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albedo
Per chi non ha vissuto l'8 gennaio 1985 o non abitava in Toscana, Emilia, Veneto, Umbria o Marche questa data dice poco, ma è un po' l'equivalente, in chiave contemporanea, dei racconti dei nostri nonni sulle bufere del '29 o il gelo del '56.
In questa data la severissima ondata di gelo del gennaio '85 raggiunge il suo apice e spettacolarità, anche se i famosi record furono toccati qualche giorno dopo, l'11 e 12 gennaio, con cielo sereno, calma di vento e imponente effetto albedo. Per la piana fra Firenze, Prato e Pistoia si tratta della più importante nevicata del secolo scorso dopo quella dell'11-14 febbraio 1929. La neve cadde a bufera dall'alba fino a sera, riprensentandosi più debolmente nelle prima parte della notte del 9 gennaio. Il tutto con temperature comprese fra - 9° e - 3°. Prato fra le 8 e le 15 fu investita da un autentico blizzard degno della East Coast Usa, una tormenta a tramontana con - 5° di temperatura che toglieva il respiro. Lo spazzaneve continuò a sollevare polvere bianca per altri due giorni fino a 30 metri di altezza, rendendo difficile la visibilità, Se l'accumulo medio in pianura fu sui 30-40 cm, in molto punti sottovento - giardini, nelle strade fra le auto parcheggiate, sui tetti - si formarono mucchi farinosi fino a 60-80 centimetri. La paralisi dei trasporti e della vita normale - lavoro, scuola - fu quasi totale, ma senza gli eccessi della nevicata del 17 dicembre 2010. Un po' perché si partiva già da suolo innevato dalla precedente nevicata del 4-5 gennaio, ma soprattutto perché non c'era il traffico attuale e forse neppure la frennesia. Ecco l'ampio reportage dell'intero evento '85 che preparai una decina di anni fa. Molti già lo conoscono, ma è sempre un piacere rivivere quegli eventi.
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