Mutuando il titolo di una arcinota canzone di Pappalardo, torniamo alle nostre consuete chiacchierate il libertÃ* su cio che ci aspetta nei meandri del long-range, dopo tre deludenti giornate di sterile nowcasting (a Treviso 1 cm. di neve ieri sera tra le 21 e le 22... ..e basta!! ).
Ebbene partendo dalla risoluzione estemporanea del blocco bicellulare responsabile del freddo e del maltempo di questi ultimi giorni, determinata da un riaggancio settentrionale della goccia fredda ad opera di una saccatura artica in transito sul mare di Norvegia, ora ci aspetta una breve parentesi di zonalitÃ* con la temporanea riapertura della porta atlantica.
Questo episodio tra l'altro, potrebbe portare proprio a cavallo dell'anno a nuove nevicate da scorrimento su gran parte delle pianure del nord a parte la "solita" ombra pluviometrica sul Piemonte (vedere Bracknell e/o Sembach).
Una nuova accentuata divergenza del flusso all'altezza delle coste europee causerÃ* tuttavia il progressivo approfondimento in quota di una vasta area depressionaria fredda con caratteristiche progressivamente continentali centrata tra l'Italia centro-meridionale e la penisola balcanica.
Una evoluzione di tal genere preluderÃ* infatti ad un nuova situazione di blocco, questa volta unicellulare ad innesco ciclonico da est che avrÃ* come conseguenza una nuova pulsazione meridiana dell'alta atlantica verso il Mare del Nord con asse in lenta rotazione oraria.
Fino a qui, e ci portiamo verso la fine della prima decade di Gennaio, la prognosi sembra abbastanza delineata...in seguito la tendenza è ancora incerta, anche se l'ultimo outlook di Meteoromagna per Gennaio lascia aperte ipotesi rivolte a scenari particolarmente "crudi".....