Situazione fortemente evolutiva, sul piano delle SSTA e quindi davvero difficile da "acchiappare" anche a grandi linee figuriamoci i dettagli
Diciamo che gli effetti diretti della transizione ENSO+/- sono già ben visibili nell'Oceano di...."competenza" anche a livello circolatorio ove gli scambi meridiani e soprattutto le forti bolle di calore verso le latitudini polari e subpolari sono di fatto ormai quasi un ricordo.
La Nina crea, rispetto al fratellino, nel Pacifico una situazione in genere di fatto opposta (proprio perchè opposto è il fenomeno) ovvero una un'ondulazione polare di fatto quasi inibita (pertanto una circolazione che fa capo al vp quasi indisturbata, specialmente quando le anomalìe negative nel Pacifico settentrionali diventano particolarmente intense e diffuse), mentre il J-S alle medie latitudini, molto teso con el Nino diviene molto ondulato con la Nina.
Tra luglio e agosto gli effetti in-diretti del cambio della guardia si potrebbero far sentire anche in Atlantico e i segni premonitori già ci sono e sono grossomodo così individuabili:

  • traslazione delle ssta negative verso NE anche se al momento non vi sono ancora gli elementi per l'instaurazione di un EA + pattern (per fortuna! ). Le attuali onde di calore sono dovute alle temporanee cadute del getto atlantico a causa delle anomalìe negative ancora sussistenti a ridosso delle coste ispanico-portoghesi;
  • graduale riassorbimento delle anomalìe negative a ridosso delle coste ispanico-portoghesi che potrebbero (difficile il calcolo delle tempistiche quindi d'obbligo il condizionale ) venir sosituite nel mese di agosto da anomalìe di segno opposto;
  • generale calo dell'AMO index e delle forti anomalìe positive a S della Groenlandia;
  • verosimile ulteriore calo delle SST del Golfo di Guinea;
  • Nell'oceano Indiano, calo delle ssta in seno allo IOD
Se la linea di demarcazione fossero proprio i 2 mesi estivi per eccellenza si assisterebbe a 2 scenari tra loro assai diversi ovvero:

a) per luglio:

A mio personale parere la continuazione di un regime azzorriano (non concordo nel chiamare questo anticiclone "africano") in ulteriore consolidamento a partire dalla seconda decade del mese e fino, verosimilmente alla prima settimana di agosto.
Le impennate africane che all'interno di un regime anticiclonico oceanico sono cosa normale, potrebbero attenuarsi con il venir meno delle anomalìe sopra descritte nel medio atlantico (che sono il punto debole dell'hp oceanico di caduta del getto), regalando un periodo estivo stabile ma senza troppi eccessi in termini di calore.

b) per agosto

Se e ribadisco se l'Atlantico dovesse operare le modifiche prospettate, si potrebbe assistere, a partire dalla seconda decade di agosto ad una graduale decadenza dell'anticiclone delle azzorre a partire dalle regioni settentrionali e a sempre più incisive incursioni di sistemi atlantici diretti verso il nord Italia e preceduti da intensi richiami prefontali, mentre si assisterebbe al centro ma soprattutto al sud all'avvento di intense onde di calore di stampo (questa volta si) nord africano.
Il tutto comunque indirizzato verso una decadenza estiva anticipata.


Vedremo se e in quale misura quanto ipotizzato potrà rivelarsi attendibile….naturalmente senza pretesa alcuna.