Originariamente Scritto da
Antonio Pallucca
Se solo consideriamo, almeno 2 mesi, precedenti l'inizio della stagione invernale, possiamo considerare il comportamento atmosferico attuale ed in buona parte anche futuro , nel medio / lungo raggio, come una sorta di continuità quasi mai ininterrotta. Quindi , a prescindere dagli eventuali cambiamenti di tendenza, si potrebbe tracciare un percorso futuro caratterizzato da fasi molto variabili, tra promontori e cavi d'onda, che non ci garantirebbero una tendenza di " freddo consolidabile". Se bastassero delle avvezioni fredde, di breve e media durata, per definire l'inverno presente e futuro, siamo nella piena regola del clima mediterraneo. Il nostro clima presenta anche e statisticamente periodi invernali caratterizzati da fasi termiche +/- anomale. Se poi vogliamo dare una forzatura a tutto ciò, cercando un'avvezione fredda o molto fredda, che in media dura dai 3/5 gg. siamo nel pieno rispetto del nostro clima. Gli inverni eccezionali, tranne delle varizoni che non danno alcuna tendenza, sono sempre molto meno frequenti e la variabilità climatica sembra essere, nel semestre freddo, l'unica regola incontrovertibile. Possiamo solo traslare il tutto verso gennaio per avere una sostanziale fase in controtendenza, ma anche qui interfacciamo la statistica, e neanche le ragole che definiscono gli indici atmosferici, potranno avere lo stesso valore rispetto ad una pesante fase di persistenza. Mediamente, a gennaio, si presantano nel nostro Pese 2 situazioni di blocco alle correnti zonali, se questo è sufficente, possiamo concludere che l'inverno avrà il suo corso, ma , in parte verrà sempre penalizzato da lunghi periodi (periodi trascorsi e recenti) caratterizzati da forti anomalie.
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