non mi fiderei di una stazione AM manco la vedessi perfetta
con tutto il rispetto, il degrado della rete AM è noto a tutti, da decenni. non penso ci fosse mezza stazione a norma OMM nel 2007.
molto più affidabile una rete "amatoriale" come quella CML o MNW dove comunque, in entrambe, ci sono stazioni con collocazioni e schermature senza logica.
Si vis pacem, para bellum.
Concordo e ripeto, ciò che è importante è il distinguo sul termine "record"
se io ho un termometro in aria libera, quindi assolutamente non adatto a restituirmi un dato di temperatura dell'aria affidabile, e nell'arco degli anni non modifico assolutamente nulla nel posizionamento, in ciò che lo circonda, nulla viene tolto e nulla viene aggiunto, il suo dato NON è realistico ma i suoi record si, perchè riferiti alla singola postazione di misura
quel dato non ha nulla a che fare con la temperatura dell'aria, se non in maniera marginale, ma è, in quel caso, un record seppure, a livello scientifico non potrà essere preso in considerazione, è l'omogeneità dei dati a rendere un dato interessante, seppure non realistico, non è l'accuratezza a contare in quel caso, purchè non si pretenda che poi venga riconosciuto
M.
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Ho sempre avuto dubbi sul record foggiano, quel salto di 3°C seguito da un’ulteriore aumento di umidità non ha nessun motivo fisico, oltre che logico. Tuttavia è stato validato e pace, ma ciò non diminuisce i dubbi
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Ecco, i dati di Bari della stessa giornata sono già molto più credibili.
Relevés météo archivés du lundi 25 juin 2007 à Bari / Palese Macchie - Italie | archived weather records in Bari / Palese Macchie - Infoclimat
Stesso vento di caduta costante da wsw.
Max di 45.5°C, segnalati due picchi di 45°C alle 14:00 e alle 15:30.
Il dato di Foggia è palesemente errato, confrontando i dati con quelli di Bari (visto che le condizione erano le stesse), posso stimare una max reale tra i 44.3 e i 44.8°C... ma non di più.
Che poi il fatto che sia stato validato non significa molto. Se la WMO considera ancora buoni i 57°C della Death Valley del 1913, valore palesemente farlocco, onestamente la mia fiducia nei confronti dei record "ufficiali" è molto scarsa.
Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2023):
+43.6°C, 25 luglio 2023
-3.4°C, 9 dicembre 1991
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Parlo per mnw, ovviamente, e parlo con cognizione di causa.
Certamente le installazioni mnw non possono essere perfettamente aderenti ad una classe 1 o 2 della siting classification di Wmo, le limitazioni dettate da residenze spesso condominiali non lo permettono, ma si cerca sempre di avere stazioni rappresentative del clima locale
Se però hai segnalazioni particolari relative a determinate stazioni che reputi non rispettino tale ideologia puoi segnalarmele privatamente e procederò ad una attenta analisi
Grazie.
M.
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Mauro, io scrissi qualcosa in merito tempo fa. Ti riporto un lungo stralcio:
Secondo William T. Reid, un geografo e climatologo che studia il clima desertico della California e, in particolare, il record di temperatura della Valle della Morte da circa 30 anni, anche questo record non è plausibile, e ne spiega il motivo. LA DEATH VALLEY – La Death Valley rappresenta l’area più bassa, più calda e secca degli Stati Uniti. Nel suo punto più basso, culminante nel bacino di Badwater, misura 86 metri sotto il livello del mare. La grande depressione, tuttavia, presenta punti più elevati, come l’oasi e il resort di Furnace Creek, ubicato 24 Km a nord e 30 metri più in alto rispetto al Badwater. Proprio qui nel 1911 (a Giugno), fu fondata una stazione meteorologica sotto l’egida US Weather Bureau che prese il nome di Greenland Ranch.
