La media giornaliera del trentennio 1971-2000 a Tarvisio (UD) per il mese di novembre è di +3,3°C (stazione AM) , l'altitudine però è 778 m, immagino che durante alcuni dei mesi di novembre più freddi la stessa località abbia registrato medie giornaliere leggermente negative, ma non ho trovato dati dettagliati, però non so se sia corretto paragonare una località posta a oltre 46°N con una che si trova poco oltre il 41° parallelo. Aprica (Sondrio, Lombardia) che si trova grossomodo alla stessa altitudine di Molina de Aragón (poco meno di 1200 m), nel trentenno 1961/1990 ha registrato una media giornaliera del mese di novembre di 0,0°C (la media giornaliera del mese più freddo, gennaio, è di -5,3°C). Considera che Burgos, almeno durante i mesi di dicembre e gennaio, risulta sensibilmente meno fredda di città della Val Padana centro-meridionale che si trovano quasi a livello della mare come Piacenza, Voghera, Alessandria e Asti (tutte tra i 50 e i 120 m di altitudine e tutte con valori medi di gennaio compresi tra 0 e +1)... novembre è un mese di transizione ed è ovvio che nelle località montane o collinari sia in genere più freddo che in pianura. Piuttosto impressionanti anche i valori medi dell'Agordino (provincia di Belluno, Veneto), Auronzo di Cadore in novembre ha una media (1961/1990) giornaliera di +2,6°C (quella di gennaio è di -5,2°C con valori minimi di -9,5° e massimi di -0,9), direi che nelle valli alpine le località in grado di registrare valori medi giornalieri molto più bassi di +2°C in novembre sono parecchie e ce ne sono alcune anche a quote attorno ai 400-500 m, però c'è anche da dire che in questo caso la latitudine diventa un fattore non trascurabile quindi diventa impossibile fare confronti...
Ultima modifica di galinsoga; 25/12/2011 alle 14:29
È vero. Tarvisio e Livigno sono molto freddo, ma stavo pensando di 42º-36º Nord. Penso che il nord Italia non è totalmente nel sud dell'Europa.
Allora direi che le zone europee con clima più freddo al di sotto del 42°N sono probabilmente la Grecia nord-orientale e settentrionale, la Macedonia e le zone più interne dell'Albania, l'Italia centro-meridionale beneficia meno direttamente di influssi di origine artico-continentale a fine autunno (quando questo tipo di circolazione è meno incisiva), mentre la Spagna centro-settentrionale pur avendo una superficie continentale maggiore (e quindi situazioni diffuse favorevoli a irraggiamento e inversione termica) è veramente troppo ad ovest e viene beneficiata da questo tipo di correnti solo sporadicamente...
Stazione Meteo - Augusta (SR) - Zona Borgata Nord
http://augustaborgatanord.altervista.org/
Complimenti a Galinsoga,eccellente analisi![]()
Le Alpi comunque sono considerate Europa centrale
L'Europa meridionale sta sotto il 45° parallelo. Tarvisio e Livigno non ci rientrano, ma neppure Milano e Torino. Gli inverni più freddi? Serbia, Macedonia, sud Romania, Bulgaria.![]()
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Sì, ma in modo non univoco, alcuni geografi considerano infatti la catena alpina parte dell'Europa centrale, mentre per altri sono da considerare tali solo i versanti esterni...
Il 45° parallelo potrebbe essere un buon confine, ma va considerato che l'Europa ha un baricentro abbastanza alto (spostato verso Nord) e orientale, per cui tenendo conto della sua effettiva estensione continentale il centro esatto del continente europeo si troverebbe a circa 55°N e intorno al 25°E in prossimità del confine tra Lituania e Bielorussia... per cui porre il confine al 45° parallelo nord a mio modo di vedere presenta dei problemi, il più grave dei quali è che questa idea di Sud Europa coinciderebbe con una fascia di territorio molto ristretta, compressa grossomodo in soli 9° di latitudine (tra il 36° e il 45° parallelo Nord) e corrispondente a una porzione territoriale che include meno di 1/5 della superficie europea...
La verità è che la suddivisione in Europa centrale e meridionale ha un valore eminentemente socio-politico e non geografico, è una suddivisione nata nel contesto della geografia politica della fine dell'Ottocento, soprattutto in area franco-tedesca, ma nessuno si è mai premurato di darne una definizione geografica... semplicemente per Europa per Sud Europa i geografi tedeschi e francesi di fine Ottocento consideravano i territori posti a Sud dello spartiacque alpino e a SW di quello pirenaico (Iberia, Italia, Balcani e Grecia), come una serie di nazioni e di stati poveri, socialmente e civilmente arretrati, così come erano considerate incivili e arretrate molte zone dell'Europa orientale, soprattutto quelle di lingua slava e religione cristiano-ortodossa... insomma era una definizione di Europa meridionale vaga e spesso connotata in modo razzista, oggi, pur avendo perso questi contenuti pseudo-sociologici, ha mantenuto la sua connotazione socio-economica...
Ultima modifica di galinsoga; 27/12/2011 alle 10:55
Livigno e Tarvisio, come San Candido, Dobbiaco e Sesto sono già a nord dello spartiacque, quindi, secondo me, almeno geograficamente non sarabbero parte del Sud Europa, pur trovandosi in una nazione sud europea.
Livigno anche tra i comuni dell'Europa Centrale è forse uno dei più freddi, con medie invernali tra -8 e -9°C . Alcune zone di Trepalle, presso l'imbocco della valle di Alpisella, grazie alle massime ancora più rigide potrebbero avere medie anche più basse, pur senza registrare gli estremi termici di Livigno.
Segnalibri