Nel lontanissimo 1981 avevo l'albergo ( enorme forse 20 piani) davanti al MSG. Anche all'epoca , vicoli laterali con spazzatura, nonostante la Avenue sia un brulicare ordinato di gente. Era il periodo con la criminalità che stava andando fuori controllo. In albergo ci hanno detto di non andare in subway di notte. Una sera ( intendo alle 20) mentre eravamo in un piccola pizzeria sono entrati due neri e hanno sputato sulle pizze in esposizione ( non so il seguito perchè lasciata banconota sul tavolo e telato via rapido)
Anche adesso oltre una cert'ora fuori dal seminato ti senti tutto tranne che al sicuro. E in qualche occasione anche in pieno giorno ci siamo trovati in contesti, diciamo così, discutibili. E lo dico io che abito in una periferia milanese che in confronto però è Zurigo, come cura e come pulizia. Mi rendo conto che Milano è un vero borgo di provincia, nel bene - pulizia e ordine - e nel male - mentalità paesanotta. Direi che Milano sta a New York come la provincia italica sta a Milano.
Oggi è stata una giornata mediterranea: sole e caldo, sui 30 gradi. Si respira solo lungo l'Hudson, dove soffia una gran bella brezza di mare.
Cambio di programma causa varie manifestazioni e chiusure domani a Manhattan, oceano spostato a domani o oggi giro sul City Sightseeing. Pessima idea, sole da ustione
Però, bella carrelata sulla città
Buona... notte? Qui son da poco suonate le 17...
Alla fine, tra casa, auto, negozi e locali, il caldo lo senti solo se sei tra quei pazzi come noi europei, che amano farsi una passeggiata. Io dormivo col pigiama invernale, a rientrare in albergo un anziano rischierebbe un coccolone data la modalità "pinguino" (altro che De Longhi!) nei corridoi. Molta gente usciva la sera con una felpa legata attorno alla vita, che poi indossava nei locali: un'abitudine che avevo subito preso anch'io. L'assurdo però era New Orleans, assurdo per me intendo: ormai a settembre la popolazione locale era talmente abituata alle temperature tropicali dell'estate, che quando col temporale dell'ora di pranzo la temperatura scendeva a +25°C, indossava una giacchetta o una felpa!
In Texas il caldo quasi non lo senti, se non lavori all'aperto. Ti sposti da casa condizionata a macchina condizionata ad ufficio condizionato a negozi condizionati. E l'aria condizionata è fortissima e sparata a temperature bassissime, come a Singapore o Dubai.
Sono città costruite per la vita in automobile e tra l'altro a differenza di NY quasi tutte le case hanno standard costruttivi moderni essendo state tirate su dopo gli anni 70.
Paradossalmente il caldo lo senti molto di più in Italia o nella stessa New York nonostante le temperature e l'umidità siano più basse.
Il lato negativo è che, in tutte le stagioni ma in particolare in estate, la vita all'aperto è ridotta al minimo e anche solo il concetto di farsi una camminata nel proprio quartiere è quasi alieno. Agghiacciante per gli standard europei. E a Phoenix è ancora peggio, è attivamente sconsigliato farsi giri a piedi nelle ore più calde anche perché ogni estate c'è sempre il turista di turno che si sente male e deve essere soccorso (in particolare quando va a fare gite in montagna) o i cani che si ritrovano con le zampe ustionate o peggio muoiono di colpo di calore perché vengono portati a spasso da padroni incauti.
Prima dell'aria condizionata innanzitutto le notti erano più fresche (meno cementificazione), poi le case erano costruite per rinfrescarsi naturalmente e molte avevano un portico per dormire all'aperto. E poi in alcuni casi si faceva la siesta come in Messico.
In ogni caso il Texas in estate ha veramente un clima da schifo. In particolare Houston. Immaginati la pianura ferrarese durante un'ondata di caldo storica, ma per tre mesi di fila.
Negli anni '70 e '80 NYC era una fogna da cui scappare, degradata, economicamente in declino e con crimine fuori controllo. Oggi al confronto è Disneyland.
Ultima modifica di nevearoma; 26/06/2022 alle 01:33
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sapete forse quale e`la zona piu`"continentale" degli States?
Come continentale penso alla marcata differenza tra estati (molto caldi) ed inverni (molto freddi).
Grazie.
Montana, i Dakota e Wyoming penso siano tra i candidati, forse Minnesota ed Illinois, ma la vicinanza dei laghi magari influenza.
Qualche mese fa avevo postato una tabella con max e min di diverse località e -40 / 40 erano anche per località molto più a sud
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Eh, quella delle gite in montagna è un punto critico. Prendiamo il parco di Yosemite, bello quanto frequentato: sul fondovalle a 1200 metri mi sembra che la media max sia sui 34, ma che non sia per nulla raro stare sui 40 se non oltre (come accaduto per larghi tratti l'anno scorso).
Ecco, io ci andrei eccome in vacanza lì, e l'estate resta comunque il periodo migliore dal punto di vista paesaggistico e per non trovare neve in alto. Però avrei davvero paura, abituato ad avere caldo e patire nemmeno poco già con i 20 gradi (anche se spesso umidi) delle Alpi a 2000 metri.
Oppure avrei paura anche solo a scendere dall'auto nella Death Valley e pazienza se è secco.
Comunque certamente quest'area (compresa Phoenix) ha un clima molto diverso da quello di Texas, Louisiana o Singapore in generale
Ancora peggio quello che mi avevano raccontato dalla Repubblica Dominicana, spesso durante i temporali pomeridiani hanno l'abitudine di bere una cioccolata calda, con giusto 25°C / 30°C! Tutto questo mentre negli USA può capitare di vedere l'aria condizionata impostata a 15°C mentre fuori ce ne sono 30°C.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Segnalibri