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  1. #201
    Vento forte L'avatar di Lucas80
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Buongiorno Sergio. Ho letto adesso. Strano perché non ho modificato niente, solo per curiosità, adesso riesci a vederli? Io ho visto che se non mi autenticavo non riuscivo a vederli.

    tramite Tapatalk

  2. #202
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    ciao lucas, purtroppo vanno e vengono...non so come mai...prima non li vedevo ora li rivedo. Il secondo link comunque, quello che mi interessava, sono riuscito a salvarlo. Spero non ci siano problemi di malware... prima a un certo punto ho avuto problemi con il cursore.

    grazie comunque!

  3. #203
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Intanto mi scuso per non aver aggiornato le proiezioni a causa dello shut down statunitense...

    Scrivo questo post post per sottolineare che in questi casi specifici gli "illusionismi solari" sono estremamente potenti nelle emissioni modellistiche, al punto che dopo decenni di osservazioni, sono arrivato alla conclusione che una buona fetta delle virate modellistiche (specie GFS) in inverno può essere attribuibile alla modulazione solare che cambia continuamente anche se impercettibilmente alcuni parametri atmosferici utilizzati nei modelli...corallario di questo è che non si arriverà mai al modello "perfetto"! a meno di non sapere in anticipo che cosa succederà sulla nostra stella

    Quando gli effetti solari si esplicano maggiormente? In particolare quando si verifica il fenomeno dell'opposizione termica da parte di anticicloni subpolari sul territorio euroasiatico. Li il gioco è estremamente sottile e bastano inezie per cambiare radicalmente le carte in tavola.

    Fatta questa premessa, siamo in un periodo di aumentata attività geomagnetica con incremento del vento solare ad opera di un coronal hole.

    E' possibile che questo improvviso cedimento della struttura altopressoria visto da alcuni modelli sia del tutto temporaneo. Mi aspetterei vistosi cambi di segno in un verso o nell'altro anche se è al momento difficile dire se prevarrà l'amplificazione del blocco ad est o una sua totale dissoluzione...bisognerà aspettare la fine dell'evento ma in linee generali sarei più propenso per una riproposizione e un rafforzamento del blocco russo-scandinavo...

    aspettiamo e vediamo
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  4. #204
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Blocking alta russa del tutto cancellato in gfs 6! ora, in base ai parametri solari mi aspetterei nuovo ripristino del blocking (o almeno parziale) per il run delle 12...

  5. #205
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Come non detto...

    probabilmente sta prevalendo la generica tendenza a un approfondimento delle vorticità in zona polare e subpolare...il previsto effetto di blocking ad opera dell'opposizione termica forse è saltato a causa delle tempistiche troppo ravvicinate. Infatti il flusso non ha il tempo di piegare verso nord, anche perchè gli anticicloni subtropicali in atlantico impediscono al vortice islandese di pescare aria calda più a sud. Quindi tutta la dinamica risulta alla fine rafforzata perchè il flusso atlantico non può che procedere verso est.

    Ricordo comunque che al di là dell'oggettivo effetto attuale del solar wind sulle dinamiche, c'è una componente "illusoria" che sparirà quando finiranno gli effetti del coronal hole...infatti i modelli non computano gli effetti solari di questo tipo e quindi prendono la dinamica al tempo 0 così com'è amplificando di conseguenza l'errore via via che ci si allontana dal tempo 0.

    ...da come sta andando però sarei tentato di dire che ne usciremo comunque male...

    aspetterei la fine di questa tempesta geomagnetica però prima di gettare la spugna...

  6. #206
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Come non detto...

    probabilmente sta prevalendo la generica tendenza a un approfondimento delle vorticità in zona polare e subpolare...il previsto effetto di blocking ad opera dell'opposizione termica forse è saltato a causa delle tempistiche troppo ravvicinate. Infatti il flusso non ha il tempo di piegare verso nord, anche perchè gli anticicloni subtropicali in atlantico impediscono al vortice islandese di pescare aria calda più a sud. Quindi tutta la dinamica risulta alla fine rafforzata perchè il flusso atlantico non può che procedere verso est.

    Ricordo comunque che al di là dell'oggettivo effetto attuale del solar wind sulle dinamiche, c'è una componente "illusoria" che sparirà quando finiranno gli effetti del coronal hole...infatti i modelli non computano gli effetti solari di questo tipo e quindi prendono la dinamica al tempo 0 così com'è amplificando di conseguenza l'errore via via che ci si allontana dal tempo 0.

    ...da come sta andando però sarei tentato di dire che ne usciremo comunque male...

    aspetterei la fine di questa tempesta geomagnetica però prima di gettare la spugna...
    ...Il bilancio finale è che ne usciamo con le ossa rotte da questo coronal hole.

