Sie che in questa stagione le masse artiche non sono ancora sufficientemente compatte e organizzate da poter arrivare in maniera consistente fino alle medie latitudini specialmente quando trovano, come ostacolo non solo la intrinseca debolezza dei forcing che ne conferiscono spinta meridiana ma anche l'enorme quantita di calore che ne rallentano la discesa, specie al suolo, pur provocando laddove l'aria viene rimescolata dai fenomeni, cali termici significativi.
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Matteo
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Buongiorno,
nell'ottica step by step che ho voluto dare a questo thread, ove raffigurerei l'evoluzione di questo particolare periodo meteo climatico (mi riferisco a questa fase autunnale) come un diagramma che scende lentamente pur evidenziando dei picchi (che poi si addolciscono), continuerei a mettere in cascina altri piccoli segnali di "stanca" relativi al prolungarsi dell'anomalo clima estivo.
ECH1-216.JPG
L'emisferica di Reading (solo da prendere in considerazione a livello di dinamiche generali, vista la distanza temporale) ci porta a prendere in considerazione un graduale spostamento dei minimi di gpt verso l'artico russo europeo con un certo qual svuotamento dell'area nord americana, il che farebbe pensare ad un graduale abbassamento del getto in uscita dal nuovo continente in parte coadiuvato da un tracciato di anomalìe negative che gradualmente si sta disegnando alle medie latitudini dell'Atlantico:
sst_anom.gif
Badate bene: si tratta di piccoli passi che farebbero propendere per un graduale abbassamento del getto.
Peraltro le stesse SSTA del nostro oceano dovrebbero gradualmente tendere a favorire un più deciso calo della NAO index verso valori prossimi alla neutralità o lievemente negativi.
Tutto questo andrebbe a limitare territorialmente l'incontrastato predominio delle fasce anticicloniche alle medie latitudini.
Non si può in effetti escludere che si possa assistere , diciamo, entro la terza decade di ottobre, alla graduale separazione (mi riferisco specialmente all'area euroatlantica) delle fasce altopressorie subtropicali da aree altopressorie di "disturbo" in area subartica (allocate con i massimi nei meridiani centro orientali del nord ATL) a creare i presupposti per una pronunciata divergenza del getto polare, costretto a deviare a nord per ridiscendere in area russo-europea.
Questo mentre il getto, alle medie latitudini, potrebbe divenire più coraggioso nel proporsi verso le terre del Vecchio continente.
Ma è davvero presto....tuttavia è sostanzialmente questo tipo di passaggio, quello che attualmente sta attirando la mia attenzione.![]()
Matteo
Ad esempio:
Recm2161.gifRecm2401.gif
Ecco la mia proiezione anomalie 500 hPa per ottobre (direi in accordo con le tue impressioni) :
projection%20GPT%20500%20Hpa%20ottobre%202011%20EU.png
Qui sotto il link alla discussione:
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...post1058832684
Butterei mediamente un occhio sull'AO di ottbre in prospettiva vista la buona relazione con l'AO invernale.
Sfogliando il run di Reading....
96 ore: vp assente praticamente in zona canadese sotto hp che mandano calore verso il polo dal pacifico
144 ore: l'onda pacifica trova una pausa e il vp si riporta in zona centrale con leggera ripresa su zona canadese
> 144 ore: non ci sono enormi onde calde in pacifica ma un "fuoco lento" che continua a disturbare il naturale sfogo canadese del VP....e, come dice mat, i minimi di gpt vanno in zona euro-asiatica.
In questo quadro come possiamo collocare l'AO?
Mi pare tra il neutro e il negativo con rischio di ulteriore diminuizione....
che ne dite?
un saluto, giuseppe
Direi di si, Giuseppe
E' un pò prestino forse per disegnare con esattezze queste dinamiche ma....un occhiatina alla traslazione (previo raggiungimento della bassa strato) delle zone di calore si può anche dare:
gfs_t100_nh_f168.gif
gfs_t100_nh_f216.gif
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Matteo
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