Buongiorno a tutti.
In base alle ultime emissioni sembra che il 1°round che vede opposti i 2 grandi antagonisti storici (Atlantico e Russia) voglia aggiudicarselo il vortice atlantico.
Lo “snodo polare” (scusate ma mi piace questa definizione) reso impervio dalla spinta altopressoria pacifica in realtà tende a lasciar passare quei gpt bassi in grado di dare nuova linfa vitale al vortice atlantico inibendone il collasso e la repentina meridianizzazione.
Ecco il passaggio:
Dicevamo che la fase critica era da individuarsi tra il 21 e il 22 gennaio (FIGURA 1)
Il vortice viene ancora alimentato e quindi tende a ricompattarsi anziché a collassare subito in senso meridiano.
Notiamo come la wave pacifica provochi una vera e propria torsione all’asse del vpt prima di intrudere in zona polare.
Personalmente su questo passaggio trovo degli elementi tuttavia positivi che mi farebbero non temere, quanto meno nell’immediato un’odiosa fase EA+.
Sembrerebbe che l’onda pacifica che agisce a livello stratosferico come forza di dislocazione dell’intero vps (già suddiviso in 2 waves pattern) rispetto alla traiettoria polare in troposfera possa in realtà operare una sorta di split in quanto la pulsazione sembra intrudere il polo.
Prova ne è il fatto che i minimi del vortice atlantico rimangono sul posto a Sud della Groenlandia anziché farsi invasivi in pieno atlantico, come temuto invece all’inizio.
Guardiamo questo passaggio a mio modo di vedere molto significativo:
Situazione attuale, la parte dinamica dell’alta russa spinge sul vp in bassa strato
Fase successiva :la spinta aleutinica tende a dislocare i minimi del vps verso l’artico siberiano, a questo punto l’asse intero del vps si trova disposto Atlantico – siberia orientale (il peggiore per noi).
Ben visibile la pulsazione pacifica ai piani superiore della stratosfera:
Si tratta, come possiamo vedere di una spinta operata dalla sola ondulazione pacifica dovuta al repentino riscaldamento stratosferico polare operato dalla sola wave 1 e ben visibile dai diagrammi strato:
La spinta pacifica sembra attualmente in fase di attenuazione ai piani stratosferici (anche se credo a breve possa partirne una nuova) ma per l'analisi attuale a noi poco importa...
Gli effetti in troposfera sono visibili attraverso i GM che ne vedono a breve/medio termine i risultati.
MA è estremamente importante ora a mio avviso porre molta attenzione alle modalità e alle tempistiche di cosa accade in troposfera.
Se guardiamo questa previsione su base NCEP a 100 hpa non possiamo non notare alcuni importanti aspetti:
Siamo a 100 hpa che è la porzione della stratosfera più vicina in assoluto alle dinamiche troposferiche e allora possiamo notare che la spinta pacifica (assai intensa) provoca di fatto una torsione "innaturale" all 'asse del vp come se volesse intruderlo e splittarlo.
Ciò che più importa inoltre è che di fatto la piccola porzione del vortice atlantico tende a rimanere a S della Groenlandia e a meridianizzare coadiuvato in troposfera da un fattore PNA decisamente positivo.
Questa forecast strato potrebbe quindi essere la risultante di ciò che in troposfera sarà avvenuto già di lì a poco ove alla pulsazione indotta dal riscaldamento stratosferico si saranno aggiunte le componenti destabilizzanti e già viste operare dalla troposfera.
In definitiva se le considerazioni effettuate potranno dirsi grossomodo giuste ciò che più interessa è il fatto che probabilmente il vortice atlantico, a dispetto degli aggiornamenti modellistici che sembrano rimandare il sodalizio con l'alta russa, non sarà in grado di invadere (come personalmente temuto pochi giorni fa) la zona EA con i suoi minimi di gpt, tuttavia proprio a causa dell'alimentazione polare che ancora riceve non desisterà ancora per il momento ad abbandonare del tutto l'area atlantica.
L'appuntamento con il freddo sembra rimandato ma non annullato![]()
Matteo
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