per Bari e barese in generale le configurazioni ideali sono tipo:15dicembre 2007 ,15-16 dicembre 2010, 1-3gennaio/23-25febbraio 1993, 8aprile 2003, Marzo 1987, 17dicembre 1961 etc...ovvero tutte quelle configurazioni che hanno come comune denominatore, un bel minimo piazzato tra ionio e Egeo/Grecia il quale richiami correnti gelide dai vicini Balcani con conseguente Adriatic snow effect....
Generalmente si possono verificare nevicate anche grazie ad una depressione mediterranea sul golfo di Taranto(genn1993)quando le termiche sono inferiori ai -7-8°C a 850hpa ... ed in casi estremamente più rari anche con mimimi sul basso tirreno (qualora vi sia una precedente omotermia della colonna d'aria)
un fattore fondamentale affinchè nevichi in pianura sul barese,è l'attivazione della brezza di terra da ovest,che in concomitanza con ammassi nuvolosi provenienti dal mare sospinti da correnti più umide,può generare copiose neviate sin sul litorale
Ultima modifica di Saba; 20/09/2012 alle 23:11
Riguardo a questo però va detto che nella quasi totalità dei casi se nevica qui non nevica a Roma e viceversa.
Comunque qui per avere neve di qualità è quasi d'obbligo il passaggio Atlantico su cuscinetto post irruzione da est, anche se per avere nevicate abbondanti va bene pure un ingresso dal Rodano (specie se è un nocciolo retrogrado da est che ha aggirato le Alpi), però col Rodano la qualità della neve è quasi sempre scadente rispetto ad un bel cuscinetto che con le giuste tempistiche da neve bella farinosa.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Senza andare a scomodare il mitico 9 gennaio 1985, mi accontenterei di una configurazione come quella avuta il 3 gennaio 1993, giorno dell'ultima nevicata con accumulo a Cagliari. Stiamo parlando di una retrogressione continentale con minimo sul basso tirreno, con termiche a 850 hpa di -6°/-7° e tanta fortuna
Il cuscinetto gelido precedente è essenziale, salvo rari casi di Rodano "stretto" diretto (28-29 dicembre 2005, in pratica fronti freddi che aggirano le Alpi, formano un minimo orografico e mandano aria umida ma fredda sulla Toscana con termiche inferiori ai - 6°/-8° a 850 hPa).
Nel caso di cuscinetto gelido bello tosto, vanno bene tutti i fronti che entrano o dalla Francia direttamente via Rodano o facendo un giro più largo (via Carcassonne-Corsica) formando un minimo orografico non troppo a nord (altrimenti il richiamo caldo prevale), né troppo a sud (altrimenti mancano le precipitazioni e ci viene sparata bora con fiocchi appenninici asfittici). Le maggiori nevicate pratesi, da quelle del gennaio 1985 a quelle più recenti del dicembre 2010 e dicembre 2009, sono avvenute con queste configurazioni. Idem le nevicate del febbraio e 3 marzo 2005, quest'ultima particolarmente abbondante a Pistoia (fino a 30 cm) dove il cuscinetto resse fino a sera. Particolare fu la nevicata del 9 febbraio 1999, con grande tenuta del cuscinetto quando le termiche in quota si apprestavano ormai a superare lo 0°. Infatti il giorno dopo si squagliò tutta con 50 e più mm di pioggia e la parte est della piana (Firenze) videro pochissima neve. Simili e singolari furono le nevicate del 1 dicembre 1973 e 16 marzo 1987, in quanto i fronti provvenivano direttamente da nord, ma aggirarono le Alpi da ovest con piegatura improvvisa e secca verso il nord-Toscana che scaricò quantità inusitate vista la provenienza. Di solito quei fronti non fanno una mazza o quasi, solo vento.
Rari i casi di sfondamento appenninico puro con retrogressioni continentali, e comunque forieri di nevicatelle senza accumulo o mai superiori ai 5 cm: la più abbondante che ricordo fu quelli del 6 febbraio 1991, ma aveva comunque una componente umida che il giorno successivo favorì un aggancio con tunneling atlantico. Altri casi più recenti sono stati quelli del 15 dicembre 2007 e notte fra 13-14 dicembre 2001, spolverate. Anche i 10 cm caduti nella notte fra il 31 gennaio e 1 febbraio 2012 non possono definirsi da sfondamento, in quanto indispensabile fu la formazione di un minimo tirrenico.
