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Comitato Tecnico Scientifico
E' il momento: gettiamo un occhio verso Aprile
Elementi già visibili in termini di modifica generale del pattern Nina like (sia in termini di causa che di effetti già visibili e tra loro intercorrelati):
1) riviviscenza della convezione tropicale pacifica nelle fasi sopite dal regime ENSO negativo che depongono a favore di 2) una vivace attivazione delle onde planetarie pacifica e atlantica che anticipano dinamiche prettamente meridiane oltre il 50°/60°N parallelo e 3) deciso decadimento del vortice polare.
Fasi della Madden Julian Oscillation in progress:
statphase_full.gif
sostanzialmente asseverato dalle ENS gfs:
ensplume_small.gif
Partendo quindi da una fase 8 che vede la riattivazione della wave pacifica oltre il meridiano del cambio di data nonchè attivazione tropico convettiva in progressione nella parte occidentale dell'Oceano Indiano e dell'Atlantico tropicale.
Il tutto ben anticipato, dalle dinamiche del GWO osservate da una settimana almeno a questa parte che insistono sullo Stage 4 (con passaggi tra 2 e 4) e su un GLAAM in graduale calo e con momento angolare in diminuzione verso tra le medie e le latitudini subpolari:
gltotaam.sig.90day.gif
Onde planetarie quindi in movimento e modelli strato che ipotizzano ormai da qualche giorno scenari di Final Major Warming:
ecmwf10f144.gif
e non sono tanto dinamiche propagative strato a 10 hpa, vista la stagione, a farmi ipotizzare una tendenziale diminuzione dell'AO index verso valori non lontani dalla neutralità, quanto il fatto che lo scardinamento del pattern Nina like darà adito ad una verosimile reiterazione di queste dinamiche prevalentemente meridiane anche per il mese in esame.
C'è un bel però
e che non a caso ho implicitamente evidenziato nel momento in cui parlavo di dinamiche disturbative dal 50° /60° N. 
Mentre infatti discutiamo della riattivazione degli scambi di calore laddove prima inibiti o fortemente condizionati, ci troviamo, alle medie latitudini (e sotto il 50°N) e ormai non più in inverno, con un deciso condizionamento che tuttora sussiste nel jet stream ad opera delle SSTA, che in Atlantico, al momento registrano poche novità di rilievo rispetto allo stagnante quadro degli ultimi (
) mesi:
sst.daily.anom.gif
sst.anom.seasonal.gif
Motivo per cui le resistenze opposte alla penetrazione del getto passante per l'oceano atlantico registrate fino ad oggi non troverebbero sostanziale ragione di una loro pronta rimozione pur con il cambio di pattern evidenziato. 
Ecco perchè in sintesi qui, anticipando poi logiche di dettaglio su cui torneremo in approfondimento, ancora una volta mi trovo, mio malgrado a guardare, per scovare qualche indizio in chiave precipitativa in sede della media Europa e del Mediterraneo, a dover guardare dalla "parte sbagliata"
cercando dinamiche in qualche modo sostitutive il regime oceanico e che favoriscono, quando e qualora innescate, episodi di instabilità a carattere di rovescio rispetto alle alternate fasi miti e piovose tipiche della primavera.
In sintesi, non so quanto questo possa / potrà soddisfare le esigenze dei ns. territori e quanto equamente distribuito.....
Aggiungo un ulteriore elemento degno di attenzione e che riguarda l'eventuale contatto tra il getto di derivazione artica di cui ci troveremo probabilmente a più fasi a discutere nel corso di aprile con il getto basso divergente dalla circolazione atlantica (inibita) e passante tra il continente nord africano e il mediterraneo meridionale.....
Potrebbe essere quest'ultima dinamica l'osservato speciale della prima decade di aprile...
Vedremo
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