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  1. #321
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Si esattamente, vengono inquadrati maggiormente gli aspetti dinamici, ma poi tendono a non andare oltre quell'orizzonte di eventi...almeno finquando altri elementi non ben ponderati in prima istanza dal modello dinamico iniziano a subentrare...

  2. #322
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Si esattamente, vengono inquadrati maggiormente gli aspetti dinamici, ma poi tendono a non andare oltre quell'orizzonte di eventi...almeno finquando altri elementi non ben ponderati in prima istanza dal modello dinamico iniziano a subentrare...
    Però è anche vero che di fronte a un quadro evolutivo estremamente lineare, tipico di un periodo di VP strong, le determinazioni dei modelli dinamici potrebbero rivelarsi più performanti di quelle dei modelli statistici, del resto inverni con queste caratteristiche rientrano nelle possibilità ma sono statisticamente rari (1 o 2 per decennio) e potrebbero rappresentare uno di quei rarissimi casi in cui i modelli dinamici performano meglio di quelli statistici nell'individuare le linee di tendenza di una stagione.
    Ultima modifica di galinsog@; 22/01/2020 alle 14:11

  3. #323
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Però è anche vero che di fronte a un quadro evolutivo estremamente lineare, tipico di un periodo di VP strong, le determinazioni dei modelli dinamici potrebbero rivelarsi più performanti di quelle dei modelli statistici, del resto inverni con queste caratteristiche rientrano nelle possibilità ma sono statisticamente rari (1 o 2 per decennio) e potrebbero rappresentare uno di quei rarissimi casi in cui i modelli dinamici performano meglio di quelli statistici nell'individuare le linee di tendenza di una stagione.
    Certo, potrebbe essere il malaugurato caso. Dico un ovvietà, ma in effetti c'è la spada di damocle della soglia NAM che può cambiare le sorti dell'inverno sulla quale anche i modelli statistici hanno difficoltà a individuare. Una volta superata la soglia poi è più facile avvicinarsi a uno scenario VP strong con flusso zonale prevalente. Chiaro che da quel momento in poi i modelli dinamici potrebbero essere avvantaggiati (ma solo dopo l'evento). Tuttavia nutro speranze che un certo riallineamento alla previsione potrebbe esserci in seguito a una contro-risposta della troposfera (vedi MJO particolarmente attiva) e successivamente della stratosfera (surriscaldamento polare visto dai GM d tra una decina di giorni) che dovrebbe avviare una fase quantomeno interlocutoria con possibili ondulazioni anche marcate, specie dalla prima decade di febbraio in poi...staremo a vedere!

  4. #324
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Certo, potrebbe essere il malaugurato caso. Dico un ovvietà, ma in effetti c'è la spada di damocle della soglia NAM che può cambiare le sorti dell'inverno sulla quale anche i modelli statistici hanno difficoltà a individuare. Una volta superata la soglia poi è più facile avvicinarsi a uno scenario VP strong con flusso zonale prevalente. Chiaro che da quel momento in poi i modelli dinamici potrebbero essere avvantaggiati (ma solo dopo l'evento). Tuttavia nutro speranze che un certo riallineamento alla previsione potrebbe esserci in seguito a una contro-risposta della troposfera (vedi MJO particolarmente attiva) e successivamente della stratosfera (surriscaldamento polare visto dai GM d tra una decina di giorni) che dovrebbe avviare una fase quantomeno interlocutoria con possibili ondulazioni anche marcate, specie dalla prima decade di febbraio in poi...staremo a vedere!
    Be', ma il NAM è un po' come la spia delle pastiglie dei freni... esplicita solo una situazione di base che c'è già, del resto una breve puntata ben oltre i +1,5 era già arrivata a Capodanno, seppure senza touch-down e condizionamento e la soglia era già stata raggiunta nella seconda decade di novembre...

  5. #325
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Be', ma il NAM è un po' come la spia delle pastiglie dei freni... esplicita solo una situazione di base che c'è già, del resto una breve puntata ben oltre i +1,5 era già arrivata a Capodanno, seppure senza touch-down e condizionamento e la soglia era già stata raggiunta nella seconda decade di novembre...
    ...il problema è se si esplicita o non si esplicita!

  6. #326
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Salve a tutti!

    Eccoci per le verifiche di questo inverno 2020 appena trascorso.