Ultima modifica di albedo; 20/09/2012 alle 23:10
la perfezione:
I nevoni nella mia zona (che comunque è una delle meno nevose del NW, questo devo precisarlo) possono verificarsi in più modi
Non c'è LA configurazione perfetta, ma varie strade in cui si può realizzare la congiuntura giusta per creare nevicate importanti
Solitamente non è importante come arriva il freddo...può arrivare con un'irruzione artica, con una retrogressione, con una rodanata ecc.
L'importante è che dopo il freddo ci siano sufficienti precipitazioni che consentano di sfruttare al massimo il cuscino
per esempio basta una semplice perturbazione atlantica su un robusto cuscino freddo (a patto che non peschi aria caldissima dalla mauritania come nel dicembre 2009) oppure una retrogressione da est con aggancio atlantico
Detto questo, le configurazioni che vanno per la maggiore sono queste
Nuclei retrogradi che innescano ciclogenesi su Francia/Leone, che purtroppo negli ultimi anni sono diventate rare, a favore di quei minimacci bassi che affondano troppo a sud
Queste configurazioni garantiscono
- copiose precipitazioni per tutto l'evento
- una continua alimantazione fredda in quota, che non consente al cuscino freddo di erodersi (oppure rallenta di molto la sua erosione)
Ecco alcuni esempi
50-60 cm nel novarese
idem
Perturbazione atlantica in seguito ad una potentissima ondata di gelo
E poi il metro di neve del 1985
Tanto per stare sul recente (anni 2000)
43 cm a Briona
35 cm a Briona
Devo dire che non mi dispiacciono nemmeno queste, anche se non portano mai ai picchi delle configurazioni del 1947 o 1985
goccia scandinava con ciclogenesi sulla Provenza e risposta sciroccale
Senza cuscino parte in pioggia con +6, poi la T crolla e cadono 31 cm di neve
Non sono configurazioni SPETTACOLARI?
A differenza degli adriatici centrali, dalle nostre zone anche il tirreno può farci comodo.
Infatti ho la "fortuna" di trovarmi in uno dei pochi corridoi appenninici dove le precipitazioni da W e SW non vengono del tutto assorbite dall'appennino, grazie allA valle del sele più quella dell'ofanto.
Premesso ciò, la configurazione più pesante credo sia quella dello scorso febbraio, quando le prime nevicate avvennero già nei primi giorni del mese.
Dapprima minimo sul tirreno (e non siamo in ombra per il motivo spiegato sopra) accompagnato da correnti al suolo da N NW (nevicò con una +1/+2 a 850hpa).
Rtavn00220120203.png
Passaggio del minimo sullo jonio, ritornante da est con temperature sottozero.
Di seguito stazionamento ed allontanamento blando del minimo verso est con altre giornate nevose e temperature costantemente sottozero.
Di solito questo tipo di configurazione porta sempre prima giornata di pioggia dal tirreno e poi neve con la ritornante da est, ma questa volta andò di lusso.
Altre configurazioni sono quelle con il burian da est e minimo sullo jonio.
ma anche con discese scandinave come questa
Rtavn00120031224.png
il Piemonte e la TOscana agli antipodi? Mmmh, secondo me no
Diciamo che la tua zona va a braccetto più con il basso piemonte che con la mai zona, ma quante volte godiamo assieme?
E' vero che io non faccio mai grandi accumuli quando nevica copiosamente in Toscana, perchè di solito forti nevicate nella tua zona sono sintomo di una ciclogenesi piuttosto "bassa" per me, ma comunque ci sono parecchie volte in cui andiamo d'accordo
Anche solamente negli ultimi anni abbiamo avuto episodi come il 18 dicembre 2009, il 17 dicembre 2010 o i primi di febbraio 2012
Non ci sono stati nevoni nella mia zona, ma comunque sono state imbiancate contemporaneamente Briona e Prato
Diciamo che con le dovute differenze, siamo più alleati di quanto si pensi
vado molto meno d'accordo invece con il versante Adriatico per ovvie ragioni morfologiche...quando nevica da loro qui nel 90% dei casi c'è il fohn
Quando nevica qua, nel 90% dei casi da loro c'è il richiamo caldo
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