Gli effetti dell’evento stratosferico di inizio mese sono tutt'altro che esauriti.
Come da previsione del 6 gennaio, a seguito dell’evento stratosferico di inizio mese (superamento della soglia del NAM - correttamente previsto nel commento alle proiezioni stratoefriche del 23 dicembre - e bilobazione del Vortice Polare), la nostra penisola è stata interessata da una importante e prolungata fase perturbata fredda.Tra l’11 e il 24 gennaio i primi due impulsi stratosferici (vedi Grafico n.1) hanno determinato l’affermarsi di una forte anomalia barica positiva sul Mar di Norvegia a cui si è contrapposta una anomalia di segno opposto centrata sull’Italia centro-settentrionale.
L’area depressionaria, costantemente alimentata da fredde correnti settentrionali, ha prodotto una lunga serie di nevicate anche a bassa quota sull'Emilia.
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periodo 11-24 gennaio 2013: ad una anomalia barica positiva sul Mar di Norvegia
si contrappone una anomalia di segno opposto centrata sull'Italia.
Nel periodo indicato l'Appennino reggiano ha ricevuto dagli 80 ai 115 cm di neve (rispettivamente a 500 e 900 metri di quota); 25 cm sono invece quello caduti in più riprese a Reggio Emilia.
Dal confronto con la serie storica di S.Giovanni di Querciola (518 mslm), il gennaio 2013 risulta essere abbondantemente il più nevoso degli ultimi 20 inverni (86 cm contro una media di 16.5 cm).
neve_gennaio_sgq.jpg
Ma come proseguirà l’inverno?
Si conferma quanto già affermato nei due aggiornamenti citati ad inizio articolo: prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire dal 12/13 gennaio e per i successivi 60 giorni (secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton 2001).
Di seguito riportiamo il grafico che rappresenta l'anomalia di altezza geopotenziale alle varie quote sopra il Polo Nord (65-90°N). La parte di osservazione (primi 27 giorni di gennaio - fonte www.cpc.ncep.noaa.gov) è seguita dalla parte di previsione (prossimi 45-50 giorni - elaborazione del 29 gennaio 2013):
ZPress_Previsione_130129.png
Grafico 1: anomalia di altezza geopotenziale alle varie quote sopra il Polo Nord (65-90°N), osservata (1-27 gennaio) e prevista (prossimi 45-50 giorni). Le due frecce nere rappresentano i primi due impulsi stratosferici che hanno contribuito alla fase fredda e nevosa tra 11 e 24 gennaio. Le successive frecce rosse indicano possibili nuovi impulsi (tratteggiate = posizionamento arbitrario).
Passiamo ora a descrive, più nel dettaglio, ciò che prevediamo per i prossimi venti giorni..... vedi ARTICOLO COMPLETO
A presto.
Andrea
Ultima modifica di Berto80; 31/01/2013 alle 14:40
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Io tutti questi effetti non li ho visti proprio,gennaio ha avuto da me fonte mia stazione Subiaco Wather una minima di -2.6°, quindi per le mie zone e' ridicolo parlare di freddo,la neve non e' mai scesa al di sotto dei 500m con accumulo,in montagna come sempre non manca siamo sui 120cm ai 1600, ma tutti questi stravolgimenti non li vedo proprio, sinceramente questo la tua previsione per le mie zone non corrisponde minimamente alla realta' anzi.....
Localita' le vedute,1750m slm, Monti Simbruini,sotto c'e' 1,50 di neve!
i latini direbbero che questo td e' ''pro domo sua''
Localita' le vedute,1750m slm, Monti Simbruini,sotto c'e' 1,50 di neve!
Io invece direi che la tua risposta è pro domo tua.
Parlo esplicitamente di Emilia e in particolare della provincia di Reggio Emilia per gli effetti registrati a livello locale,
mentre la mappa di anomalia e la prima parte del grafico della sezione verticale polare sono osservazioni, dati reali.
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perdonami ma hai fatto una previsione,l'hai messa in un td in stanza nazionale quindi pensavo che la tua previsione avesse riguardato un po piu' dell'emilia,e quindi in virtu' della mia supposizione avevo detto che la tua previsione era stata sbagliata alla grande,se poi era solo per far vedere che era focalizzata li da te e hai indovinato ti dico bravo,rimane il fatto che per 4\5 d'Italia non e' andata cosi
Localita' le vedute,1750m slm, Monti Simbruini,sotto c'e' 1,50 di neve!
No, per niente.
Gli effetti che riporto sono a livello locale, certo (sono quelli che potuto monitorare direttamente),
ma le dinamiche che gli hanno prodotti riguardano non solo l'Italia, ma l'intera Europa, anzi, buona parte dell'Emisfero Nord.
Idem per le previsioni, a partire da quella disegnata sulla sezione verticale dell'anomalia di geopotenziale sopra il Polo Nord (65-90°N)...con conseguenti effetti sull'Arctic Oscillation...
Non mi pare che sia roba da orticello, ne da Emilia
Ultima modifica di Berto80; 31/01/2013 alle 14:41
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Ok, in effetti dal titolo possono nascere fraintendimenti
Ora l'ho cambiato...
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Bisogna dire, se posso permettermi, che è un titolo lo stesso un po' altisonante per essere in stanza nazionale
Uno che legge il titolo ("neve da record in Emilia") senza guardare al suo interno è portato a pensare che sia stato battuto il già eccezionale febbraio 2012 e che ci siano stati sfracelli di neve
Invece poi si tratta di un record relativo all'accumulo di un singolo mese (della serie "non ci vuole poi tanto per battere un record simile")... peraltro
è un evento localissimo e circoscrtitto a limitate zone e a un limitato periodo (20 anni)...in altre zone, non poi così distanti, gennaio 2013 è stato al contrario un mezzo disastro
Io metteri robe del tipo "a xxx è il gennaio più nevoso degli ultimi 20 anni"...più chiaro, e oserei dire, più "giusto"
Spero si sia capito che il mio intervento non voleva essere polemico ma semplicemente rimarcare che oggettivamente per buona parte dell'Italia non e' andata cosi,e in base alle tue previsioni doveva andare diversamente,ora la metto
Localita' le vedute,1750m slm, Monti Simbruini,sotto c'e' 1,50 di neve!
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