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  1. #1
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Il nevone di inizio dicembre 1973

    Conservo ricordi indelebili di quell'ondata di gelo e neve che colpì l'Italia, specie centro-meridionale, fra il 28 novembre e tutta la seconda decade del dicembre 1973.

    All'epoca avevo 14 anni, seguivo la meteo già da quando ne avevo 8 e dal marzo 1971 annotavo appunti e temperature su un quaderno. Si veniva da inverni abbastanza deludenti per la Toscana pianeggiante: l'ultima nevicata seria segnalata a Prato risaliva al 18 febbraio 1970, mentre nel marzo 1971 riuscì a nevicare solo a sud di Siena, mentre la Toscana centro-settentrionale resto a bocca asciutta nonostante il gran gelo. Nel gennaio 1972 ricordo i treni carichi di neve che venivano giù da Bologna, mentre qui ci si dovette accontentare di brevi fiocconi sciolti al primo accenno di attecchimento. L'inverno del 1973 fu ancora più deludente, con irruzioni fredde mai accompagnate dalle precipitazioni. Quell'anno beccai per caso un'insolita nevicatella all'isola d'Elba, il 25 febbraio, lo stesso giorno che nevicò leggermente anche a Roma e Napoli. Come una beffa, la neve cadde a più ripresa fino alle soglie di maggio, ma solo in alta collina.

    Insomma, si aspettava con trepidazione qualcosa di più concreto. L'autunno fu piuttosto mite, fino a metà novembre niente faceva presagire quello che sarebbe avvenuto entro pochi giorni.

    27-28 NOVEBRE 1973. La svolta avvenne il 27 novembre quando, al seguito di un fronte atlantico non particolarmente intenso, si alzò la classica tramontana. L'aria cambiò rapidamente, passando dai 15° del 26 a un minima di 1°, favorita dal calo del vento e dal cielo sereno, la sera del 27. Il 28 novembre fu una giornata serena ma piuttosto fredda per la stagione: minima - 2° massima 8°.

    L'anticiclone atlantico si espanse fino alla Groenlandia e l'isoterma di - 15° a 850 hPa giunse sulla Scozia.
    Il vortice polare iniziò la sua discesa, anche se non ci fu mai un vero e proprio split completo:



    L'isoterma di - 40° ai 500 mb scivolò lungo l'Adriatico e le temperature si abbassarrono notevolmente soprattutto sulle Alpi: - 27° a Pian Rosà, - 8° a Bolzano ma anche - 7° a Pisa San Giusto (non toccata dalla tramontana), record imbattuto per novembre.

    Un fronte dalla Francia si affacciava minaccioso e sul mio quaderno scrivevo: "C'è una perturbazione da nord-ovest che desta qualche sospetto".

    29 NOVEMBRE 1973.

    Quel fronte entrò dal Rodano a grande velocità e in mattinata imbiancò Venezia, Trieste, Rimini e quasi tutta la Toscana. Poi in giornata si sposto a sud, provocando una bella nevicata su Frosinone e una spruzzata anche su Roma.
    A Firenze caddero 3 cm, ma a Pistoia, Prato e Lucca una decina. Imbiancate anche Arezzo, Siena e Grosseto, mentre sulla costa ci furono solo timide spruzzate.
    Leggo dai miei appunti: "Improssivamente al freddo si è unita la neve. La bianca precipitazione, che non veniva con questa intensità dal febbraio 1970, è caduta fra le 10 e le 14, lasciando una coltre in alcuni punti di 10 centimetri. In serata il cielo è rasserenato, ma il freddo è intenso".
    Quel giorno si registrano minime di - 5° a Firenze e Pisa, - 6° a Roma Urbe. La massima a Prato e Firenze si ferma a 2,4°, record imbattuto per la massima più bassa di novembre negli ultimi 50 anni.

    30 NOVEMBRE 1973. Il rubinetto del Rodano non è ancora chiuso e un'altro fronte si appresta a scendere dall'Europa centro-settentrionale. Passerà dal Rodano anche questo? Il fronte è quello collegato al minimo che la mappa evidenzia sulla Polonia.