    Chiaramente uno è libero di pensare che la sterzata improvvisa dei modelli circa la futura azione di blocking sia del tutto indipendente dall'evento solare. Io stesso ho dei dubbi perchè in questo caso non c'è stata una risposta a determinati parametri che sembravano potessero influire sulla sua tenuta.
    In ogni caso si è osservato distintamente a mio avviso l'"abbaglio" modellistico operato dal coronal hole: che si è tradotto come zonalità sparata fino a data da destinarsi...

    ora, dopo l'evento solare, secondo i GM riprendono le quotazioni per un futuro blocco su atlantico e/o europa occidentale...il problema da adesso in poi è che sarà smantellata quasi interamente l'aria di tipo continentale più ad est e si dovrà ricominciare da capo mentre intanto la bella stagione avanza. Per altro lo stesso smantellamento dell'aria continentale renderà più in forse il blocco a causa della inefficace opposizione termica ad opera delle masse d'aria gelida su scandinavia ed est europa.

    aspettiamo e vediamo...

  7. #207
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Salve a tutti!

    Approfittando di questo piattume modellistico, vi mostro le verifiche dei modelli copernicus alias space atmos per l’inverno 2019...

    Devo dire che tra tutte le proiezioni, non me ne vogliate, queste sono a mio avviso quelle più vicine a quanto poi verificatosi effettivamente.

    Permettetemi di fare una disamina un po’ più complessa del solito data la particolarità e la difficoltà insita in questo inverno appena trascorso…questo anche per evidenziare le incredibili potenzialità di questi modelli!

    A inizio dicembre già avevo segnalato agli utenti del forum che non si sarebbe trattato di un inverno particolarmente brillante, andando un po’ contro tutte le proiezioni formulate qui e in altri social dedicati. Direi che così è stato, forse anche contro i miei stessi desiderata, dato che ad un certo punto a gennaio anch’io confidavo in qualche bell’evento da ricordare…

    In sintesi, che cos’è stato indovinato dai modelli cop e che cosa meno:

    YES!
    1) Presenza di un contributo relativamente mite di tipo oceanico con giro di correnti da ovest- nord-ovest sulla nostra penisola per la presenza di un abbozzo di anticiclone subtropicale subito ad ovest dell’Italia.
    2) Contributo continentale marginale sulla penisola ma con qualche occasione di contrasto con l’aria atlantica in entrata da ovest.
    3) Tendenza alla formazione di low mediterranee anche ad est della nostra penisola con interessamento a tratti importante dell’Italia


    NO!
    1) Contributo oceanico meno intenso del previsto, del tutto assente tra il 25 dicembre e il 15 di gennaio
    2) Presenza saltuaria e formazione “difficoltosa” dell’anticiclone finno russo a matrice continentale.


    In pratica il periodo tra il 5 e il 15 gennaio (fortissima EA negativa) ha fatto si che la previsione sia stata un pò meno performante di quanto avrebbe potuto essere altrimenti, tutto sommato un periodo breve rispetto all’intero inverno. Questo probabilmente anche a causa degli effetti dello split, certo difficilmente inquadrabile per intensità e dinamiche “anomale”.

    In generale, migliori i modelli più solidi dal punto di vista statistico (denominati con “c”). Inoltre, sono risultati più efficaci i modelli emisferici rispetto a quelli regionali, sebbene questi ultimi abbiano correttamente previsto condizioni “tempestose” sulla nostra penisola per correnti tese e perturbate da nordovest, cosa non ben individuata dai modelli emisferici. Va sottolineato però che i modelli regionali hanno descritto in modo soddisfacente solo la seconda parte dell’inverno, come vedrete dai plot.

    Oltre al “multimodel” Ho anche riportato come informazione addizionale, alcune delle singole varianti 1 e 2 relative alle varie tipologie di modelli, con accanto il pattern ritenuto più simile (per un periodo che coprisse il mese da un minimo di 10 giorni fino a 30 giorni), giusto per mostrare come la maggior parte delle configurazioni siano state colte.


    Invece, la lettura dell’intero mese può essere più efficacemente indicata dal modello ENS. Come vedrete anche i singoli modelli, o persino le singole varianti, possono fornire informazioni addizionali sulle tipologie di tempo a cui si andrà incontro nel corso del mese o della stagione.
    Come dicevo, forse l'unica configurazione ”mancata” è stata proprio quella tra il 5 e il 15 gennaio…tutte le altre, anche se più o meno sfasate rispetto al periodo previsto, si sono realizzate... il che non è male dopo tutto!


    L’inverno nel suo complesso è stato azzeccato soprattutto dai modelli emisferici “c” anche se pure l’ENS8 stagionale (che integra tutti i modelli) individua un abbozzo di circolazione simile alla reanilisi fornita dal NOAA, soprattutto a latitudini medie e mediterranee.



