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  1. #1
    Brezza tesa L'avatar di carloni1981
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    Predefinito Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Ciao a tutti. È da novembre che controllo il bollettino della neve per gli impianti sciistici dell'appennino centrale e meridionale: fino a questo momento un autentico sconforto!
    Dall'abruzzo in giù, da allora si sono succeduti periodi abbondantemente sopra la temperatura media, con piogge abbondanti anche oltre i 1500 mslm e periodi piuttosto freddi, che però hanno portato solo qualche centimetro di neve sui rilievi e qualche spolverata anche sulle coste.
    Il risultato è il seguente: dal Gran Sasso il giù, gli impianti aperti sono si e no il 10%, spesso solo grazie all'innevamento artificiale! Questo con grandi perdite economiche per gli operatori e quant'altro...
    È nor
    male secondo voi? Quando si sbloccherà la situazione?
    [CENTER][SIZE=2][U][I][B]HP A MANETTA E INVERNO FINITO
    [/B][/I][/U][/SIZE][/CENTER]

  2. #2
    Josh
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Il gelo sotto Roma-Pescara c'è stato ma sicuramente è mancata la continuità di inverni recenti,come il 2001/02 ed il 2005/06.Questo spiega lo scarso innevamento di quest'inverno,che peraltro ha visto 3 scaldate a dicembre.
    La situazione potrebbe cambiare dopo il 17/01 ma,come si è visto altre volte,meglio diffidare delle "grandi configurazioni a livello europeo",periferici e dipendenti dai Balcani come siamo.Magari invece quando l'Europa è al caldo noi ci prendiamo il gelo(vedi gennaio 2004).

  3. #3
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Purtroppo non è normale..anzi,questa è la stagione in cui nell'Appennino Centro-Meridionale la neve dovrebbe essere abbondante
    Il problema del clima appenninico è proprio questo: è esposto alle sciabolate fredde e quando ne prende non fa sconti (vedasi inverno 2004/2005),ma è altresì esposto alle risalite calde,senza alcun riparo..proprio per questo motivo la tenuta della neve al suolo è inferiore alla zona alpina,anche se vi sono medie nivometriche molto alte.
    Lou soulei nais per tuchi

  4. #4
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Purtroppo non è normale..anzi,questa è la stagione in cui nell'Appennino Centro-Meridionale la neve dovrebbe essere abbondante
    Il problema del clima appenninico è proprio questo: è esposto alle sciabolate fredde e quando ne prende non fa sconti (vedasi inverno 2004/2005),ma è altresì esposto alle risalite calde,senza alcun riparo..proprio per questo motivo la tenuta della neve al suolo è inferiore alla zona alpina,anche se vi sono medie nivometriche molto alte.
    Condivido pienamente...ed infatti gli inverni che hanno avuto fama di essere dinamici non sono stati eccezionali per il comparto montuoso centro-meridionale.Vedi il 1995/96,contrapposto allo"statico"2001/02.

  5. #5
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    il gelo c'è stato eccome

    solo che per ora sono mancate irruzioni Artiche dalla Valle del Rodano, con clima pertubato e freddo, termiche fra -2 e -6 e geopotenziali bassi ...


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  6. #6
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Giuffrey Visualizza Messaggio
    il gelo c'è stato eccome

    solo che per ora sono mancate irruzioni Artiche dalla Valle del Rodano, con clima pertubato e freddo, termiche fra -2 e -6 e geopotenziali bassi ...
    Diciamo che 3 solenni scaldate dicembrine di quelle proporzioni si erano verificate solo nel 2000.
    Infatti,nonostante 10 giorni da battere i denti davvero,localmente forse i più gelidi del decennio appena concluso,in molte zone non si è riusciti a chiudere sottomedia.

  7. #7
    Vento forte L'avatar di Snowhell
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Purtroppo non è normale..anzi,questa è la stagione in cui nell'Appennino Centro-Meridionale la neve dovrebbe essere abbondante
    Il problema del clima appenninico è proprio questo: è esposto alle sciabolate fredde e quando ne prende non fa sconti (vedasi inverno 2004/2005),ma è altresì esposto alle risalite calde,senza alcun riparo..proprio per questo motivo la tenuta della neve al suolo è inferiore alla zona alpina,anche se vi sono medie nivometriche molto alte.

    la realtà è un'altra per noi, caro mio....come dicevamo gg fa via cell e su altro lido con un amico, i dati di chiusura di quest'anno solare parlano chiarissimo: pluviometrie inaudite, paragonabili con quelle medie delle due principali citta' amazzoniche (Manaus e Belem) medie termiche in costante rialzo, neve scomparsa ormai del tutto (da diversi anni) in Appennino Meridionale, dove pure un tempo abbondava, sempre piu' rara e confinata alle quote apicali in Appennino centrale.

