Originariamente Scritto da
Jadan
La vite in Inghilterra è un tormentone... Allora, la vite in Inghilterra si è SEMPRE coltivata . In certi momenti (Impero romano, periodo caldo) la si coltivava su larga scala. In altri momenti (PEG) in scala più ridotta.
Allegato 411747
Oggi la situazione è più o meno questa:
Allegato 411748
mappa del 2013. Come noto per impiantare una vite ci vogliono anni per cui oggi, nei fatti, contando le viti che si stanno impiantando, potrebbe esserci una situazione diversa.
Peraltro, oggi, si sta provando a impiantare l'ulivo in Inghilterra e si è già, da qualche anno, prodotto il primo vino svedese (cioè con uve cresciute e maturate in Svezia). Pare che questo vino svedese non sia un granché, ma c'è.
Quindi, che la vite si produca in Inghilterra è perfettamente normale. Meno lo è l'ulivo, della cui produzione in quei paesi non ne abbiamo notizia, né storica, né archeologica.
Quindi, le fluttuazioni PEG/Ottimo sono il range nel quale si situa il nostro ambiente. La glaciazione no, ovviamente, comporterebbe la distruzione di quello che vediamo attorno a noi.
Ciò detto, non fuggo il punto. Perché la questione è abbastanza complessa. Dobbiamo distinguere tra anormalità relativa al Pianeta Terra e anormalità relativa alla civiltà umana.
Del Pianeta terra, climaticamente, sappiamo che ha sempre (dico sempre, escludendo i primissimi tempi) ha avuto le condizioni per ospitare la vita. Ergo, un range di temperatura tutto sommato stabile. Anche all'epoca dello snowball si ipotizza che all'Equatore vi fossero lagune libere. In ogni caso si tratta di variazioni di temperatura media dell'ordine di pochi gradi (pochi se rapportati all'escursione lunare - la temperatura che avremmo senza atmosfera). Questo è il range assoluto per il Pianeta Terra: se noi (noi si fa per dire) arrivassimo a temperature tali da precludere l'esistenza della vita, saremmo fuori dalla storia del Pianeta.
Poi c'è l'anormalità relativa alla nostra civiltà. E qui non c'è molto da dire: dalla fine dell'ultima glaciazione il nostro pianeta è stato in condizioni abbastanza stabili, entro un range che più o meno corrisponde a quello Peg/ottimo. In questi 10000 anni è nata e si espansa la civiltà e la specie umana. Questa è la normalità di cui parliamo correntemente.
Conclusione: gli ecosistemi non si formano né in decenni né in secoli. E sono stabili. Noi conosciamo e reputiamo normale il nostro ecosistema, cioè quello dell'uomo civilizzato, cioè quello successivo all'ultima glaciazione.
Un ecosistema diverso sarà certamente compatibile con qualche trilobite, vermetto o dinosauro o Mammuth, ma non è normale per NOI. Il Pianeta Terra (non più noi, quindi) riterrà anche quello compatibile sino al punto in cui ci sarà vita. A quel momento sarà anormale persino per il Pianeta.
Ma, ed è questo il punto, la normalità climatica, intesa non come punto ma come range, esiste. Eccome.
Segnalibri