Optimum climatico medievale

[FilTur]

le loro proiezioni, anzi, specie nel caso dell'odioso scenario RCP 8.5 (incidentalmente quello verso cui siamo diretti)

Guarda (guardi?) proprio non ci siamo siamo al massimo nello scenario business as usual, per arrivare all'8.5 ci vorrebbe un incremento delle emissioni al di fuori di ogni logica e programma; tra l'altro ci sono assunzioni abbastanza apocalittiche anche negli altri settori, come es. l'utilizzo del suolo, e non esiterei a definirlo "scenario peggio del peggio". Con la transizione energetica in atto, pur lentamente, tra un costante declino relativo dell'uso di petrolio e carbone (non dovuto ad avventate teorie di picco, ma ad un declino della domanda per unità di PIL), un costante miglioramento dell'efficienza (anche se a volte mascherato da qualche trucco, vedi le case automobilistiche), un costante incremento di utilizzo sia del gas naturale che delle "rinnovabili" (tutte, non solo solare ed eolico), ed un nucleare che globalmente mantiene la sua quota relativa, da qui al 2100 ritengo molto probabile che rimarremo entro un range di 500-700ppm in atmosfera. Lasciamo stare per ora i possibili effetti globali, dato che dovresti sapere meglio di me tutte le possibili perturbazioni e quindi soluzioni del modello, oltre ai "worst case scenario": anche se questo è un forum meteorologico, parliamo un attimo solo di emissioni. C'è di che essere "moderatamente ottimisti" da un lato, dato che i paesi OECD già oggi riescono ad ottenere un calo delle emissioni; mentre dall'altro è assolutamente fuori questione una transizione energetica rapida e brutale su scala globale, che sarebbe anche molto dubbia come costi e benefici reali. Il problema non è rincorrere politiche draconiane in nome di una neo-religione civile, il problema è rendere economicamente convenienti le nuove tecnologie e trasferirle ai paesi meno avanzati, in maniera pragmatica. Non solo la produzione elettrica e la flotta di veicoli di Cina e India, ma anche, solo per fare un esempio, garantire energia economica e sufficientemente pulita a diverse centinaia di milioni di persone per cucinare e scaldarsi (che non sia legna, ma nemmeno carbone o cherosene bruciati senza filtri).

[ldanieli]

Guarda (guardi?) proprio non ci siamo siamo al massimo nello scenario business as usual, per arrivare all'8.5 ci vorrebbe un incremento delle emissioni al di fuori di ogni logica e programma; tra l'altro ci sono assunzioni abbastanza apocalittiche anche negli altri settori, come es. l'utilizzo del suolo, e non esiterei a definirlo "scenario peggio del peggio". Con la transizione energetica in atto, pur lentamente, tra un costante declino relativo dell'uso di petrolio e carbone (non dovuto ad avventate teorie di picco, ma ad un declino della domanda per unità di PIL), un costante miglioramento dell'efficienza (anche se a volte mascherato da qualche trucco, vedi le case automobilistiche), un costante incremento di utilizzo sia del gas naturale che delle "rinnovabili" (tutte, non solo solare ed eolico), ed un nucleare che globalmente mantiene la sua quota relativa, da qui al 2100 ritengo molto probabile che rimarremo entro un range di 500-700ppm in atmosfera. Lasciamo stare per ora i possibili effetti globali, dato che dovresti sapere meglio di me tutte le possibili perturbazioni e quindi soluzioni del modello, oltre ai "worst case scenario": anche se questo è un forum meteorologico, parliamo un attimo solo di emissioni. C'è di che essere "moderatamente ottimisti" da un lato, dato che i paesi OECD già oggi riescono ad ottenere un calo delle emissioni; mentre dall'altro è assolutamente fuori questione una transizione energetica rapida e brutale su scala globale, che sarebbe anche molto dubbia come costi e benefici reali. Il problema non è rincorrere politiche draconiane in nome di una neo-religione civile, il problema è rendere economicamente convenienti le nuove tecnologie e trasferirle ai paesi meno avanzati, in maniera pragmatica. Non solo la produzione elettrica e la flotta di veicoli di Cina e India, ma anche, solo per fare un esempio, garantire energia economica e sufficientemente pulita a diverse centinaia di milioni di persone per cucinare e scaldarsi (che non sia legna, ma nemmeno carbone o cherosene bruciati senza filtri).

non sono e non ho la pretesa di essere un tuttologo
in questo campo probabilmente, anzi sicuramente, tu sei più preparato.
se siamo e resteremo lontani dallo scenario 8.5 non c'è che da rallegrarsene

[mat69]

Questo indice AMO di Trenberth e Shea che citi è sicuramente stato un passo in avanti per separare il segnale della variabilità interna nel nord atlantico, ma anche sottrarre le ssta globali ha dei limiti; il forcing degli aerosol ad esempio non è globale oppure pensiamo alla variabilità multidecennale in altri oceani come la IPO, la IPO- riduce i ratei di riscaldamento globale ma in parte tende ad essere anticorrelata con le sst nell'atlantico tropicale:

Atlantic-induced pan-tropical climate change over the past three decades : Nature Climate Change : Nature Research

Infatti:

yATziNrWbM.jpg

circolazione La Nina like