    La giornata a Prato trascorre tranquilla e fredda, con minima di - 2° e massima in salita per il sole, ma ferma a 7°. Scrivo sul diario meteo: "Continua l'eccezionale ondata di gelo e la neve abbondantemente caduta ieri si è gelata, formando molte lastre di ghiaccio sulle strade. Sembra possibile l'avvento di una nuova perturbazione".
    Quella sera prima di andare a letto guardai il cielo poco prima della mezzanotte. Era completamente sereno e la temperatura sui - 2°. "Ce la farà?" Pensavo...

    1 DICEMBRE 1973. Ci sono date che restano nella memoria in modo indelebile, come il 17 dicembre 2010 o il 16 marzo 1987 o l'8 gennaio 1985. Questa è una di quelle date, un inizio di inverno meteorologico che non poteva iniziare con auspici migliori.

    Al mattino mi sveglia mia nonna, alza la persiana e mi dice: "Francesco, guarda!" Vengo accecato da un bagliore insolito ma capisco subito. Lo spettacolo è a dir poco stupefacente: una montagna di neve asciutta incredibile, come non avevo visto a Prato neppure nei nevosi inverni degli anni 60. Sul muretto del giardino c'erano almeno 28-30 cm, ma la cosa che più mi colpì fu il palo del lampione della via, che a nord era incorniciato con almeno 20 cm di neve e sul lato sud completamente asciutto. Mi preparai lo stesso per andare a scuola, ma già sapevo che non ci sarei mai arrivato... La strada era completamente immacolata, l'autobus non passava. Incontrai un mio amico e compagno di scuole e decidemmo di andarci a fare un giro. Fu decisione saggia: indimenticabile passeggiata in una delle due-tre nevicate più belle mai viste da queste parti.
    In mattinata ci fu anche un po' di nebbia, poi il sole prese sopravvento e si passò dai - 4,8° della notte ai 5° del pomeriggio.
    Quel giorno autostrade chiuse e treni fermi su tutta la Toscana (come al solito) ma certo con meno caos rispetto al 17 dicembre 2010, non solo perché c'erano molte meno macchine di adesso (e Tir), ma perché si era in recessione per la crisi petrolifera e si viaggiava a targhe alterne.
    Anche a Firenze la neve toccò i 25 cm, mentre a Pistoia sfiorò i 30. Solo leggermente imbaincata Pisa, mentre a Lucca i cm furono 20, come a Siena. Ad Arezzo qualcosa di meno. Neve anche in Umbria e Romagna e una breve apparizione a Roma.

    2-3 DICEMBRE 1973. Si chiude il rubinetto del Rodano perché l'anticiclone delle Azzorre si fonde con quello russo. Arriva il grande gelo, che colpirà in modo particolare il sud e le regioni del medio Adriatico, con accumuli di neve eccezionali.
    A Prato insorge sua signora la Tramontana, gelida e sferzante.
    Il 2 dicembre leggo sugli appunti: "Stanotte verso le 4 si è alzato un vento gelido che ha reso la sensibilità del freddo ancora maggiore. A Firenze ci sono stati - 8,6°. Il cielo era sereno, ma poi sono apparse grosse nubi dall'Appennino ed ha ancora nevicato a vento nel pomeriggio".
    Il giorno 3 la massima non supera gli 0,4°, valore record per la prima decade di dicembre. Sugli appunti di quel lunedì leggo: "Ovunque è ghiaccio. La neve per la tramontana impetuosa vola dappertutto, creando nell'aria una nuvola di polvere. La temperatura è sempre stata intorno allo 0°"
    Mentre Lucca scende a - 9° e l'Abetone a - 20°, al sud iniziano a infuriare le bufere. Situazione pesante anche in Europa: Francia, Svizzera, Germania.
    Ad Avellino cade 1 metro e 70 di neve e a Benevento 2 metri! Ho trovato queste foto di Avellino, le uniche nel web di quell'ondata tosta di inizio dicembre 73.

    Allegato 228513Allegato 228512


    3 dicembre 1973 alla mezzanotte: grande Burian!








    Il freddo continua per qualche giorno, poi si ripresenta in modo più attenuato fino al 17 dicembre. Dal 18 in poi la musica cambia completamente. Prima arriva l'Atlantico mite con le sue piogge, poi l'anticiclone che porta nebbioline, mitume e pioviggine. E sarà, ahimè, quello l'andazzo del resto dell'inverno 1974.