Il ranch fu sviluppato dalla William Tell Coleman Borax Company nel 1883, chiamato così per i campi di erba medica usati per trasportare il borace e per l’alimentazione di animali, minatori e visitatori. Nel 1934, l’area dell’oasi divenne più comunemente nota come “Furnace Creek Ranch” e la Death Valley divenne un monumento nazionale. Ed intanto fu fondata un’altra stazione meteorologica presso la sede di Cow Creek, tre miglia a nord di Furnace Creek. Entrambe le stazioni chiusero i battenti nel 1961, quando il ParK Service istituì una nuova stazione di rilevamento presso il centro visitatori, attiva ancora oggi. Questa nuova stazione, denominata “Death Valley“, si trova a circa 300 metri a nord dell’ex Greenland Ranch. Tra il 7 e il 14 Luglio 1913, l’addetto alle rilevazioni Oscar Denton, rilevò dei valori record nelle temperature massime giornaliere: 52.8°C, 53.3°C, 53.9°C, 56.7°C, 53.9°C, 54.4°C, 55.0°C e 52.8°C. A queste massime anomale si registrarono valori minimi nella media, compresi tra 29.4°C e 33.9°C. Tutte le massime giornaliere risulteranno poi superiori a tutti gli altri valori al Greenland Ranch per l’intero periodo di 50 anni di rilevazioni (1911-1961), a parte una discutibile massima di quasi 54°C nel Luglio del 1960. LA STRUMENTAZIONE – Il sensore termico era ospitato da una normale capannina di Stevenson, installata per la prima volta dall’Ufficio meteorologico degli Stati Uniti nel 1911. All’interno furono posizionati un termometro a massima e minima, la quale ubicazione era ben esposta al vento. Le strutture e gli alberi del ranch erano a una distanza sufficiente per impedire qualsiasi accumulo molto localizzato di aria calda intorno alla stazione durante le giornate soleggiate. La stazione fu posizionata su una zolla di erba medica dove l’evaporazione risultava eccessiva in virtù dell’irrigazione a cui era sottoposta. Il sito quindi era considerato più fresco rispetto alle aree adiacenti poste più in basso. In uno studio sulle risorse storiche di Linda Greene, infatti, si affermò che alla fine del XIX secolo le temperature nel ranch risultavano da otto a dieci gradi più fredde rispetto a qualsiasi altra parte della valle a causa della presenza di acqua, alberi, ed erba nella zona.La capannina fu poi installata sull’erba per uniformità con altre stazioni, ma in fondo non poteva rappresentare la temperatura che si verificava sul suolo desertico. Per tale motivo negli anni ’20 si adottò il cambiamento, portando la capannina su un’area brulla, anche se adiacente al grande campo erboso costantemente irrigato in piena estate. Tali valutazioni fanno supporre che i dati di quel Luglio 1913, avrebbero dovuto rappresentare valori più freschi di almeno 2-3°C rispetto alle aree adiacenti prive di vegetazione. DATI IMPOSSIBILI – Già nel 1949, il dott. Arnold Court si propose scettico riguardo a quel valore, dal momento che tutti i valori massimi assoluti sino a quel momento, a parte quella settimana, non superarono mai i 52.8°C. I ricercatori, analizzando le stazioni circostanti installate successivamente e i dati dell’atmosfera sopra la regione, hanno trovato conferme che in quell’estate 1913, quei valori, rappresentano un evento impossibile.