    Alcune indicazioni per la lettura dei plot:


    Sono rappresentati 2 quadri per ogni mese e per l’intero inverno (in totale 8 slides):

    1° quadro con dettagli su evoluzione: sono raffigurati come già riportati nella previsione di inizio inverno i multimodel dei 4 sistemi principali; in alto a destra sono rappresentati i plot NOAA con i periodi considerati più vicini al pattern previsto (la data è riportata in rosso).

    2° quadro di sintesi: ci sono, oltre a un breve commento sull’andamento delle performance, dei pattern addizionali individuati dalle singole varianti dei diversi modelli più la media ENSc4 in basso a destra, relativa alla media dei 4 modelli “c”, con a fianco il plot NOAA, in questo caso sempre relativo all’intero mese.

    Quando la proiezione del singolo modello non è stata inquadrata nel mese previsto o nei periodi adiacenti non sono riportati plot NOAA di riferimento, intendendosi con ciò che la previsione è stata completamente sbagliata.

    Infine, nell’ultimo quadro relativo alla sintesi per l’intero inverno è riportata anche la media di tutti gli 8 modelli (ENS8).



    Scusate se mi sono dilungato un po’ più del solito, ma credo ne valesse la pena…

    al di là degli aspetti squisitamente tecnici inviterei ad apprezzare la bellezza di questi plot e come questi spesso catturino sottigliezze davvero incredibili a livello configurativo.

    Quanto all'andamento dell'inverno nel suo complesso, a parte l'eccellente output fornito da modc1 (che è comunque un'unica variante) guardate la somiglianza del pattern tra il 26 di novembre e il 24 di febbraio per il multimodel "C" e anche per gli ENS: a parte qualche sbilanciamento dei gpt come gradiente ovest-est siamo veramente vicini al vero pattern invernale!


    …come di consueto a breve le previsioni per la primavera 2019!
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  8. #208
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Le aspetto Sergio grazie buon lavoro

  9. #209
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Forse a volte la semplicità aiuta a capire meglio...
    dai beh, non è male, il pattern c'è tutto...unico neo i gpt lassù: un pò più alti in atlantico e più bassi su scandinavia...ma ripeto trovo forti assonanze...mi sono permesso solo di shiftare di 3 gg e di cambiare leggerissimamente la scala (come del resto già avevo fatto con i plot per evitare alcuni bias, lì si va da -5 a +6 mb), giusto per far capire meglio come il giro di correnti sia proprio quello.

    ...sono ben accette anche critiche!
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  10. #210
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Proiezioni per la primavera 2019

    Sono riportati 2 sistemi modcmult e eumodcmult. Ogni sistema di previsione è mostrato come media di 2 sue varianti (di qui il suffisso “mult”). ENS4 infine è la media complessiva dei 2 sistemi (media quindi di 4 output).
    Per ogni mese e poi per l’intera stagione ci sono dunque 3 plot: modcmult, eumodcmult, ed ENS4c.

    Marzo
    Flusso zonale piuttosto marcato per modcmult con Italia e mediterraneo in condizioni di tempo per lo più stabile. Eumodcmult vede un ampio giro di correnti che favorirebbero un maggior contributo dai quadranti settentrionali e con maggiori occasioni di instabilità, specie al centro-sud. ENS4c nel complesso vede comunque correnti da ovest nordovest relativamente miti. La variante eumodc1 (per brevità qui non mostrata), fortemente divergente rispetto alla variante eumodc2 descrive lo sviluppo di un anticiclone subpolare, ed in quel caso ci sarebbero maggiori possibilità di recrudescenze fredde per flussi da nordest e tempo perturbato. Tuttavia questo output appare isolato rispetto agli altri 3, cosa che potrebbe far pensare a una fase comunque breve a regime antizonale.

    Aprile
    Modcmult: prevalenza anticiclonica tra GB e Francia, con coinvolgimento anche della nostra penisola specie aree settentrionali; tempo in media fresco ma nel complesso con poche precipitazioni; maggiori possibilità di infiltrazioni instabili per sud e adriatiche. Eumodcmult vede una componente settentrionale meno pronunciata e correnti zonali più distese sui paralleli. Per ENS4c quindi tempo con flussi da nordovest relativamente miti e con qualche occasione di precipitazioni nei momenti di abbassamento del flusso atlantico.

    Maggio
    Poco diversa la situazione per maggio anche se eumodcmult vede una maggior coinvolgimento dell’Italia da parte di una circolazione ciclonica su Europa nordorientale e parziale blocking sul vicino atlantico.

    Primavera
    Più secca e anticiclonica per modcmult, un po’ più fresca e con maggiori possibilità di periodi instabili per eumodcmult. Come si vede ENS4c in definitiva da delle anomalie relativamente contenute anche se è evidente la prevalenza di correnti da ovest-nordovest, in un contesto relativamente fresco ma poco favorevole a consistenti precipitazioni. Stante il quadro sinottico descritto, maggiori chances di precipitazioni ovviamente per centro sud e adriatiche. Rischio di perdurante siccità al nord, segnatamente nord-ovest.
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