Folco Quilici ci spiega che "un conto è parlare di clima e un altro di ambiente" - [ Il Foglio.it › La giornata ]
Bellissimo l’articolo di Quilici, condivido tutto, proprio tutto, non c’è nulla da aggiungere. Ha capito tutto!
Ot: Quilici fu il primo a filmare le Dahlak facendocele sognare, chissà se un giorno riuscirò ad andarci come spero
Completamente d'accordo con lui.........a parte la questione dei pesci che mi sembra essere stata presa un pò superficialmente.
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
[B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
[/URL][/B]
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Lascia stare chi è e chi lo ospita.
A volte non capisco perchè prima di leggere i pensieri altrui, si vada a cercare il titolo di studio o la "nobiltà scientifica".
Io non so chi sia, però quanto ho letto mi sembra condivisibile, in quanto un discorso logico, questo non lo puoi negare.
A questo punto i forum di appassionati non dovrebbero esistere, in quanto se andiamo a vedere i meteorologi veri e studenti in fisica saranno si e no il 5%. Che facciamo chiudiamo?
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
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Lou soulei nais per tuchi
sai quanti Folco Quilici (uomini di cultura, spettacolo, naturalisti) ci sono che potrebbero rilasciare una intervista di senso opposto?.. certo non su il foglio, ma da qualc'altra parte.
Il problema è che ognuno si fa i "quilici" suoi....
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Anch'io lo giudico un bellissimo articolo con considerazioni sensate e legate ad una grande conoscenza del pianeta.
Questa frase mi piace molto: “L’Africa è un continente ricchissimo, pieno di acqua, vegetazione e risorse: fermando i gas non arriveranno acqua e cibo, mentre basterebbe distribuirli”
Anche a me poi è rimasto lo stesso interrogativo sul buco nell'ozono, che tanto allarme ha destato fra scienziati ed opinione pubblica in periodi in cui di GW si parlava poco: "com’è che oggi non se ne parla più?”.
Davvero si è fermato molto in superficie, Quilici: affermazioni come “il clima è sempre cambiato” o “il mondo è molto più forte di qualunque cosa l’uomo gli possa fare”, sono luoghi comuni tanto veri quanto inutili. La prima è profondamente vera, lo sanno tutti, ma non vuol dire niente, non esclude certo che l’uomo possa ad un certo punto, aver dato un suo significativo contributo. Anche La seconda è profondamente vera, anche se usassimo tutte le testate atomiche che ci siamo costruiti, il pianeta esisterebbe ancora, ma è davvero questo che importa? Gli sfregi dell’uomo all’ambiente sono purtroppo già numerosi e visibilissimi, coinvolgono tutto il pianeta, dall’isola di plastica nell'oceano, ai laghi scomparsi per la cattiva gestione delle acque (Aral, Ciad) all’inquinamento radioattivo in Siberia ecc, ecc…
Altra affermazione inutile: " conta la nostra salute e non quella della Terra"……. Verissimo, ma è proprio di questo che si parla: non ci interessa se la Terra ha la febbre, ci interessa se questo porterà ad esempio cambiamenti pluviometrici tali da spostare milioni di persone verso altre terre dove posto non c’è….è la salute nostra, il pianeta starà comunque bene anche con due o tre gradi in più e un po' di ghiaccio in meno.
Non viene poi in mente a Quilici che le attività antropiche che producono inquinamento sono le medesime che emettono gas serra?
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
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