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Risultati da 1 a 10 di 42
  1. #1
    Josh
    Ospite

    Predefinito Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Torniamo su un tema che è stato più volte accennato da vari forumisti ma mai approfondito.
    Tutti sappiamo che le perturbazioni atlantiche che prendono,sempre più a fatica nel semestre caldo,ad onor del vero,la via dell'Italia,spesso sono precedute dai famosi e seccanti richiami caldi prefrontali,che portano parentesi più o meno lunghe di bel tempo nella fascia territoriale posta ad est del nucleo freddo in transito.Fascia che tipicamente comprende l'Italia centromeridionale(ma maggiormente il versante adriatico e jonico,che si trova sottovento e si becca effetti favonici e scaldate più prolungate,essendo collocato più ad est rispetto alla direzione del flusso),i Balcani meridionali,la penisola ellenica e quella anatolica(a volte anche la Tunisia,in effetti).
    Queste dinamiche sono assolutamente normali(banali,oserei dire) e,nello schema che con estrema approssimazione ho descritto,esistevano 40/50 anni come esistono adesso.
    Tuttavia...qualcosa è cambiato anche in queste configurazioni ed è difficile negarlo.La zonalità che invade l'Europa meridionale partendo dalla penisola iberica ha subito dele modifiche nei termini che cerco grossolonamente di illustrare,sperando nell'ausilio dei più esperti.Ai tempi del mitico Baroni la perturbazione atlantica arrivava sì secondo il consueto itinerario Spagna/Francia/nw Italia e poi scorreva,anticipata dal richiamo caldo prefrontale.Tuttavia,se si vedono le reanalisi degli anni 60'/70'/primi anni 80' si notano:un passaggio più rapido e meno propenso a stazionare al di qua delle Alpi o addirittura al di là dei Pirenei;termiche mediamente più basse di quelle che siamo abituati a vedere oggi;frequenza di richiami caldi particolarmente intensi per le zone ad est del flusso perturbato mediamente più bassa rispetto ad oggi.
    Il c.d.Atlantico freddo degli anni 60'/70',in fase di AMO +++ pervicace,sembra essere sostituito,a livello di frequenza,da cavetti a zonalità più bassa,peggio organizzati,più restii a transalere verso E/SE e quindi forieri di situazioni calde più frequenti ed intense per le zone più orientali.
    Da qui l'equazione presente nel titolo del post,necessariamente semplificata ma forse non così lontana dal vero.

  2. #2
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    guarda che quella in arrivo non è una pertubazione normale: prima di arrivare si fa un bel giro a Ovest dell'Iberia, perciò risale tutto il promontorio Nord Africano prima di arrivare sulle regioni di Nord-Ovest

    comunque per il resto confermo quanto detto, l'Atlantico Basso dei tempi resta una chimera, anche se negli ultimi anni si è rivisto qualcosa, grazie allo schema che sta favorendo il settore occidentale Europeo


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  3. #3
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    fra l'altro, essendo ancora a Settembre, è più che logico che ti risale la +20 con uno schema così

    durante l'Autunno 2004 sta roba la fece i primi di Novembre ... ed è tutto dire !!!


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  4. #4
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Citazione Originariamente Scritto da Giuffrey Visualizza Messaggio
    guarda che quella in arrivo non è una pertubazione normale: prima di arrivare si fa un bel giro a Ovest dell'Iberia, perciò risale tutto il promontorio Nord Africano prima di arrivare sulle regioni di Nord-Ovest

    comunque per il resto confermo quanto detto, l'Atlantico Basso dei tempi resta una chimera, anche se negli ultimi anni si è rivisto qualcosa, grazie allo schema che sta favorendo il settore occidentale Europeo
    Mica parlavo specificamente di quella in arrivo...ma della scomparsa dell'Atlantico freddo o almeno ben organizzato(dicembre 2008 a parte ma è stata una parentesi).

  5. #5
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Comunque l'atlantico ben organizzato a settembre non è mai stato tanto frequente. Nei miei ricordi da bambino c'erano dei mesi di settembre caratterizzati da perturbazioni che a fatica scendevano sotto la toscana. Ricordo i rosicamenti che mi hanno rovinato l'infanzia già a 6-8 anni di Caroselli che indicava il maltempo che prendeva solo il nord e toscana. Poi mano a mano in media verso Ottobre ma più ancora Novembre iniziavano i trenini di perturbazioni atlantiche, con atlantico bello basso sparato ovest-est.

    Oggi al centrosud siamo più fortunati ancora secondo me, con la tendenza agli scambi meridiani si staccano gocce e goccette fresche spesso che danno giorni di maltempo. Io ad esempio dubito che all'epoca si potessero fare 200mm di pioggia a settembre. Cioè vedo una pluviometria aumentata con queste configurazioni.
    Fatta eccezione per l'estate che è peggiorata notevolmente le altre stagioni non mi sembrano malaccio. Ultimamente sto sentendo più la mancanza di una vera grecalata gelida dai balcani, sembra diventata una rarità.