    Ultima modifica di albedo; 05/12/2011 alle 00:48

    RECORD PRATO+PRATO EST 1921-2014: Anno + freddo: 13,4° (1940); Anno + caldo 16,4° (1943); Anno + piovoso 1788,1 mm (1937);
    Anno + asciutto 503,8 mm (1945); Min. assoluta - 13,8° (11 gen 1985); Max assoluta 41,0° (7 lug 1952); Mese + freddo 0,2° (feb 1929); Mese + caldo 28,9° (ago 2003)

  2. #2
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    E' stato uno dei pochi eventi continentali degli anni '70 (marzo '71, dicembre '73, marzo '76, gennaio '79), dominati dalla zonalità più o meno ondulata
    Qui non ha fatto nulla in termini di precipitazioni, se non qualche buona minima presumibilmente intorno ai -8....purtroppo i dati di Cameri hanno dei buchi proprio in quei giorni
    In compenso è stato il preludio di un biennio assolutamente anonimo (73-74 e 74-75)

  3. #3
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    E' stato uno dei pochi eventi continentali degli anni '70 (marzo '71, dicembre '73, marzo '76, gennaio '79), dominati dalla zonalità più o meno ondulata
    Qui non ha fatto nulla in termini di precipitazioni, se non qualche buona minima presumibilmente intorno ai -8....purtroppo i dati di Cameri hanno dei buchi proprio in quei giorni
    In compenso è stato il preludio di un biennio assolutamente anonimo (73-74 e 74-75)
    Esattamente, hai centrato in pieno l'andazzo di quegli anni!

    RECORD PRATO+PRATO EST 1921-2014: Anno + freddo: 13,4° (1940); Anno + caldo 16,4° (1943); Anno + piovoso 1788,1 mm (1937);
    Anno + asciutto 503,8 mm (1945); Min. assoluta - 13,8° (11 gen 1985); Max assoluta 41,0° (7 lug 1952); Mese + freddo 0,2° (feb 1929); Mese + caldo 28,9° (ago 2003)

  4. #4
    Uragano
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    bell'articolo davvero! ci vorrebbero ora un po' di quelle carte
    PS: come! non sei rimasto sveglio quella notte ad attendere la dama bianca?!!

  5. #5
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    Citazione Originariamente Scritto da nevofilo Visualizza Messaggio
    PS: come! non sei rimasto sveglio quella notte ad attendere la dama bianca?!!
    No, bella domanda!
    Ricordo che rimasi sveglio fino all'una almeno ma il cielo era sempre sereno. La mattina alle 7,30 era di nuovo azzurro con un po' di nebbia. Fu evento esplosivo, durato non più di 4 ore fra le 2 e le 6, come un temporale nevoso.

    RECORD PRATO+PRATO EST 1921-2014: Anno + freddo: 13,4° (1940); Anno + caldo 16,4° (1943); Anno + piovoso 1788,1 mm (1937);
    Anno + asciutto 503,8 mm (1945); Min. assoluta - 13,8° (11 gen 1985); Max assoluta 41,0° (7 lug 1952); Mese + freddo 0,2° (feb 1929); Mese + caldo 28,9° (ago 2003)

  6. #6
    Brezza tesa L'avatar di robertoavv
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    Ciao, ottimo articolo, dalle nostre parti è stato uno degli eventi più eclatanti del secolo, mio padre mi ha raccontato tempo fa che nelle zone di Avellino oltre i 4-500m il vento aveva accumulato anche più di 3m. Ci sono altre foto di Avellino di quel 3 dicembre





    Podio dei trimestri invernali più nevosi dal 2000 ad oggi ad Avellino: 2011/2012: 127cm--2004/2005: 102cm--2001/2002: 35cm
    Dati meteo e webcam: www.avellinometeo.altervista.org

  7. #7
    Josh
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    Grande evento,inquadrato in un inverno a Nina Strong.
    Ultima modifica di Josh; 05/12/2011 alle 16:23

  8. #8
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    Citazione Originariamente Scritto da robertoavv Visualizza Messaggio
    Ciao, ottimo articolo, dalle nostre parti è stato uno degli eventi più eclatanti del secolo, mio padre mi ha raccontato tempo fa che nelle zone di Avellino oltre i 4-500m il vento aveva accumulato anche più di 3m. Ci sono altre foto di Avellino di quel 3 dicembre

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    Che storia Avellino!
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  9. #9
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    che roba ad avellino!!!
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  10. #10
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Il nevone di inizio dicembre 1973

    E il 6 nascevo io
    ​Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...

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