Chiedo venia anche se non mi sembrava così importante: sui grafici non c'è il copiright, si trovano in internet....sulla teoria "H20/CO2", su questa ho preso spunto dalle riflessioni di Sandro e non ne volevo certo fare un mistero...non ho molto tempo per scrivere in questi giorni.
PS
Su Al Gore ho solo ricalcato il tuo pensiero....
Sono soddisfatto, grazie.....ma , di contro obbietto che se uno ritiene che +1° MEDIO (si parla di GLOBAL WARMING non di Italian o Russian Warming......e se è per questo dovremmo anche differenziare fra emisfero Nord - +1,4° circa MEDIO- , ed emisfero sud , +0,6° circa medio....) rispetto ad un periodo MOLTO FREDDO sia un "cataclisma" climatico, suggerirei un pò di letture sulla climatologia e suoi cambiamenti....
Un commento tecnico e qualificato degno dello spessore ed equilibrio dell'articolo...
http://m.youtube.com/watch?v=BFiEnZr-3SU#
Si scherza eh..
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
Il metodo corretto per valutare dove emerge prima il segnale antropico è quello applicato nell'articolo di sutton ed hawkins di calcolare il rapporto segnale/rumore, questo poichè non c'è una diretta corrispondenza a livello regionale tra il forcing radiativo dei ghg e l'aumento di temperatura che anzi sui continenti è mediato dal riscaldamento oceanico (Oceanic influences on recent continental warming - Springer) e ad esempio nell'artico si amplifica notevolmente per via dei feedback ed è necessario quantificare la variabilità interna, ad ogni modo anche volendo ignorare tutto questo il forcing radiativo della co2 è minimo in antartide percui non son sicuro per quale motivo dovrebbe essere il posto migliore per osservarne gli effetti.
map.gif
Ultima modifica di elz; 24/09/2013 alle 12:32
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
l'ho letto solo ora l'articolo.
Ora leggiamo il report e vediamo se il range termico previsto e di +1.7° --> 4°
Poi qualifichiamo l'informazione
Non mi ricordo di averne mai scritto, comunque il forcing radiativo all'aumento della co2 è maggiore nelle regioni calde dove è maggiore l'emissione nell'ir,in regioni dove c'è meno vapore acqueo e nubi il cui spettro di assorbimento in parte si sovrappone a quello della co2 e in aree a bassa elevazione dove il percorso atmosferico è più lungo, per questo motivo la mappa dei forcing radiativi in gran parte ricalca quella dell'olr, l'antartide ha pochissimo vapore acqueo ma è anche molto freddo ed a oltre 3000metri di quota.
L'OLR:
Il forcing radiativo per un raddoppio della co2:
map.gif
Però ripeto non bisogna guardare ai forcing radiativi, ma al rapporto segnale/rumore nei modelli per vedere dove emerge prima il segnale antropico rispetto alla variabilità interna, ad esempio nell'artico il forcing radiativo è piccolo ma i feedback rendono la risposta climatica molto forte specie durante la stagione fredda, in antartide invece il riscaldamento atteso dalla co2 è molto modesto ai margini del continente e circa in linea con la media globale nell'interno in più la variabilità interna è pure molto ampia questo rende molto lungo il tempo necessario per avere un S/N>1.
In più c'è anche da considerare che il cambiamento climatico osservato in antartide non è legato ad un solo forcing, le variazioni nell'ozono hanno un impatto raffreddante durante l'estate australe, mentre ad esempio il forte trend al riscaldamento in antartide occidentale in inverno/primavera è legato al pacifico tropicale.
http://www.nature.com/ngeo/journal/v.../ngeo1296.html
http://www.nature.com/ngeo/journal/v.../ngeo1129.html
Un'altro importante punto è che solo una porzione modesta del riscaldamento sui continenti avviene direttamente a causa di quanto avviene in atmosfera, una porzione più ampia avviene appunto in conseguenza di variazioni nel contenuto di vapore acqueo e del trasporto di calore sui continenti e richiede che prima si riscaldino gli oceani rendendo impossibile separare co2 ed h2o. Questo oltre che nelle osservazioni del passato (come mostrato dal lavoro di Compo postato prima) è valido anche nelle stesse simulazioni del giss in cui se le sst ed il ghiaccio marino sono mantenuti fissi il riscaldamento sui continenti è modesto in proporzione all'entità del forcing:
1.gif
Mentre è molto più ampio se le sst vengono lasciate variare anche solo per un'intervallo di 100 anni:
2.gif
In ultimo questo è quanto scriveva Hansen nel 2005:
http://pubs.giss.nasa.gov/docs/2005/...sen_etal_2.pdfFigure 5 shows the geographical distributions of Fi,Fa and Fo for doubled CO2 obtained as a mean for years
11 – 100 of a 100-year model run with fixed observed SSTs
and sea ice, with Fo shown at both the planetary surface and
the top of the atmosphere. The fixed SST forcing, Fs, is the
sum of dT0/l and global integral of Fo, which is independent of altitude in the atmosphere. The maps of Fi and Fa
are similar, as expected. Fo at the surface shows that the
energy associated with the energy imbalance is deposited
especially in the Indian, Western Pacific, and Tropical
Atlantic oceans
Ultima modifica di elz; 26/09/2013 alle 15:30
Un paio di articoletti, così per dire, da climatemonitor....
Compiti per le vacanze: Nuovo articolo di Nicola Scafetta | Climatemonitor
http://www.climatemonitor.it/?p=24169
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