Vento solare ai minimi storici oggi...meno di 260 km/s !!
non mi stupirei se attualmente ci fossero "sviste" sull'evoluzione circolatoria da parte dei GM...
Primo gruppo ben organizzato di macchie solari appartenente al ciclo solare 25!
Ormai il ciclo è ben avviato, e data la situazione teleconnettiva dopotutto potrebbe anche non essere un male...
qbo a metà, ciclo solare bassino ma non ai minimi, PDO indefinibile...più altri indici fuori scala...insomma una bella gatta da pelare il prossimo inverno!
mica tanto.. di sicuro son curioso di vedere cosa uscirà fuori dalle previsioni cop!
In una fase così nefasta nell'andamento climatico generale e un adagiamento dei flussi su pattern ormai tristemente consolidati, il sole può rappresentare un barlume di "luce" e di speranza, introducendo elementi di disturbo allo schema per noi deleterio (rimanendo in tema) di EA+++ ad oltranza. Per ora niente di rilevante, ma questo bel raggruppamento di macchie fa ben sperare...
Domanda di un semi-ignorante in questo ambito: ma quant'è la differenza di irradianza tra un massimo e un minimo? Può, se non cambiare la temperatura, alterare i pattern barici? E davvero un qualche colpetto più o meno forte può scombinare un quadro teleconnettivo non tanto favorevole per noi?
Voglio dire...il sistema climatico terrestre è così sensibile a queste variazioni anche "puntuali" dell'attività solare?
L'irradianza influenza l'andamento barico modulando le temperature in oceano anche se in minima parte. Il grosso degli effetti si hanno con le variazioni UV che vanno a modulare la quantità di ozono in stratosfera. Ma oltre a questi effetti di medio e lungo periodo ci sono una serie di altri elementi modulatori legati allo space weather e che possono avere conseguenze sull'evoluzione circolatoria nel breve anche importanti, specie sul settore europeo. Uno di questi è sicuramente il vento solare, che modula soprattutto il comportamento della NAO ma può avere conseguenze come dicevo più generali sul flusso di circolazione, specie nei momenti di "incertezza evolutiva", se così si può dire...vero è che ancora si discute sui meccanismi fisici che sono alla base di queste evidenze di carattere osservazionale, però dei passetti avanti si stanno facendo...
Salve a tutti!
Eccoci per le tanto attese previsioni invernali 2020-2021...
Qui di seguito alcune indicazioni per la comprensione dei plot:
In ogni plot vengono descritte le anomalie di pressione (media di riferimento 1950-1999) a livello del suolo. Vengono qui utilizzati 6 sistemi, modcm, modcml, eumodcm, eumod3c, mod3c e mod3cl ognuno costituito dall’integrazione di 2 varianti del modello a diversa complessità. Modcm e modcml sono sistemi di previsione emisferica, eumodcm ed eumod3c sono su base regionale mentre mod3c e mod3cl sono un integrazione dei modelli emisferici con quelli regionali. ENS12 infine è la media dei 6 sistemi ed è il plot che maggiormente dovrebbe avvicinarsi all'anomalia media registrata per l’intero mese o per l’intera stagione.
Sono riportati in una prima slide la previsione testuale per ogni mese, seguita in basso dal plot ensemble ENS12. A seguire, in 3 slide separate, vengono riportate le 6 tipologie di modelli per ogni singolo mese della stagione (in ordine di “lettura”: modcm, modcml (emisferici), mod3c, mod3cl (emisferici integrati), eumod3c, eumodcm (regionali). Lo stesso schema viene seguito per l’intero andamento stagionale (ultime 2 slide) con in più il plot relativo allo spread espresso come deviazione standard.
Quando i segnali sono divergenti, ogni plot dei 6 sistemi va visto come un pattern circolatorio che nel corso del mese o della stagione ha elevate probabilità di realizzazione: per la previsione mensile è assai probabile uno sfasamento dei periodi di realizzazione del pattern che in genere va da 1 a 2 settimane (spesso i segnali risultano anticipati rispetto all’evoluzione reale).
Spiace non dare bellissime notizie...c’è da dire che le previsioni attuali dei GM sembrano contraddire non poco questo scenario, almeno per dicembre. In realtà l’impianto circolatorio da qui a 10 giorni assomiglia tanto al pattern autunnale previsto dai modelli cop, quindi non mi stupirei se tutta l’evoluzione fosse leggermente ritardata rispetto alla proiezione.
Come si vede dalle slide e dai relativi plot, in media un inverno a zonalità un po' più forte del normale che (ahimè) va via via rafforzandosi nel corso della stagione, ma con qualche possibile “inciampo” (vedi in particolare i modelli regionali) che potrebbe regalare anche qualche bella sorpresa, malgrado tutto. Date le fortissime divergenze tra i regionali e gli emisferici è d’obbligo la cautela…In particolare le più forti divergenze sono poco a nordovest delle isole Britanniche (vedi mappa dello spread accanto alla mappa ENS12 invernale)…Notare il pattern quasi speculare tra il modello emisferico modcm e quello regionale eumod3c, segno di possibili fasi di reverse pattern. Infine, ho qualche dubbio sul modello eumodcm che fino adesso ha fatto registrare scarse performance in inverno, quindi forse non gli darei troppo credito (trovo francamente improbabile un pattern anticiclonico su centro Europa e GB così deciso), staremo a vedere...
Aggiungerei che un altro elemento di incognita è costituito dal nuovo ciclo solare che sta rapidamente entrando a regime dopo il recente minimo...date le forti tensioni in seno al VP, piccole variazioni energetiche e termodinamiche nell’onda in propagazione potrebbero far cambiare non poco lo scenario…
Quindi occhio ai prossimi aggiornamenti!
Come dicevo, occhio all'attività solare! Primo significativo flare event e Coronal Mass Ejection che però per ora non colpirà la terra...
https://www.solarham.net/update_nov29b.htm
Potrebbe essere quell'ingrediente in più per fare la differenza...
(cliccare per vedere l'immagine in movimento o andare sul link sopra)
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