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  1. #41
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Vi diro'... un mio caro amico proviene da un borgo nel versante occidentale del fiordo di oslo che si chiama Lier - nome che avevo solo sentito di sfuggita per via di un famoso bosco nei dintorni.
    Ebbene lui mi racconta come durante le lunghe estati della sua infanzia se ne andava in giro per i sentieri a mangiare le mele e le pere dagli alberi in calzoncini e maglietta, che i suoi avevano l'orto e con loro tutti i vicini, e che cresceva uva come fosse erbaccia e i campi di grano e/o mais (questo piu' a sud pero', tra Stavanger e Kristiansand) si stendevano a perdita d'occhio. Praticametne i suoi ricordi d'infanzia sono uguali ai miei, solo che eravamo a migliaia di km di distanza all'inizio pensavo mi stesse prendendo in giro, ma non e' il tipo.
    Come Lier probabilmetne ci saranno chissa' quanti posti... quindi non assumente che la Scandinavia sia monti, nebbia e neve... onesta' e funzionalita' a quanto pare c'e' una parte agreste (e disfunzionale) ancora sconosciuta ai piu'. Certo i campi di grano non sono esposti a ovest: non a caso questa zona si trova nel fiordo di oslo, ben riparata dai venti atlantici.

    Detto questo, osservazione random che pero' e' molto pertinente a questo topic.
    Oggi ho letto sul giornale che sta arrivando un'ondata di caldo imponente in Norvegia e bla bla bla. Poi c'era scritto che a Tromsø il record di caldo di Settembre e' stato segnato il 1 settembre 1938 con 22,4 gradi. Mi son detto fammi andare a vedere che configurazione era, ed era una specie di rimonta calda da SE con marcata curvatura anticiclonica (molto diverso da oggi) con in piu' un significativo evento di foehn.
    Allora mi dico fammi vedere un po' com'e' proseguito l'autunno. Ho visto che fino al 1 dicembre non solo e' stato molto caldo qui, ma e' stato un continuo di ondate di caldo anche di una certa entita' in Italia... praticamente senza soluzione di continuita'.
    E allora ho pensato "se st'autunno 1938 fosse successo ora, sai quanti pianti e crisi isteriche al GW e al "nuovo clima" " e invece...e' successo in tempi non sospetti, 80 anni fa. Manca la memoria storica, senza dubbio. Insieme al clima che cambia, ma vorrei sapere (e qui torno al concetto di polpastrelli ormai consumati) perche' molti non accettano che e' naturale che il clima muti, ed e' innaturale che rimanga immobile alle vostre medie preferite. A sentirvi pare che il discostarsi dalle medie sia un evento anomalo e soprattutto pare che lo debba fare nel vettore che vogliate voi (=verso il freddo) e nei tempismi che volete voi.

    Post scriptum: a difesa dei freddofili, dopo quell'autunno da "nuovo clima ", dicembre del 1938 e' partito con una sburianata che avrebbe fatto drizzare i peli sulla schiena a tutti i centronordisti, in particolare del NE. Ho visto tutto dicembre ed e' stato davvero un rincorrersi di ondate gelide strappate ai poveri scandinavi che si sono visti ritornare il freddo da sud, tanto displaced era il core del freddo. Se quest'anno andra' a finire come il 1938... veneziani preparate i pattini
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  2. #42
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Vi diro'... un mio caro amico proviene da un borgo nel versante occidentale del fiordo di oslo che si chiama Lier - nome che avevo solo sentito di sfuggita per via di un famoso bosco nei dintorni.
    Ebbene lui mi racconta come durante le lunghe estati della sua infanzia se ne andava in giro per i sentieri a mangiare le mele e le pere dagli alberi in calzoncini e maglietta, che i suoi avevano l'orto e con loro tutti i vicini, e che cresceva uva come fosse erbaccia e i campi di grano e/o mais (questo piu' a sud pero', tra Stavanger e Kristiansand) si stendevano a perdita d'occhio. Praticametne i suoi ricordi d'infanzia sono uguali ai miei, solo che eravamo a migliaia di km di distanza all'inizio pensavo mi stesse prendendo in giro, ma non e' il tipo.
    Come Lier probabilmetne ci saranno chissa' quanti posti... quindi non assumente che la Scandinavia sia monti, nebbia e neve... onesta' e funzionalita' a quanto pare c'e' una parte agreste (e disfunzionale) ancora sconosciuta ai piu'. Certo i campi di grano non sono esposti a ovest: non a caso questa zona si trova nel fiordo di oslo, ben riparata dai venti atlantici.

    Detto questo, osservazione random che pero' e' molto pertinente a questo topic.
    Oggi ho letto sul giornale che sta arrivando un'ondata di caldo imponente in Norvegia e bla bla bla. Poi c'era scritto che a Tromsø il record di caldo di Settembre e' stato segnato il 1 settembre 1938 con 22,4 gradi. Mi son detto fammi andare a vedere che configurazione era, ed era una specie di rimonta calda da SE con marcata curvatura anticiclonica (molto diverso da oggi) con in piu' un significativo evento di foehn.
    Allora mi dico fammi vedere un po' com'e' proseguito l'autunno. Ho visto che fino al 1 dicembre non solo e' stato molto caldo qui, ma e' stato un continuo di ondate di caldo anche di una certa entita' in Italia... praticamente senza soluzione di continuita'.
    E allora ho pensato "se st'autunno 1938 fosse successo ora, sai quanti pianti e crisi isteriche al GW e al "nuovo clima" " e invece...e' successo in tempi non sospetti, 80 anni fa. Manca la memoria storica, senza dubbio. Insieme al clima che cambia, ma vorrei sapere (e qui torno al concetto di polpastrelli ormai consumati) perche' molti non accettano che e' naturale che il clima muti, ed e' innaturale che rimanga immobile alle vostre medie preferite. A sentirvi pare che il discostarsi dalle medie sia un evento anomalo e soprattutto pare che lo debba fare nel vettore che vogliate voi (=verso il freddo) e nei tempismi che volete voi.

