Il 23 agosto, un incendio nei pressi dell’Aeroporto di Roma Urbe ha causato una forte riduzione della visibilità (scesa a 500 metri) nel settore di NW, mentre sul resto dell’aeroporto si è mantenuta una visibilità prevalente superiore ai 10 km.

L’evento è descritto nel METAR delle 16.50 UTC, che contiene la sigla FU a indicare il fenomeno che ha provocato la riduzione di visibilità, cioè proprio il fumo:

METAR LIRU 231650Z 04012KT 010V070 9999 0500NW FU FEW030 31/09 Q1016=

Si tratta chiaramente di un fenomeno non-meteorologico, così come lo sono altri previsti dal codice METAR (per esempio: polvere, sabbia e cenere vulcanica), che vengono comunque riportati per le negative influenze che potrebbero avere sul traffico aereo.

Una curiosità. La sigla FU è di derivazione francese (credo sia fumée) e non dall’inglese (smoke). Abbreviazioni derivanti da smoke avrebbero potuto infatti originare confusione con altre sigle utilizzate in ambito aeronautico, anche non meteorologico.

Oppure essere confuse con altre sigle meteorologiche, soprattutto ai tempi in cui si usavano le telescriventi e gli errori di battitura non erano correggibili come al pc: la M e la N, oltretutto vicine sulla tastiera, avrebbero potuto confondere SM (se fosse stata la sigla di smoke) con SN (snow, neve).

Allo stesso modo, per indicare la foschia viene usata la sigla “francese” brume BR e non l’inglese mist perché MI è uno dei descrittori della nebbia: MIFG indica infatti la shallow fog o nebbia sottile.

Mettiamoci anche la necessità di dare qualche soddisfazione all'amor patrio dei nostri cugini d'oltralpe, ed il gioco è fatto...




Maft