Un’ulteriore prova arriverebbe dai valori registrati nelle estati 1911 e 1912, quando le temperature massime di tutti i rilevamenti non si discostarono di oltre 1°C circa sopra la propria media storica. Un mutamento inspiegabile delle correlazioni e delle differenze sopra menzionate si sviluppò durante la primavera e l’inizio dell’estate del 1913. I massimi del Greenland Ranch aumentarono a livelli non supportati dai dati circostanti. Per Giugno, Luglio e Agosto del 1913, i valori massimi al Greenland Ranch furono molto più caldi rispetto a quelli delle aree di Independence e Tonopah, rispettivamente. Un aumento di 4-5 gradi rispetto alle differenze durante le estati del 1911 e del 1912. Differenze simili, più ampie del normale, furono evidenti anche in Aprile e Maggio dello stesso anno.Per i primi 15 giorni di Luglio, i valori massimi medi furono di oltre 5°C superiori al di sopra della sua stessa media e di molti gradi superiori a quelle delle stazioni circostanti. Se oggi dovessimo descrivere quella ondata di caldo, dovremmo definirla assolutamente eccezionale al Greenland Ranch e poco sopra la media in altre aree limitrofe.Dati che risultano troppo elevati anche nella settimana compresa tra l’1 e l’8 Agosto 1913, anche se con un’anomalia meno evidente. Anche se le aree adiacenti registrarono nelle estati successive temperature più elevate rispetto al Greenland Ranch, quei valori non si sono mai più verificati, nonostante un clima sempre più caldo. OSCAR DENTON – Da analisi successive si notò come l’addetto alle rilevazioni, nonché custode e caposquadra del ranch della Pacific Coast Borax Company fino a metà Agosto 1920, non dimostrò una particolare affinità con gli strumenti meteorologici. Nelle sue rilevazioni si registrano numerosi dati quantomeno anomali. Ad esempio, nel Settembre 1914, negli archivi compilati dallo stesso Oscar Denton, si segnalano 15 massime consecutive tra 33.2°C e 33.5°C che non trovano riscontro nelle aree adiacenti. Questo fa supporre che il gestore riempì le aree in bianco solo successivamente dopo aver perso le rilevazioni.
La prova definitiva proverrebbe dall’arrivo di un sistema meteorologico freddo e ventoso che si diffuse dalla California al Nevada nel Marzo 1913. Alcune stazioni dell’area riportano di qualche pioggia intorno al 18, così come altre rilevazioni riportano vento a Columbia, Barstow e Las Vegas. Le temperature massime diminuirono in tutta la regione, ma al Greenland Ranch le temperature aumentarono. L’aumento (impossibile) denota che Denton era forse assente dal ranch e che stimava spesso i valori soltanto successivamente. Il suo supervisore, Fred Corkhill, affermò che Denton ebbe difficoltà a leggere le tabelle per determinare l’umidità dalle letture a bulbo umido e secco al fine di impostare correttamente l’igrografo. I record del Greenland Ranch dal 1912 al 1920 denotano che il gestore era poco propenso a svolgere quel lavoro, in virtù della solitudine a cui era costretto ad operare e alle temperature incredibilmente alte che si verificavano in quel punto.
La sua propensione a ripristinare il termometro più di una volta al giorno, a inserire cifre per i periodi in cui era assente, a immettere temperature che appaiono oggi palesemente false (e su base piuttosto regolare), dimostrano che la mentalità di Denton potrebbe aver influenzato le osservazioni che inserì nei moduli COOP.
Gira voce che si fosse vantato con i visitatori per aver resistito a valori così alti, inserendo dati palesemente falsati per aumentarne la stima nei suoi confronti. Ma questa è un’affermazione di difficile dimostrazione.
Tuttavia, Denton si riteneva orgoglioso di essere stato uno dei pochi a tollerare il caldo della Death Valley e sopravvivere per un’intera estate come custode. L’analisi denota pertanto che il record veritiero potrebbe essere intorno ai 54°C. Un valore certamente elevatissimo, ma ben lontano da quello ancora riconosciuto dagli enti preposti.
Ultima modifica di RenatoTaranto; 15/07/2023 alle 23:07
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Infatti ho scritto di un valore che desta più di qualche sospetto, senza asserire nulla di ufficiale. Non spetta a me dirlo, come non spetta a nessuno di noi.
Chi di competenza avrà fatto la sua parte, ma qualche dubbio mi resta. Le rilevazioni successive di un secolo non hanno mai portato variazioni così significative del luogo rispetto alle altre come quelle registrate in quella settimana. Lo stesso Wilson scrisse nel Monthly Weather Review nel 1915 che le condizioni non supportassero tali valori. Ma ovviamente resterà un dubbio
Ultima modifica di RenatoTaranto; 16/07/2023 alle 00:17
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