    Non vi nascondo un certo disgusto per l’evoluzione a cui abbiamo assistito di un uno degli inverni più squallidi, almeno dal punto di vista del meteofilo, che si ricordino. Regge a malapena il confronto il 1990 e il 2007 come più volte giustamente ricordato in questo forum. Ma il disgusto viene soprattutto dalla sistematica ritrattazione da parte dei GM per qualsiasi velleità di blocking a partire da gennaio e che perdura incontrastata anche adesso, all’inizio di questa primavera meteorologica. Certamente ha avuto un peso il cooling estremo in stratosfera e il ripetuto superamento della soglia NAM, ma certamente non avrei mai pensato a metà stagione a un esito così devastante. Questo perché ho sempre immaginato (almeno fino all’inizio del mese di febbraio) che una chiusura del flusso secondario con ritornante fredda orientale si sarebbe prima o poi manifestata.
    Finito questo sfogo (concedetemelo! ), veniamo a dette verifiche. Non vi tedio a lungo, dico soltanto che gran parte dei modelli ha sbagliato totalmente la proiezione, anche quella con i più recenti aggiornamenti di dicembre. Ecco qua, questa è la sintesi ENS10, quella che rappresenta la media di tutti i modelli, per l’intero periodo invernale...

    inv 2020 ens10.jpg


    Come si vede, il pattern è addirittura quasi opposto a quello delle reanalisi NOAA. Si tratta indubbiamente della mia peggiore previsione fatta sul forum da quando ho iniziato, nel lontano 2013.


    Ho allegato, tanto per dare un idea, la mappa dello spread (rappresentata come deviazione standard) in cui si vede l’incertezza notevole per gennaio e soprattutto febbraio e che si colloca su GB e buona parte del nord Europa.


    gen 2020 ds.jpgfeb 2020 ds.jpg

    Proprio perché c’è stata poca o nessuna assonanza (se non in negativo), vi mostro gli elementi di “riscontro” che pure sono emersi da questa previsione. Intanto, i modelli eumodcmult per gennaio e febbraio vedevano una sorta di esplosione dei gpt con perno sul centro Europa. In effetti a 500 hpa questa esplosione c’è stata, almeno per la parte centrale dell’inverno (21 dicembre-10 febbraio), ma data la natura puramente dinamica della struttura altopressoria e le anomalie termiche “stellari” del NH, il blocco non si è risolto alle altezze più basse, con in più gli effetti del ESE cold che hanno dato il colpo di grazia nella seconda parte della stagione.


    genn 2020 eumodcmult.jpgfeb 2020 eumodcmult.jpg


    Ora, dulcis in fundo, vi mostro gli unici modelli che si sono avvicinati alla situazione reale: in particolare sono quelli più complessi e di nuova concezione, e questo è senz’altro incoraggiante. Si tratta di un caso, oppure di una maggiore capacità di questi di risolvere correttamente situazioni complesse e "border line" come quelle verificatesi?

    Difficile dare una risposta, naturalmente ci spero, ma come sempre saranno le verifiche sul campo a dare la risposta finale. Qui vi presento la media dei 2 output modlc1 e modl3c1, dato che è la stessa tipologia di modello, dove modl3c1 è in assoluto quello a maggior complessità (con integrazione del modello emisferico con quello “europeo”). Qui presento la media perché i 2 output non si discostano molto tra loro. Il confronto è fatto con i singoli mesi e con l’inverno nel suo complesso. In basso a destra c’è il mese effettivo, mentre in alto sono rappresentati i consueti “ritardi” (20 giorni per dicembre e 10 giorni per gennaio e febbraio, con quest’ultimo che ovviamente si “chiuderà” il 10 marzo). Dicembre e febbraio sono stati i mesi più vicini al pattern reale, mentre per gennaio è stata chiaramente sottostimata la presenza anticiclonica sul mediterraneo. Complessivamente, per l’intero inverno si notano comunque notevoli assonanze, anche se permane una zonalità più bassa nella previsione rispetto a quanto poi verificatosi.

    dic 2019 enslc1.jpggen 2020 enslc1.jpgfeb 2020 enslc1.jpginv 2020 enslc1.jpg


    In conclusione, dopo lo shift climatico post nino 2015, manifestatosi secondo me appieno solo dopo l’estate 2019, i modelli copernicus (che ricordiamo sono modelli statistici, e quindi hanno bisogno di nutrite casistiche per poter funzionare) non hanno superato lo “stress test”, sicchè temo sarà necessario un lungo lavoro di revisione e messa punto, in base alle nuove condizioni climatiche a cui stiamo andando incontro.