    Post scriptum: a difesa dei freddofili, dopo quell'autunno da "nuovo clima ", dicembre del 1938 e' partito con una sburianata che avrebbe fatto drizzare i peli sulla schiena a tutti i centronordisti, in particolare del NE. Ho visto tutto dicembre ed e' stato davvero un rincorrersi di ondate gelide strappate ai poveri scandinavi che si sono visti ritornare il freddo da sud, tanto displaced era il core del freddo. Se quest'anno andra' a finire come il 1938... veneziani preparate i pattini
    L'uva con l'evoluzione dello stato della scienza in agricoltura può essere coltivata anche ad alte latitudini...voglio vedere di che qualità fosse l'uva che cresceva (?) anni fa in Scandinavia.
    Allora mia nonna diceva che gli inverni del passato trascorrevano con neve perennemente al suolo da novembre a marzo...ma so benissimo che anche quello non è vero



    Il resto (GW, durata, tempistiche, cause) lo ha già stabilito la scienza...chiudo con una significativa citazione di Churcill: "il tempo della procrastinazione è finito, ora viviamo il tempo delle conseguenze".
    Conseguenze che peraltro vedi tu stesso a pochi km da te (Artide), senza dar troppa retta agli avventizi in tema di clima
    Ultima modifica di Nix novariensis; 10/09/2015 alle 23:33

  3. #43
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Citazione Originariamente Scritto da Carnby Visualizza Messaggio
    Beh allora beccatevi questi due siti (notare soprattutto la vigna finlandese).
    Fichissimo.
    Mi sa che che ne esce vino frizzante, giallo paglierino, tendente al fluorescente.
    Maurizio
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    41:53:22N, 12:29:53E

  4. #44
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Quando si parla di coltivazioni inesorabilmente c'è sempre un mix di fattori non solo climatici ed è meglio essere cauti su molte forzature che si trovano sul web, spesso si sente pure che i vichinghi coltivavano la vite lungo le coste canadesi (isola di terranova) ma molto probabilmente si trattava semplicemente di varietà selvatiche che vi crescono spontanee e note per resistere a condizioni estreme, le stesse che vengono usate per fornire resistenza al freddo ai moderni ibridi.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_riparia

    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_amurensis
    https://en.wikipedia.org/wiki/Rondo_(grape)

    Anche il mais ha molti ibridi, se poi si vuole qualcosa di più estremo questa varietà non commerciale è stata sviluppata nel montana a 1500m, cresce bene anche in siberia:
    The Painted Mountain Story
    Ultima modifica di elz; 12/09/2015 alle 09:22

  5. #45
    Uragano
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Della zona di Stavager lo sapevo (ho letto ci crescono pure le bouganvillee), ma si tratta cmq di microclimi ristretti

  6. #46
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    La memoria umana è corta

    contemporaneamente sono cambiati gli ambienti in cui viviamo

    e sono cambiate le nostre abitudini.

    Gli archivi storici sono "memorie ricostruite" e bisogna andarci coi piedi di piombo.

  7. #47
    Vento fresco L'avatar di Carnby
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Allora mia nonna diceva che gli inverni del passato trascorrevano con neve perennemente al suolo da novembre a marzo...ma so benissimo che anche quello non è vero
    C'è la tendenza all'esagerazione... Dai racconti che sento pare che a Empoli negli anni '50-60 non solo nevicasse praticamente tutti gli anni (il che in una certa misura potrebbe anche essere vero) ma che anche fossero quasi sempre nevicate intense (e questo sicuramente non è vero).
    Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis

  8. #48
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

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    Tempeste di sabbia in Siria: un altro effetto della guerra - La Stampa

    premettendo che non sono in grado di stabilire quanto sia vera l'ipotesi formulata (cioè che le anomale e intense tempeste di sabbia delle ultime settimane in Medio Oriente siano state causate dall'abbandono dei campi in seguito alla guerra). Ma l'ipotesi, vera o meno che sia, è plausibile e, per tornare all'argomento iniziale del thread, potrebbe far riflettere sul fatto che, a volte, la non attività umana possa avere effetti tutt'altro che positivi sui fenomeni climatici. Ovviamente su scala locale.
    Maurizio
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  9. #49
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
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    Tempeste di sabbia in Siria: un altro effetto della guerra - La Stampa

    premettendo che non sono in grado di stabilire quanto sia vera l'ipotesi formulata (cioè che le anomale e intense tempeste di sabbia delle ultime settimane in Medio Oriente siano state causate dall'abbandono dei campi in seguito alla guerra). Ma l'ipotesi, vera o meno che sia, è plausibile e, per tornare all'argomento iniziale del thread, potrebbe far riflettere sul fatto che, a volte, la non attività umana possa avere effetti tutt'altro che positivi sui fenomeni climatici. Ovviamente su scala locale.
    Veramente è quasi il contrario. la forte siccità che da anni affligge la zona è concausa delle guerre

  10. #50
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il clima cambia o la memoria storica sta andando persa?

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