Corollario ovvio del mio ragionamento è: inverno americano freddo o caldo, a noi è sempre la solita minestra avvilente ed insipida.
Spunti di riflessioneOriginariamente Scritto da Ben
Apprestandoci a vivere un periodo sostanzialmente poco mosso, almeno al centro-nord, dopo le ultime parossistiche settimane e attendendo la risoluzione dell'evoluzione della depressione che sta attivamente interessando il sud, giunti al giro di boa dell'inverno sembrerebbe interessante nonchè utile ai fini prognostici fare una breve "summa" della prima parte della stagione.
Bisogna innanzitutto riconoscere la bontÃ* delle previsioni stagionali (di varia provenienza) che ipotizzavano per l'Europa una prima parte di stagione piuttosto rigida e perturbata, in accordo con le condizioni teleconnettive particolarmente favorevoli; si sono infatti succedute quasi senza soluzione di continuitÃ* frequenti irruzioni di origine artica marittima con obiettivo prevalente il Mediterraneo centro-occidentale, e di qui la scarsa produttivitÃ* termica sulle regioni meridionali italiane. Al contrario una singola irruzione di aria artica continentale di grande potenzialitÃ* ci è stata "scippata" da una evoluzione di rarissima frequenza, tuttavia possibile.....
Le fasi anticicloniche sono state estremamente rare ed effimere, e quasi esclusivamente di tipo continentale.
Continua frattanto il decoupling NAO-AO con la prima ostinatamente neutra e la seconda nettamente negativa, a sancire la presenza di una JS emisferica a 4 ondulazioni associata quindi ad un VP di modesta intensitÃ* e soggetto a frequenti forcings troposferici dinamici sub-tropicali in Atlantico occidentale e a ripetuti disturbi stratosferici.
Conseguenza di ciò la sempre maggiore attivitÃ* dell'anticiclone polare in aree sub-polari, come nel caso della recente massiccia colata artica in Russia europea a causa di uno spettacolare split del VP ( in procinto di reiterarsi tra qualche giorno...).
Contraltare alla rigida invernata europea bisogna segnalare la opposta mitezza dell'inverno nord-americano, specialmente nel mid-east e east coast, spesso sotto la risalita subtropicale del getto che invece continua a presentare un acuto cavo d'onda nell'estremo oriente asiatico.
Gli spunti per una pre-visione long range per il resto della stagione non può quindi prescindere da una tendenza alla persistenza delle citate caratteristiche circolatorie, anche in ossequio ad una fase QBO orientale di rara intensitÃ* e durata, per cui la prossima fase anticiclonica può essere considerata senz'altro temporanea e seguita rapidamente da nuove condizioni idonee a flussi molto freddi di origine artica marittima con probabili apporti continentali, il cui obiettivo, con l'avanzare della stagione, diventerÃ* sempre più il Mediterraneo centrale e segnatamente le regioni adriatiche e joniche.
Con ogni probabilitÃ* febbraio, con sconfinamento nella prima metÃ* di marzo, potrebbe essere il mese del riscatto per le regioni italiane fino ad ora soltanto sfiorate da un "generale" raramente così ben fornito di truppe "fresche" come quest'inverno...
Remigio Zago - 30-1-2006
Non credo sia indubbio che il prossimo inverno americano sia freddo. Potrebbe essere ugualmente caldo.Originariamente Scritto da ascension73
In ogni caso non c'è relazione di proporzionalitÃ* inversa tra i nostri e i loro inverni. Semmai forse è più il contrario. Anzi, questo inverno, che se non superlativo è stato un ottimo inverno finora, magari sarebbe stato devastante se loro avessero avuto il giusto freddo...
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Non concordo. In Italia (beninteso: quando uso il pronome "noi" io mi riferisco sempre alla mia nazione) gli ultimi due inverni, sebbene questo non sia ancora terminato, sono tra i migliori degli ultimi 19-20 anni.Originariamente Scritto da ascension73
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Concordo con la tua discordanza.....per me la discriminante tra inverno ottimo o pessimo è la dinamicitÃ*, e fin'ora ne abbiamo avuto a iosa...!!!Originariamente Scritto da inocs
E aggiungo che non è matematico che "freddo di qua e caldo di lÃ*", ricordo inverni freddi in entrambi i continenti 1978/79...1984/85....tutto dipende da quante onde emisferiche ci sono.
E comunque tra una decina di giorni potrebbero recuperare quasi in un colpo solo .......
Direi che la stratosfera gli ha giocato un brutto scherzo: tolto il loro Vp troposferico classico a ridosso del Canada e piazzato in Siberia.......
Ecco servito...il tanto famoso inverno americano...!!!
Leon
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Tutto sommato per i loro canoni credo sia un'inezia. Soprattutto mancano costantemente delle -35°/-40° sul canada...Originariamente Scritto da leon
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Sì,l'inverno 2005/06 è stato veramente mite negli USA,soprattutto ad est.Già il 2004/05 non è che sia stato freddo nella parte centrale e finale negli USA nord-orientali,però gennaio fu a tratti freddo all'inizio ad ovest(meno di gennaio 2004,però).
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