Fra la fine della seconda e la terza decade, tale situazione culminerebbe in uno stallo zonale praticamente completo sulle medie latitudini relativamente allo scenario Euroatlantico, con l’Oceano e l’Europa dominati da numerosi e labili blocchi bicellulari innescati in Atlantico da onde sinottiche cortissime e in Europa da estesissimi fronti d’irruzione fredda continentale in lento movimento verso est.