    Le principali responsabili di questa preoccupante deriva climatica ormai quinquennale sono senza dubbio le correnti atlantiche che, complice un anticiclone oceanico incapace di creare blocchi duraturi (cede immancabilmente, dopo 3-4 giorni al massimo, proprio alla radice) irrompono con irrisoria facilita' sul bacino centrale del Mediterraneo.

    Ma l'elemento davvero e' il trend termico follemente elevato di questi fronti in ingresso da ovest.

    Oggi "Atlantico" fa rima con "Africa", significa veder entrare termiche dalla +6 alla +10 che resistono sino a fine precipitazione, significa neve oltre i 1.600-1.800 metri nei casi piu' fortunati, ma piu' spesso oltre i 2.200-2.400 metri, anche in pieno inverno.

    Basta fare una rapida rassegna delle web-cam appenniniche per rendersi conto della situazione (che l'anno scorso, di questo periodo, era ancora peggiore: ricordate il pazzesco +19 a Rivisondoli del 31.12.2009??).

    La domanda molto semplice e' questa: cosa ha determinato questa implacabile "africanizzazione" dei fronti atlantici, che pure, almeno sino a 5-6 anni fa, da noi portavano neve, mediamente, tra I 1.000 e i 1.500 metri di quota??
    La risposta credo l'abbia data bene l'amico germano: l'aumento della pluviometria, l'innalzamento della quota neve sugli appannini e delle temperature sono dovute principalmente al fatto che dall'Atlantico non scendono più i sistemi frontali "old-style".

    Mi spiego : quando un sistema frontale (un sistema frontale è un minimo con i fronti tanto per intenderci in modo semplice) scende dall'Atlantico la sua traiettoria classica per arrivare in Italia era la Francia e sul nostro paese arrivava producendo nell'ordine : un fronte caldo, un fronte freddo e un' occlusione.
    Era la "classica" perturbazione atlantica che Baroni e Bernacca annunciavano su Rai1 negli anni '70/'80 da copione, da manuale con traiettoria Inghilterra, Francia, Italia.

    Ora durante il pasaggio dei fc il comportamento "old-style" era simile al nostro attuale. La vera differenza la facevano i ff e i fo !
    I ff facevano calare la temeratura e quindi abbassavano la quota neve sugli appennini e i fronti occlusi ci apportavano la quantità (di neve over 1000 mt s.l.m.) !!

    Negli ultimi 5 anni, invece, come notavi tu, sembra che ci sia una "sovrabbondanza" di fronti caldi (oltretutto pervalentemente da SW che lasciano anche il settore orientale abruzzese sotto Garbino più frequente) con scarsi fronti freddi e gli occlusi che si formano non hanno un profilo termico abbastanza freddo lasciato dal fronte freddo (che latita).

    La causa di questo "cambiamento" della ciclogenesi mediterranea è sostanzialmente dovuto allo spostamento del getto (saccature con asse SW---NE che si dispongono con direttrice Spagna--Francia--Europa centrale che, quindi, invitano i fronti caldi da Sud o SW verso l'Italia senza una ciclogenesi organizzata dall'atlantico a NW della Francia (alla maniera "old-style").

    Si spiegano, quindi, le abbondanti nevicate alpine, padane del NW, l'innalzamento della quota neve appenninica centrale, l'alta pluviometria tirrenica e lo sgarbinaggiamento di Marche, Abruzzo e Molise.

    In sostanza i sistemi frontali dovrebbero essere figli diretti del Ciclone d'Islanda e affondare nel medirettaneo tirrenico da NW e non da SW : da lassù contengono massa d'aria più "fredda" rispetto a una ciclogenesi che ti si forma dalle Baleari o dall'Atlantico portoghese e quindi il fronte freddo (il suo ramo freddo e il susseguente occluso) di un ciclone figlio dell'Islandese ti porta neve a 1000 mt su Lazio interno e Abruzzo....
    Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.
    Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm

  8. #8
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Ed adesso attendiamo febbraio per riavere dinamicità e precipitazioni nevose a quote basse......
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  9. #9
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Snowhell Visualizza Messaggio
    la realtà è un'altra per noi, caro mio........
    Complimenti per l'esaustiva descrizione , alla faccia dei negazionisti del "tutto normale". A pelle, dissi, subito dopo il famoso 2004/o5 che l'avremmo pagata, ma non avrei mai pensato fino a questo punto. E non mi si citi la nevicata della Romagna, per favore. Quella davvero fa storia a sé stante. E' il contesto complessivo che latita .......
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  10. #10
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Snowhell Visualizza Messaggio
    la realtà è un'altra per noi, caro mio....come dicevamo gg fa via cell e su altro lido con un amico, i dati di chiusura di quest'anno solare parlano chiarissimo: pluviometrie inaudite, paragonabili con quelle medie delle due principali citta' amazzoniche (Manaus e Belem) medie termiche in costante rialzo, neve scomparsa ormai del tutto (da diversi anni) in Appennino Meridionale, dove pure un tempo abbondava, sempre piu' rara e confinata alle quote apicali in Appennino centrale.