    Speriamo in una prossima nina, che possa almeno stemperare questa fase climatica nefasta da tutti i punti di vista, sia per i meteoappassionati e sia per la comunità intera, dato che deve far fronte a crescenti emergenze, tra alluvioni, tempeste di vento, siccità, stravolgimento dei cicli colturali eccetera eccetera…


    Un saluto e a presto per le proiezioni primaverili!

  7. #327
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Salve a tutti!

    Eccoci per le verifiche di questo inverno 2020 appena trascorso.


    Non vi nascondo un certo disgusto per l’evoluzione a cui abbiamo assistito di un uno degli inverni più squallidi, almeno dal punto di vista del meteofilo, che si ricordino. Regge a malapena il confronto il 1990 e il 2007 come più volte giustamente ricordato in questo forum. Ma il disgusto viene soprattutto dalla sistematica ritrattazione da parte dei GM per qualsiasi velleità di blocking a partire da gennaio e che perdura incontrastata anche adesso, all’inizio di questa primavera meteorologica. Certamente ha avuto un peso il cooling estremo in stratosfera e il ripetuto superamento della soglia NAM, ma certamente non avrei mai pensato a metà stagione a un esito così devastante. Questo perché ho sempre immaginato (almeno fino all’inizio del mese di febbraio) che una chiusura del flusso secondario con ritornante fredda orientale si sarebbe prima o poi manifestata.
    Finito questo sfogo (concedetemelo! ), veniamo a dette verifiche. Non vi tedio a lungo, dico soltanto che gran parte dei modelli ha sbagliato totalmente la proiezione, anche quella con i più recenti aggiornamenti di dicembre. Ecco qua, questa è la sintesi ENS10, quella che rappresenta la media di tutti i modelli, per l’intero periodo invernale...

    inv 2020 ens10.jpg


    Come si vede, il pattern è addirittura quasi opposto a quello delle reanalisi NOAA. Si tratta indubbiamente della mia peggiore previsione fatta sul forum da quando ho iniziato, nel lontano 2013.


    Ho allegato, tanto per dare un idea, la mappa dello spread (rappresentata come deviazione standard) in cui si vede l’incertezza notevole per gennaio e soprattutto febbraio e che si colloca su GB e buona parte del nord Europa.


    gen 2020 ds.jpgfeb 2020 ds.jpg

    Proprio perché c’è stata poca o nessuna assonanza (se non in negativo), vi mostro gli elementi di “riscontro” che pure sono emersi da questa previsione. Intanto, i modelli eumodcmult per gennaio e febbraio vedevano una sorta di esplosione dei gpt con perno sul centro Europa. In effetti a 500 hpa questa esplosione c’è stata, almeno per la parte centrale dell’inverno (21 dicembre-10 febbraio), ma data la natura puramente dinamica della struttura altopressoria e le anomalie termiche “stellari” del NH, il blocco non si è risolto alle altezze più basse, con in più gli effetti del ESE cold che hanno dato il colpo di grazia nella seconda parte della stagione.


    genn 2020 eumodcmult.jpgfeb 2020 eumodcmult.jpg


    Ora, dulcis in fundo, vi mostro gli unici modelli che si sono avvicinati alla situazione reale: in particolare sono quelli più complessi e di nuova concezione, e questo è senz’altro incoraggiante. Si tratta di un caso, oppure di una maggiore capacità di questi di risolvere correttamente situazioni complesse e "border line" come quelle verificatesi?

    Difficile dare una risposta, naturalmente ci spero, ma come sempre saranno le verifiche sul campo a dare la risposta finale. Qui vi presento la media dei 2 output modlc1 e modl3c1, dato che è la stessa tipologia di modello, dove modl3c1 è in assoluto quello a maggior complessità (con integrazione del modello emisferico con quello “europeo”). Qui presento la media perché i 2 output non si discostano molto tra loro. Il confronto è fatto con i singoli mesi e con l’inverno nel suo complesso. In basso a destra c’è il mese effettivo, mentre in alto sono rappresentati i consueti “ritardi” (20 giorni per dicembre e 10 giorni per gennaio e febbraio, con quest’ultimo che ovviamente si “chiuderà” il 10 marzo). Dicembre e febbraio sono stati i mesi più vicini al pattern reale, mentre per gennaio è stata chiaramente sottostimata la presenza anticiclonica sul mediterraneo. Complessivamente, per l’intero inverno si notano comunque notevoli assonanze, anche se permane una zonalità più bassa nella previsione rispetto a quanto poi verificatosi.

