e via verso Madonna di Campiglio, purtroppo passando per Pinzolo, sede del ritiro della Juve…. Frust! Verso le 15.30 prepariamo zaini e materiale vario per la ferrata del giorno dopo e ci incamminiamo lungo il sentiero delle cascate di Vallesinella. Le cascate sono cariche di acqua, grazie alle piogge e soprattutto alle neve ancora presente in molte zone del Brenta. Giochi d’acqua e luci semplicemente fantastici, ce la prendiamo con estrema calma, il sole fa spesso capolino dalle nubi e con i riflessi dell’acqua e la natura rigogliosa crea un’atmosfera unica. Superiamo le cascate e ci troviamo nella conca meravigliosa di Malga Vallesinella Alta in mezzo a mille fiori di mille colori. Ci fermiamo brevemente a bere qualcosa, superiamo la Malga e seguiamo il comodo sentiero che con pendenza dolce raggiunge il Rif. Casinei. Passo da quel punto in cui con Rita e Flavio ci siamo dovuti fermare 3 mesi prima (……….) Il paesaggio e la natura sono completamenti diversi. Amara scoperta… da quel punto al Rif. Casinei solo 8 minuti. Bah!
    Al Casinei prendiamo il sentiero per il Rif. Brentei, la salita è un po’ più dura e comincia a calare la nebbia, amata e odiata, amata perché ci risparmia dalla cotta del sole, odiata perché ci toglie un panorama unico al mondo. Piano piano la vegetazione scompare, i larici lasciano spazio ai mughi e ai rododendri, quindi agli sfasciumi. Manca poco al Rifugio quando d’un tratto si apre una schiarita, la nebbia scompare. Immaginate si essere in un’atmosfera ovattata e grigiastra e d’un tratto vi trovate di fronte le guglie del Brenta…. Cima Tosa, Crozzon, Torre di Brenta, Sfulmini, Campanil Alto, Campnil Basso, Bocca di Brenta, Bocca dei Camosci…. Da autentica commozione! E sorpresa delle sorprese a poche centinaia di metri dal Rifugio, lungo il sentiero, un nevaio! MAI visto da quando salgo da queste parti (in pratica ogni anno almeno una volta)… ovvia esaltazione. Al Rifugio arriviamo verso le 19.30 e siamo accolti dal profumo che viene dalle cucine; in poco tempo mettiamo le nostre cose nella stanza e siamo seduti a tavola. Come sempre l’accoglienza e il calore dei gestori del Brentei è speciale. All’interno del Rifugio molte foto del Bruno.. questa era la sua casa. Finiamo di mangiare, guardo fuori dalla finestra.. Visibilità pressoché nulla, nebbione. Come un’ora prima in pochi istanti la nebbia lascia spazio a qualcosa che rimarrà indelebile nella mente. Mare di nubi e vette di Adamello e Presanella che svettano come isole all’orizzonte. Corro a prendere la macchina fotografica e mi dirigo verso la cappella del Rifugio poco distante. Contemplazione e foto. Poi è l’ora di andare a dormire.. sono le 22.
    Sveglia verso le 5.30 il giorno dopo, sguardo immediato al tempo, ancora un po’ di nebbie ma il cielo è pressoché sereno, nessun mare di nubi come la sera precedente. Usciamo a scattare un po’ di foto, le cime del Brenta sono illuminate dal primo sole e prendono il colore infuocato classico delle Dolomiti. Facciamo colazione, mettiamo imbrago e set da ferrata e ci incamminiamo verso l’attacco del sentiero Sosat che dista una mezz’oretta dal rifugio. Lasciamo il sentiero che porta al Rif. Alimonta e svoltiamo a sinistra e raggiungiamo la cengia dove inizia il sentiero attrezzato vero e proprio. Nel frattempo il cielo è diventato pressoché sereno, non c’è una nuvola e le foto che scattiamo sono tantissime.. oltre 200 solo le mie alla fine della giornata. Ora non sto qui a descrivere il percorso nei dettagli, qui è descritto magnificamente http://www.vieferrate.it/ferratasosat.htm . Usciamo dalla ferrata che il tempo sta peggiorando, parecchi cumuli stanno crescendo a ovest, incontriamo un folto gruppo che inizia ora il sentiero (BAH!). Comincia a piovere molto debolmente e a tratti, ma il rifugio Tuckett è li a pochi minuti. La bocca del Tuckett è ancora bella carica di neve con mia grande gioia. Al Rifugio pranziamo lasciamo che si sfoghi un temporale che si è formato in zona. Ripartiamo e dopo chi minuti comincia a piovere, qualche chicco di grandine. Smette ben presto ma il radar che ho consulto sul telefonino è minaccioso.. temporale in avvicinamento dal lago d’iseo. Aumentiamo il passo e superiamo molti gruppi di persone. Superiamo senza fermarci il Casinei. Dal Tuckett a Vallesinella 50 minuti… tabella SAT 1h45m… Tempo di arrivare al Rif. Vallesinella che viene giù il mondo, poche fulminazioni ma secchi di acqua. Nonostante l’ultimo pezzo di corsa weekend meraviglioso nel cuore del Brenta.

    BERGHEIL!


































    ....continua
    Ultima modifica di Everest; 07/07/2008 alle 17:53

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