    Le principali responsabili di questa preoccupante deriva climatica ormai quinquennale sono senza dubbio le correnti atlantiche che, complice un anticiclone oceanico incapace di creare blocchi duraturi (cede immancabilmente, dopo 3-4 giorni al massimo, proprio alla radice) irrompono con irrisoria facilita' sul bacino centrale del Mediterraneo.

    Ma l'elemento davvero e' il trend termico follemente elevato di questi fronti in ingresso da ovest.

    Oggi "Atlantico" fa rima con "Africa", significa veder entrare termiche dalla +6 alla +10 che resistono sino a fine precipitazione, significa neve oltre i 1.600-1.800 metri nei casi piu' fortunati, ma piu' spesso oltre i 2.200-2.400 metri, anche in pieno inverno.

    Basta fare una rapida rassegna delle web-cam appenniniche per rendersi conto della situazione (che l'anno scorso, di questo periodo, era ancora peggiore: ricordate il pazzesco +19 a Rivisondoli del 31.12.2009??).

    La domanda molto semplice e' questa: cosa ha determinato questa implacabile "africanizzazione" dei fronti atlantici, che pure, almeno sino a 5-6 anni fa, da noi portavano neve, mediamente, tra I 1.000 e i 1.500 metri di quota??
    La risposta credo l'abbia data bene l'amico germano: l'aumento della pluviometria, l'innalzamento della quota neve sugli appannini e delle temperature sono dovute principalmente al fatto che dall'Atlantico non scendono più i sistemi frontali "old-style".

    Mi spiego : quando un sistema frontale (un sistema frontale è un minimo con i fronti tanto per intenderci in modo semplice) scende dall'Atlantico la sua traiettoria classica per arrivare in Italia era la Francia e sul nostro paese arrivava producendo nell'ordine : un fronte caldo, un fronte freddo e un' occlusione.
    Era la "classica" perturbazione atlantica che Baroni e Bernacca annunciavano su Rai1 negli anni '70/'80 da copione, da manuale con traiettoria Inghilterra, Francia, Italia.

    Ora durante il pasaggio dei fc il comportamento "old-style" era simile al nostro attuale. La vera differenza la facevano i ff e i fo !
    I ff facevano calare la temeratura e quindi abbassavano la quota neve sugli appennini e i fronti occlusi ci apportavano la quantità (di neve over 1000 mt s.l.m.) !!

    Negli ultimi 5 anni, invece, come notavi tu, sembra che ci sia una "sovrabbondanza" di fronti caldi (oltretutto pervalentemente da SW che lasciano anche il settore orientale abruzzese sotto Garbino più frequente) con scarsi fronti freddi e gli occlusi che si formano non hanno un profilo termico abbastanza freddo lasciato dal fronte freddo (che latita).

    La causa di questo "cambiamento" della ciclogenesi mediterranea è sostanzialmente dovuto allo spostamento del getto (saccature con asse SW---NE che si dispongono con direttrice Spagna--Francia--Europa centrale che, quindi, invitano i fronti caldi da Sud o SW verso l'Italia senza una ciclogenesi organizzata dall'atlantico a NW della Francia (alla maniera "old-style").

    Si spiegano, quindi, le abbondanti nevicate alpine, padane del NW, l'innalzamento della quota neve appenninica centrale, l'alta pluviometria tirrenica e lo sgarbinaggiamento di Marche, Abruzzo e Molise.

    In sostanza i sistemi frontali dovrebbero essere figli diretti del Ciclone d'Islanda e affondare nel medirettaneo tirrenico da NW e non da SW : da lassù contengono massa d'aria più "fredda" rispetto a una ciclogenesi che ti si forma dalle Baleari o dall'Atlantico portoghese e quindi il fronte freddo (il suo ramo freddo e il susseguente occluso) di un ciclone figlio dell'Islandese ti porta neve a 1000 mt su Lazio interno e Abruzzo....
    Analisi semplicemente perfetta,
    da condividere, anche con un p'ò
    di nostalgia, visto che provengo
    dalle mitiche numerazioni di bernacca
    e baroni !
    Dove c'era il libeccio ora c'è lo scirocco.
    salutimeteo
    Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.

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