Per carita' non dico che 33 gradi in piena PP non siano da sofferenza per la maggior parte dei meteofili, ma insomma... un po' di microsopportazione almeno all'inizio prima di strapparsi i capelli... capisco nel 2003 che erano gia' 40 giorni che si soffriva, ma quest'anno... tanto piu' che il run ufficiale GFS e' il piu' estremo delle ens.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Con la differenza che gli altri tipi di estremi climatici sono, per l'appunto, estremi e quindi rari e concentrati nel tempo e magari ristretti ad una piccola porzione del territorio nazionale. Invece le ondate di caldo estreme, o meglio quelle che fino a 15 anni fa si consideravano estreme, sono diventate la norma degli ultimi 10 anni - direi che solo l'estate 2004 si è salvata, e parzialmente quella del 2005 - e tendono anche a diventare più estese temporalmente e spazialmente. Insomma, sarebbe come se ogni primavera dovessimo aspettarci un intenso tornado outbreak nel modenese; in quel caso indubbiamente i motivi per avere paura all'inizio di ogni primavera ci sarebbero, anche se si tratta comunque di un evento breve che svanisce in fretta.
Anche io se sapessi che il caldo pesante, se ci sarà, durerà poco perché questa è la normalità affronterei le estati con meno ansia. Purtroppo però non è così, quindi posso capire chi appena vede previsioni di caldo forte inizia ad essere pessimista. Concordo comunque che sia ancora troppo presto per dirlo![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Corretto quello che dici. Io non voglio far passare il caldo come estremo a tutti i costi, mentre eventuali eccessi di freddo o altre situazioni climatiche come "benefiche". Estremo è estremo la parola stessa non da scampo. Personalmente come medico mi trovo molto più in difficoltà nella gestione della salute in piena estate e in situazioni come euqlle del 2003 o 2012. So che già sono pronte domande su "ma in inverno c'è l'influenza o altro" ma per rispondere o meglio per argomentare meglio andrei OT e quindi mi fermo. Io il 29 non l'ho vissuto, il massimo estremo in termini di freddo l'ho provato nell'85 unico vero evento storico per la mia zona di PP ( che ad esempio nel 2012 non vide nulla rispetto al famoso febbraio). Ecco quell'85 fu pesante ma non paragonabile al 2003 estivo. Forse sottigliezze ma tangibili per me. Forse e concludo il web da un lato ha dato conoscenza delle scienza meteo, forse da un lato con carte e colori ha fatto nascere fobie.![]()
C'è da dire che in un paese mediterraneo la difesa contro il freddo è più semplice. In inverno ti puoi coprire se necessario con una pelliccia di renna e fare tranquillamente tutto quello che vuoi fare all'aperto. In estate con 35C umidi o peggio al sole sul'asfalto non puoi strapparti la pelle di dosso. Insomma per noi il caldo è un disagio oggettivamente maggiore del freddo.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Scusa l'insistenza, ma si parlava di disagio fisico, personale e implicazioni di natura economico/sociale relativamente ad un evento estremo ... il fatto che si vada verso un cambiamento climatico orientato al caldo di matrice africana, per quanto concerne la stagione estiva, nulla toglie ai disagi sopracitati, così come se si andasse verso un raffreddamento da peg degli inverni. Paradossalmente, una maggior frequenza di questi eventi implicherebbe un certo tipo di adattamento nell'essere umano, che in tendenza, ne soffrirebbe sempre meno![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
In realtà il discorso era partito dal modo in cui si affronta l'arrivo delle prime ondate di caldo nelle estati odierne. Comunque per l'appunto il disagio non dipende solo da "quanto" è estremo l'evento, ma anche dal modo in cui si presenta, da quanto dura, da quali particolari disagi implica. Non tutti gli eventi estremi generano lo stesso tipo di disagi, quindi non trovo corretto il paragone con ondate di freddo, tornado o quant'altro.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
sì, era ora arrivasse una bella ondata calda, certo, però poteva farlo con un po' più di gradualità?si passa dai 22° attuali ai 32 tra qualche giorno
detto ciò spero faccia il più caldo possibile a spregio di chi piangeva a causa della primavera "fredda" e che adesso inevitabilmente si lamenterà del troppo caldo. quando ne incontrerò uno passerò tutto il giorno a dirgli: volevi il caldo? adesso te lo becchi e stai ZITTO.\as\
cmq mi ha sorpreso parecchio vedere una cosa simile con le attuali SST. ma tant'è. non che mi dispiaccia, sono stagionofilo (tendente al freddo-nivofilo però), adoro l'estate...quella che non esagera però!
Si vis pacem, para bellum.
Si parla di passaggi over 30 con grande disinvoltura ma, personalmente non me la sento ancora di venderla come notizia acquisita:
e neppure un raffronto tra gli ensamble modellistici supporta, al momento, una tesi estrema...
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Matteo
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