    dic 2019 enslc1.jpggen 2020 enslc1.jpgfeb 2020 enslc1.jpginv 2020 enslc1.jpg


    In conclusione, dopo lo shift climatico post nino 2015, manifestatosi secondo me appieno solo dopo l’estate 2019, i modelli copernicus (che ricordiamo sono modelli statistici, e quindi hanno bisogno di nutrite casistiche per poter funzionare) non hanno superato lo “stress test”, sicchè temo sarà necessario un lungo lavoro di revisione e messa punto, in base alle nuove condizioni climatiche a cui stiamo andando incontro.


    Speriamo in una prossima nina, che possa almeno stemperare questa fase climatica nefasta da tutti i punti di vista, sia per i meteoappassionati e sia per la comunità intera, dato che deve far fronte a crescenti emergenze, tra alluvioni, tempeste di vento, siccità, stravolgimento dei cicli colturali eccetera eccetera…


    Un saluto e a presto per le proiezioni primaverili!
    Grazie di tutto di cuore

  8. #328
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da sponsi Visualizza Messaggio
    Grazie di tutto di cuore
    Grazie a te sponsi, anche se avrei preferito dare una previsione più utile e più vicina alla realtà...speriamo si tratti di un "inciampo" momentaneo...

  9. #329
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Grazie a te sponsi, anche se avrei preferito dare una previsione più utile e più vicina alla realtà...speriamo si tratti di un "inciampo" momentaneo...
    Puo capitare..io di certo se ricapita un anno con IOD così forte mi gratto in anticipo ..

  10. #330
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    Predefinito Re: Modelli stagionali sun-based: proiezioni copernicus!

    Buongiorno a tutti!

    Ecco le previsioni copernicus space-atmos per questa primavera 2020. Purtroppo non ho potuto ancora perfezionare i modelli per ragioni di tempo, quindi rimangono quelli dello scorso anno che comunque spero possano essere in grado di indovinare almeno le tendenze principali di questa stagione appena iniziata.


    Breve sintesi per l’interpretazione dei plot
    In ogni plot vengono descritte le anomalie di pressione (media di riferimento 1950-2000) a livello del suolo. Vengono utilizzati 4 sistemi, modc, mod3c, eumod3c e eumodc, ognuno costituito dalla media di 2 varianti del modello a diversa complessità (la sigla "mult" è omessa perchè tutti e 4 i modelli integrano queste 2 varianti). I primi 2 modelli modc e mod3c sono sistemi di previsione emisferica (NH) il terzo e il quarto, eumodc e eumod3c, sono costruiti su base "regionale". ENS8 infine (il plot in basso a destra delle slide) è la media dei 4 sistemi ed è il plot che maggiormente dovrebbe avvicinarsi all’andamento reale nel corso dell’intero mese o dell’intera stagione. Il modello mod3c, pur essendo presente in ENS8, per semplicità è omesso nei plot dei singoli modelli perchè è risultato sostanzialmente a metà strada tra i 2 output modc e eumod3c.
    Quando i segnali sono divergenti, ogni plot dei 4 sistemi va visto come un pattern circolatorio che nel corso del mese o della stagione ha elevate probabilità di realizzazione: per la previsione mensile è assai probabile uno sfasamento dei periodi di realizzazione del pattern che in genere va da 1 a 2 settimane (spesso i segnali risultano anticipati rispetto all’evoluzione reale).

    Ogni plot relativo al mese previsto così come anche l’intero periodo primaverile ha una slide in cui sono riportati modc e eumod3c (in alto), e eumodc ed ENS8 (in basso). La previsione testuale per i mesi è riportata in una slide a parte, così come quella per l'intero periodo primaverile. In quest'ultima slide è anche riportato lo "spread", espresso come deviazione standard, accanto alla media degli output ENS8, per evidenziare dove sono le maggiori incertezze.

    Come si vede, ci sono spunti interessanti, anche se le incertezze relative a questo periodo anomalo che stiamo vivendo permangono tutte!

    a presto per i consueti aggiornamenti e verifiche!
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    Ultima modifica di Copernicus64; 12/03/2020 alle 22:09

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