Visto che qui si da molta più importanza alle notizie "calde" ecco un articolo molto interessante preso da un altro lido..
Se penso che quando frequentavo la quarta superiore sui giornali era apparsa questa notizia "Nevicherà sempre di meno" mi viene proprio da ridere..beh..detto questo buona lettura!
A grande sorpresa, dai dati della Rutgers University apprendiamo che gli ultimi dieci anni sono i più nevosi per l'emisfero boreale da quando si effettuano misurazioni satellitari. Inoltre l'inverno 2010 è quasi record, secondo per copertura nevosa solo al 1978.
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Aldo Meschiari: 06-03-2010 ore 08:13
I dati che emergono spulciando il prestigioso sito della Rutgers University fanno davvero scalpore. Anche perché le previsioni dei climatologi che gravitavano intorno all'IPCC hanno sempre ribadito proprio il contrario. E cioè che si sarebbe andati progressivamente incontro ad una sensibile diminuzione della copertura nevosa, soprattutto nelle aree più meridionali del nostro emisfero, in quelle pianeggianti e anche sulle stesse montagne, dove si prospettava il triste destino di vedere sempre di più gli impianti sciistici immersi nel verde piuttosto che nel bianco durante la stagione invernale.
Ed invece ecco che la natura ti sforna un inverno quasi record per estensione della copertura nevosa, secondo solo al 1978. Molte regioni del nord-emisfero hanno fatto i conti con incredibili tempeste di neve, come la costa orientale degli USA, Mosca, la Cina e la Corea. Anche l'Europa in genere non ha scherzato questo inverno, visto che praticamente è nevicato in tutte le capitali europee tranne Atene e Lisbona. Ma non basta: ben tre dei quattro anni più nevosi appartengono al decennio attuale: il 2003, il 2008 e il 2010. E infine, sembra incredibile, ma è proprio il decennio 2001-2010 a vincere per maggiore estensione nevosa, con ben 45.500.000 di kmq di copertura nevosa media. Superiore di circa 70.000 kmq agli anni '60 e '70, e di ben 1 milione di kmq agli anni '80 e '90. Infatti i dati della Rutgers iniziano nel 1967.
Tali dati fanno pensare, anche perché sembrano in contraddizione con il trend delle temperature, in continuo aumento dagli anni '70 ai nostri giorni. Aggiungiamo che i mesi di gennaio e febbraio 2010 sono stati tra i più caldi di sempre, stando sempre alle rilevazioni satellitari. D'altra parte la neve è giunta anche in territori generalmente refrattari, e il record è stato fatto proprio perché la copertura nevosa ha raggiunto regioni che generalmente sono troppo miti per vedere nevicate con accumulo.
Ma se analizziamo le cose con un po' più di raziocinio l'apparente contraddizione si chiarirà facilmente. Innanzitutto il dato sulle temperature globali va naturalmente scorporato nelle varie aree del pianeta. Successivamente qualche decimo di grado a livello planetario in più non toglie che vi possano comunque essere episodi estremi come bufere nevose o blizzard. E infine, almeno stando a quest'anno, il maggiore riscaldamento lo si è avuto proprio nell'area polare e artica, dove anche aumenti consistenti di uno o due gradi non interferiscono assolutamente con la copertura nevosa, visto che le medie termiche sono in inverno bassissime. Invece, se l'aria gelida del Polo viene costretta a scendere frequentemente verso sud, come è successo quest'anno a causa di frequenti split del vortice polare, la neve ha maggiore probabilità di imbiancare aree che naturalmente ne sarebbero prive.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
E' un'ottima notizia ma ricordiamo di discernere la meteorologia dalla climatologia. Se si dice che nevicherà sempre meno ciò non vuol dire che un anno possa nevicare di più. Se si dici farà sempre più caldo, non vuol dire che un mese, un trimestre o un anno possa essere più freddo.
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Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
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Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
non credo che record di estensione nevosa voglia dire piu' freddo pero'..
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Vero, però a differenza della "semplice" anomalia di temperatura superficiale, l'estensione delle nevi ha un effetto forzante (anche se piccolo, ma sappiamo che non vuol dire nulla) sul clima...
Quest'Inverno poi è stato tra i più proficui del 40ennio in termini areali..![]()
Per me notizia triste,scherzo effettivamente per nevicare anche a Roma!!!!!!!!!!
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
Ho appena finito di ricostruire la nevosità media degli ultimi 4 decenni a Trento (ho ricostruito i dati dal 1969 al 1975, sono riuscito a farlo con un vecchio articolo di giornale che riportava i dati di Trento città e li ho verificati con quelli di Gardolo per vedere se c'era qualcosa di sballato, ma tutto ok a parte trascurabili e direi normali differenze).
In pratica il risultato degli ultimi 4 decenni qui a Trento è il seguente (media degli accumuli totali in cm inverno per inverno; il primo periodo considerato in realtà comprende 11 anni perchè inizia dal 1969-1970):
1969/70-1979-80 = 68.45
1980/81-1989-90 = 56.20
1990/91-1999-00 = 35.70
2000/01-2009-10 = 45.79
Si può effettivamente notare come dopo il crollo quasi verticale degli anni '80 (direi essenzialmente la seconda metà) e soprattutto '90, in questo primo decennio del nuovo millennio ci sia stato un recupero medio di circa 10 cm, per cui grosso modo uno all'anno, non male direi!
Andando a spulciare inverno per inverno, però, si nota un certo progressivo ampliamento della forbice fra gli estremi da un anno all'altro.
Emblematico in tal senso direi il confronto fra il primo e l'ultimo decennio considerati: entrambi infatti hanno visto due annate "over 100 cm" come top, ma se andiamo in coda alla classifica troviamo che mentre nel 1970-1980 gli ultimi 4 inverni come accumulo ci danno comunque 20+21+25+30=96 cm, nell'ultimo 2000-2010 invece abbiamo in coda 0+0+11+13=24 cm, quindi una differenza notevole direi.
Anche il precedente decennio 1990-2000, che pure in assoluto (e ovviamente come media di periodo) ha fatto registrare accumuli inferiori rispetto all'ultimo e senza top over 100 cm, ha visto cmq agli ultimi 4 posti inverni da 4+4+20+24=52 cm, per cui la tendenza alla riduzione dei minimi, se così si può dire, sembra stia al momento proseguendo a fronte di una ripresa invece dei top e della media complessiva, con il risultato appunto di un ampliamento della forbice fra gli estremi.
Il futuro ci dirà probabilmente se sarà una casualità o una tendenza ben precisa, sperando che naturalmente questi timidi segnali positivi possano proseguire!
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Saluti a tutti, Flavio
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