  6. #6
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    concordo tutto quello che ha scritto Marco, specie l'ultima frase


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  7. #7
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Mica parlavo specificamente di quella in arrivo...ma della scomparsa dell'Atlantico freddo o almeno ben organizzato(dicembre 2008 a parte ma è stata una parentesi).
    manca quell'atlantico e compaiono invece strani anticicloni azzorriani da settembre a novembre allungando un'estate già troppo lunga con gli anticicloni africani che si stanno affacciando sempre più sistematicamente nel Mediterraneo centro-settentrionale e, se in futuro
    diventassero la norma estiva questi ultimi?

  8. #8
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Domè...non è solo l'Atlantico a essere diventato discount
    Con l'eccezione degli inverni che stanno stoicamente resistendo, sta proprio diminuendo la capacità delle perturbazioni di entrare in Mediterraneo, da qualunque direzione arrivino. Questo perchè il Mediterraneo sta attraversando un periodo fortemente anticiclonico, con gpt e termiche alte


  9. #9
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Penso comunque che quello che comunemente viene definito "Atlantico" sia un insieme più o meno ampio di sinottiche che mediamente portano tempo piovoso sulla gran parte dell'Italia ma che più nel dettaglio presentano grosse differenze tra di loro.

    Le due carte seguenti possono entrambe essere degli esempi di tempo atlantico ma a parte questo si assomigliano come il giorno e le notte

    Rcfsr_1_2012041812.png Rcfsr_1_2008103100.png

  10. #10
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    Predefinito Re: Perchè per il sud Italia "Atlantico" equivale sempre più ad "Africa"

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Torniamo su un tema che è stato più volte accennato da vari forumisti ma mai approfondito.
    Tutti sappiamo che le perturbazioni atlantiche che prendono,sempre più a fatica nel semestre caldo,ad onor del vero,la via dell'Italia,spesso sono precedute dai famosi e seccanti richiami caldi prefrontali,che portano parentesi più o meno lunghe di bel tempo nella fascia territoriale posta ad est del nucleo freddo in transito.Fascia che tipicamente comprende l'Italia centromeridionale(ma maggiormente il versante adriatico e jonico,che si trova sottovento e si becca effetti favonici e scaldate più prolungate,essendo collocato più ad est rispetto alla direzione del flusso),i Balcani meridionali,la penisola ellenica e quella anatolica(a volte anche la Tunisia,in effetti).
    Queste dinamiche sono assolutamente normali(banali,oserei dire) e,nello schema che con estrema approssimazione ho descritto,esistevano 40/50 anni come esistono adesso.
    Tuttavia...qualcosa è cambiato anche in queste configurazioni ed è difficile negarlo.La zonalità che invade l'Europa meridionale partendo dalla penisola iberica ha subito dele modifiche nei termini che cerco grossolonamente di illustrare,sperando nell'ausilio dei più esperti.Ai tempi del mitico Baroni la perturbazione atlantica arrivava sì secondo il consueto itinerario Spagna/Francia/nw Italia e poi scorreva,anticipata dal richiamo caldo prefrontale.Tuttavia,se si vedono le reanalisi degli anni 60'/70'/primi anni 80' si notano:un passaggio più rapido e meno propenso a stazionare al di qua delle Alpi o addirittura al di là dei Pirenei;termiche mediamente più basse di quelle che siamo abituati a vedere oggi;frequenza di richiami caldi particolarmente intensi per le zone ad est del flusso perturbato mediamente più bassa rispetto ad oggi.
    Il c.d.Atlantico freddo degli anni 60'/70',in fase di AMO +++ pervicace,sembra essere sostituito,a livello di frequenza,da cavetti a zonalità più bassa,peggio organizzati,più restii a transalere verso E/SE e quindi forieri di situazioni calde più frequenti ed intense per le zone più orientali.
    Da qui l'equazione presente nel titolo del post,necessariamente semplificata ma forse non così lontana dal vero.
    Secondo me hai fatto un pò di confusione; nel senso che un conto sono i fronti atlantici e un altro sono le configurazioni di blocco tipo quella prevista per la prossima settimana.
    La prossima settimana avremo (secondo i modelli) una tipica configurazione di blocco con saccatura in europa occidentale, alta di blocco su quella orientale e noi nel mezzo sotto correnti sciroccali.
    Sono situazioni TIPICHE AUTUNNALi ed anche pericolose e persistenti che hanno portato le più note alluvioni tipo 1966, 1994, 2000 ed anche lo scorso autunno 2011.
    Ora è chiaro che con queste configurazioni il sud italia va arrosto..e ci va ORA come 30 anni fa o come all'età della pietra.
    Anzi, mi meraviglio che una situazione del genere venga prospettata a fine settembre, di norma sono più frequenti in ottobre e prima parte di novembre.
    Se te invece ti riferisci alla scomparsa delle pertubazioni atlantiche in successione, quelle numerate dai mitici Bernacca, Baroni e Caroselli, che attraversavano velocemente tutta la penisola da nord ovest verso sud est portando piogge democratiche..beh questo è UN DATO DI FATTO!
    Ma...ce ne siamo accorti solo ora??!!
    Minimo minimo sono 20 anni che non si vedono più, credo dall'inizio degli anni 90!
    Ciao ciao
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

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